Il segmento testuale carrista è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 20Entità Multimediali , di cui in selezione 12 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 179
Brano: [...]o il regime di Ne Win. L’insuccesso di queste iniziative lo ha cancellato dalla scena politica.
Bibliografia: U Nu, Toward Peace and Democracy, Rangoon, 1948; U Nu, Forward with thè People, Rangoon, 1955; R. Butwell, U Nu of Burma, Stanford U.P., 1963;
H. Tinker, The Union of Burma. A study of thè First Years of Independence, London, 1967.
M.Mo.
Nucci, Pino
N. a Castiglione dei Pepoli (Bologna) nel 1918; medico chirurgo. Ufficiale carrista del 35° Reggimento, T8.9.1943 si trovava a Portomaggiore e decise di raggiungere Bologna. Fermato, con altri militari, dai tedeschi, riuscì a fuggire. Prese parte quindi alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza bolognese, diventando comandante della 9* Brigata «Santa Justa », nel cui nome egli « vedeva simbolicamente espresse le sue idealità ».
Numerose e audaci furono le azioni compiute dalla sua Brigata. Arrestato il 16.1.1945 a Bologna, fu sottoposto a lunghi interrogatori e infine condannato a morte. Mentre era in carcere, in attesa della esecuzione, riuscì a evadere ins[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 184
Brano: [...]Borrotzu (medaglia d’argento alla memoria): operante nella provincia di La Spezia (v.), il 5.4.1944 fu catturato e ucciso dai tedeschi durante un rastrellamento; il suo nome verrà assunto da una formazione partigiana della Liguria orientale.
Un altro valoroso caduto fu Antonio Cossu di Ortueri: comandante di una pattuglia partigiana, diede la vita combattendo contro i tedeschi a Colle San Marco (v.) il 3.10.1943. Un altro nuorese, il capitano carrista Claudio De Fenu il 7.11.1944 attaccò con un gruppo di 7 partigiani la sede del Comando tedesco a Bologna, danneggiandola gravemente. Inoltre vanno ricordati Michele Zidda di Orune e Antonio Tamburini di Magomadas, caduti entrambi combattendo nelle file della Resistenza jugoslava.
Un consistente gruppo di nuoresi, già mobilitati neH’arma dei carabinieri, operò nelle bande partigiane nel Lazio: tra questi, Pietro Man coni di Bortigali raccolse alcuni ex militari deH’Arma in una
banda che operò intorno a Roma; Salvatore Meloni, di Bolotona, organizzò la resistenza tra i carabinieri nella C[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 715
Brano: [...]nsapevole sacrificio di tante giovani vite.
I pochi carri armati divennero le bare dei coraggiosi che non si arresero. Cadde così il sottotenente Vincenzo Fioritto (v.) che, ferito, continuò a combattere col suo carro armato fino alla morte. Caddero con lui Paolino Di Castro e Silvio Gridelli. Numerosi comandanti di reparto vennero uccisi: Vannetti Donnini, gettatosi all'attacco dei mezzi corazzati nemici con bombe a mano e mitragliatrice; il carrista Salvatore Lo Pizzo che, ferito a morte su un’autoblinda, continuò a combattere. E insieme ai soldati caddero l’operaio diciottenne di Testaccio Maurizio Cecati, il fruttivendolo Ricoiotti (che dopo il suo lavoro ai mercati generali si era trasformato in cecchino scelto, eliminando una ventina di tedeschi). Insieme al comandante Camillo Sabatini caddero molti membri del reparto che difendeva San Saba, seguiti dai gruppi di Nisco e Vannetti Donnini che scaricarono le loro armi fino all’ultimo colpo.
Nello stesso tempo, le donne e i ragazzi del quartiere cercavano di assistere i feriti negli [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 24
Brano: [...]iunse successivamente il fratello Antonio in Svizzera ma da qui, dopo alcuni scontri con i fascisti, dovette tornare in Francia. In seguito all’uccisione del re Alessandro di Jugoslavia (v.), avvenuta a Marsiglia nel 1933 per mano degli ustascia, Felice fu arrestato e rispedito in Svizzera. Inviato poi dal Partito a Mosca, vi frequentò la scuola leninista e alla fine del 1936 si arruolò nelle Brigate Internazionali in Spagna, diventando capitano carrista. Uscito dalla Spagna nel febbraio 1939, dopo la sconfitta dell’esercito repubblicano, entrò in Francia illegalmente per sfuggire airinternamento. Portatosi a Calais, vi organizzò una scuola di partito. Nel 1940 passò in Svizzera, dove ottenne asilo politico, rimanendovi fino alla conclusione del conflitto mondiale.
G. Sco.
Nardelli, Ercole
N. ad Avezzano (L’Aquila) il 13.2.1876, ivi m. il 9.12.1950; insegnante.
Membro del Partito liberale, dal 1920 al 1924 fu sindaco di Avezzano. Dopo la marcia su 'Roma i fascisti tentarono più volte con minacce e intimidazioni di farlo dimettere [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 863
Brano: [...] hanno nessuna matrice musicale comune e, dal punto di vista stilistico, spaziano entro tutte le possibili esperienze della musica contemporanea, dalla retorica più convenzionale legata ai mezzi tecnici più tradizionali, all'avanguardia più scaltra e aggiornata.
R.F.T.
Musolesi, Mario
Lupo. Medaglia doro al valor militare alla memoria. N. nel 1914 a Monzuno (Bologna), m. il 29.9.1944 a Marzabotto (Bologna); operaio meccanico.
Soldato carrista, durante la Seconda guerra mondiale combattè in Africa settentrionale. Fatto prigioniero dagli inglesi riuscì a evadere,
Mario Musolesi
raggiungendo dopo tre giorni di marcia il suo reparto. Ferito, fu rimpatriato.
L'8.9.1943, trovatosi a Roma, partecipò ai combattimenti di Porta S. Paolo contro i tedeschi. Successivamente raggiunse la natia Vado (Monzuno), nella valle del Setta, non lontano dalla strada Porrettana. Qui, insieme al fratello e alla sorella, diede vita ai primi nuclei partigiani che nel febbraio 1944 avrebbero costituito la Brigata « Stella Rossa », della quale divenne[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 2
Brano: [...]uerra di liberazione, allo scopo di impedire il traffico militare tedesco, operarono intensamente in questa zona formazioni partigiane di Reggio e Modena, e si distinse soprattutto il Battaglione Alleato (v.), unità mista comprendente paracadutisti inglesi, ex prigionieri di guerra sovietici e partigiani italiani.
Tra le numerose azioni qui avvenute si ricorda quella del 10.6.1944: il distaccamento partigiano « Arditi », comandato dal tenente carrista Alfredo Maffi, allo scopo di bloccare il passo fino all’arrivo delle truppe alleate, interruppe in più punti la strada tra l’Abetone e Bagni di Lucca facendo saltare alcuni ponti. Tre reparti di S.S. intervennero in forza e ne seguì un combattimento, nel corso del quale il tenente Maffi fu mortalmente ferito. Al valoroso ufficiale, spentosi dieci giorni più tardi all’ospedale di Lucca, è stata conferita la medaglia d’argento alla memoria.
Abwehr
Denominazione dell'ufficio di controspionaggio delle forze armate tedesche (Wehrmacht). In un primo tempo alle dipendenze del ministero della G[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 9
Brano: [...] ne vada subito, altrimenti lo faccio arrestare ».
In ottemperanza alla nota circolare BadoglioRoatta, nei giorni 28 e 29 luglio A.R. fece sparare contro gli operai torinesi che avevano proseguito lo sciopero e manifestavano per la caduta del fascismo chiedendo la pace. Non si è mai potuto stabilire il numero esatto delle vittime, ma esistono documenti irrefutabili, due sgrammaticati encomi conferiti dall'A.R., rispettivamente al sottotenente carrista Carmine Massarelli e al caporale Franco Malagoli. Il primo encomio dice: ■ Contro un gruppo di operai riottosi a riprendere il lavoro arbitrariamente abbandonato, che con scherno dicevano che i soldati non avrebbero sparato, faceva al reparto ai suoi ordini aprire il fuoco, ferendone alcuni. Dava così prova di piena comprensione del suo dovere, di ascendente sui dipendenti e dimostrava, in modo indubbio agli operai, che subito riprendevano il lavoro, l'assoluta infondatezza della loro asserzione. Torino, 30 luglio 1943 ». Il secondo: « Con rapido intuito e piena comprensione del suo dovere, i[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 142
Brano: [...]ncata difesa di Roma (ancora inediti); G. Carboni, Più che il dovere, Roma, 1952; M. Torsiello, 8 settembre 1943, Milano, 1963; R. Zangrandi, 1943: 25 luglio8 settembre, Milano, 1964.
Arnaldi, Rinaldo
Loris. Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. nel 1914 a Dueville (Vicenza), m. in combattimento a Nero di Gravezza il 6.9. 1944; laureato in Economia e commercio e in Scienze politiche a Ca’ Foscari (Venezia). Sergente di fanteria carrista, T8.9.1943 fu sorpreso dall’armistizio mentre prestava servizio a Vicenza; datosi alla macchia, con altri patrioti diede vita alle prime formazioni partigiane delI’Altipiano di Asiago, che più tardi costituirono la Brigata « Mazzini ». Di quest'ultima, Arnaldi fu dapprima commissario e poi comandante quando, dopo essersi distinto in diverse azioni, cadde in combattimento.
« Molti perseguitati politici e militari alleati evasi dalla prigionia — dice la motivazione della m. d'o. — devono la loro salvezza al suo altruismo e alla sua abnegazione. Sugli spalti di Granezza, sosteneva per lunghe [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 513
Brano: [...]rnazione che nel 1924 i nati vivi erano stati 1.124.470 e nel 1932 soltanto 992.090; l’eccedenza dei nati vivi sui morti era diminuita da 662.870 a 607.546. Nel marzo 1937, dopo l’aggressione all’Etiopia, l’imposta venne ancora inasprita. Fu abolita dopo la Liberazione.
Celio, Mario
Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. ad Avezzano (L’Aquila) nel 1921, fucilato a L’Aquila il 31 maggio 1944.
Dopo aver partecipato come soldato carrista alle operazioni belliche in Africa settentrionale nella seconda guerra mondiale, l’8.9.1943, trovandosi in licenza di convalescenza ad Avezzano, prese subito parte alla Guerra di liberazione nelle file della Resistenza. Distintosi per il suo coraggio, partecipò a numerose importanti azioni: in una di queste, diretta a impossessarsi di un autocarro tedesco carico di munizioni, rimase ferito. Catturato e condannato a morte, riuscì a evadere. Arrestato una seconda volta, fuggì nuovamente e ritornò a combattere.
Spostatosi nel maggio 1944 nell’Aquilano, si infiltrò nelle file del nemico ed ent[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 689
Brano: [...]n quella provincia. Dopo la liberazione fu direttore del settimanale Vento del Nord e segretario dell’A.N.P.I. provinciale di Parma. Rientrato in Sicilia nel 1948, eletto deputato regionale nella seconda legislatura, è stato, sempre rieletto nelle successive.
Còrtese, Vinicio
Medaglia d'oro al valor militare alla memoria. N. a Nicastro (Catanzaro) nel 1921, caduto a Ozzano Monferrato (Alessandria) il 26.8.1944; studente in legge. Ufficiale carrista della Divisione « Assietta », trovatosi a Vercelli nei giorni dell’armistizio, partecipò sin dall’8.9.1943 alla Resistenza.
Partigiano combattente, nel dicembre 1943 venne arrestato; riconosciuto come ex ufficiale, stava per essere deportato in Germania, ma riuscì a fuggire e a raggiungere le formazioni partigiane dell’Alessandrino. Nuovamente catturato durante un rastrellamento, ferito e ricoverato all'ospedale di Alessandria, fuggì durante un bombardamento aereo, attraversò il Tanaro a nuoto e raggiunse la 79a Brigata Garibaldi. Alla fine di luglio del 1944 passò alla 7a Brigata « Matteo[...]
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| successivi |
| Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine carrista, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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