Brano: [...]venne quindi a trovarsi più debole e sulla difensiva, con il rischio di restare paralizzato. A poco valse, per sbloccare questa situazione, la mediazione tentata da un Segretariato centrale della resistenza, costituito nel 1902.
Nel 1904, dopo un eccidio di lavoratori perpetrato dalla forza pubblica a Buggerru (v. Cagliari), i riformisti si videro costretti a proclamare lo sciopero generale per non farsi scavalcare a sinistra dagli anarcosindacalisti, ma questa prova di forza (che per quattro giorni bloccò l’intero Paese ma senza avere alcuna chiara prospettiva di sbocco) ottenne il solo effetto di spaventare la borghesia. Giolitti fece abilmente un immediato ricorso alle urne e tutte le sinistre (socialisti, repubblicani e radicali) subirono una pesante sconfitta elettorale.
Altrettanto fallimentare fu lo sciopero proclamato dai ferrovieri nel 1905 contro le modalità di nazionalizzazione delle ferrovie: organizzato secondo i princìpi anarcosindacalisti delibazione diretta”, anche questo sciopero si concluse con una sconfitta per l’imp[...]
[...]’intero Paese ma senza avere alcuna chiara prospettiva di sbocco) ottenne il solo effetto di spaventare la borghesia. Giolitti fece abilmente un immediato ricorso alle urne e tutte le sinistre (socialisti, repubblicani e radicali) subirono una pesante sconfitta elettorale.
Altrettanto fallimentare fu lo sciopero proclamato dai ferrovieri nel 1905 contro le modalità di nazionalizzazione delle ferrovie: organizzato secondo i princìpi anarcosindacalisti delibazione diretta”, anche questo sciopero si concluse con una sconfitta per l’impostazione particolaristica che l’aveva caratterizzato, per cui venne a mancare la partecipazione dei lavoratori delle altre categorie. In seguito a questo nuovo clamoroso insuccesso il Segretariato della resistenza non potè far altro che dimettersi.
Nascita della C.G.L
Sulla spinta della F.I.O.M., la forte Federazione di categoria dei metalmeccanici, in un tumultuoso congresso del 1906 nacque a Milano la Confederazione generale del lavoro [C.G.L.), prima centrale sindacale italiana. Lo statuto approvato f[...]
[...]altre categorie. In seguito a questo nuovo clamoroso insuccesso il Segretariato della resistenza non potè far altro che dimettersi.
Nascita della C.G.L
Sulla spinta della F.I.O.M., la forte Federazione di categoria dei metalmeccanici, in un tumultuoso congresso del 1906 nacque a Milano la Confederazione generale del lavoro [C.G.L.), prima centrale sindacale italiana. Lo statuto approvato fu quello proposto dai riformisti, quantunque i sindacalisti rivoluzionari avessero presentato un loro controprogetto, e i fatti presto dimostrarono che la C.G.L., monopolizzata dai socialisti riformisti, era un'organizzazione solida e accentrata, ma anche burocratica, legalitaria, propensa più ai negoziati che alle lotte e sempre timorosa delle agitazioni. Nonostante si trovassero in minoranza, nel biennio 19071908 i sindacalisti rivoluzionari furono alla testa degli scioperi contro il vertiginoso aumento dei prezzi dovuto alla crisi economica, ma queste agitazioni si conclusero sistematicamente con delle sconfitte (v. Anarchici). Da quel momento anche il padronato cominciò peraltro a organizzarsi sindacalmente, dando vita (1910) alla Federazione lombarda delle Associazioni imprenditoriali e successivamente, a Torino, alla Confederazione generale dell’industria. Fin dal luglio 1906 la FIAT (v.) aveva del resto promosso a Torino la nascita di una Lega industriale. Nel 1908 i sindacalisti rivoluzionari vennero espulsi d[...]
[...]omica, ma queste agitazioni si conclusero sistematicamente con delle sconfitte (v. Anarchici). Da quel momento anche il padronato cominciò peraltro a organizzarsi sindacalmente, dando vita (1910) alla Federazione lombarda delle Associazioni imprenditoriali e successivamente, a Torino, alla Confederazione generale dell’industria. Fin dal luglio 1906 la FIAT (v.) aveva del resto promosso a Torino la nascita di una Lega industriale. Nel 1908 i sindacalisti rivoluzionari vennero espulsi dal P.S.I. e, dopo essersi resi conto di non poter condizionare la C.G.L. daH’interno, nel 1912 fondarono una loro organizzazione sindacale: VUnione sindacale italiana (v.). Nello stesso tempo aveva preso consistenza un terzo filone del movimento sindacale, capeggiato dai cattolici e sviluppatosi sotto forma di “leghe bianche” soprattutto nelle campagne. Ispirate a una dottrina corporativa e di collaborazione tra le classi (v. Democrazia cristiana), permanentemente preoccupate di togliere seguaci al movimento sindacale classista, le
leghe bianche divisero di f[...]