Brano: [...]nrath comandante della « Hermann Goering », obbedendo a istruzioni avute personalmente dal maresciallo Kesselring, aveva dato ordine ai suoi carri armati e alla fanteria di accompagnamento di convergere con la maggior rapidità possibile dalla zona di NiscemiBiscari, dove si trovava, verso Gela. Ma la marcia della formazione corazzata tedesca fu ritardata dal succedersi dei bombardamenti aerei e dalle interruzioni attuate da piccoli nuclei di paracadutisti.
Più veloci furono il Gruppo mobile italiano « E » e un battaglione della Divisione « Livorno », i quali arrivarono nei pressi di Gela alle 9 del mattino del 10 luglio, insieme ad alcuni carri armati leggeri. Gli italiani attaccarono con energia e giunsero fino alle prime case di Gela ma, affrontati dai rangers americani più numerosi e meglio armati, dovettero fare marcia indietro. Cinque ore più tardi arrivarono sullo stesso luogo i carri della « Goering » che sgominarono un battaglione americano, ma furono a loro volta fermati dal tiro dei mortai e dei cannoni appena sbarcati e messi pro[...]
[...]vevano abbandonato il loro posto, recandosi a Catania, e che il Comando italiano della piazzaforte di Augusta (v.), sebbene il nemico fosse ancora lontano, aveva fatto saltare i cannoni e le munizioni e incendiato un deposito di carburanti.
Nelle prime ore del 13 luglio una divisione inglese respinse combattendo il Gruppo « Schmalz » e penetrò in Augusta, ma al Gruppo « Schmalz » giunsero in rinforzo due battaglioni della 1B Divisione para
cadutisti aerotrasportati dalla Francia: i tedeschi contrattaccarono e ripresero parte della città, poi dovettero ancora retrocedere e sistemarsi a difesa a sud di Lentini.
Il 12 luglio il generale Montgomery diramò ai suoi Corpi d’armata gli ordini concernenti le direttrici di avanzata e gli obiettivi da raggiungere: il 13° Corpo d’armata doveva procedere lungo la costa verso Catania; il 30°, passando per Vizzini, Caltagirone e Piazza Armerina, doveva invece raggiungere Enna.
Nello stesso giorno il generale Guzzoni e il maresciallo Kesselring, considerando che ormai tutto il litorale da Licata a[...]
[...]ono messe a guardia dell'ala destra da Santo Stefano di Camastra a Nicosia. Alle loro spalle fu dislocata la 29a Divisione tedesca « Panzergrenadier » (fatta accorrere, come si è detto, a opera di Kesselring). Dopo Nicosia e fin oltre Leonforte, difendevano il centro dello schieramento la 15a Divisione « Panzergrenadier » con tutti i suoi gruppi e i resti delle Divisioni « Livorno » e « Napoli ». Infine le Divisioni tedesche « Goering » e 1a Paracadutisti si stendevano fino al mare Jonio. Tutte queste unità erano largamente incomplete negli effettivi e nei mezzi.
Il 17 luglio, quando i movimenti di truppa erano in fase di conclusione, il generale Hube e lo Stato maggiore del 14° Corpo d'armata coraz
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