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Il segmento testuale astigiani è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 5Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 162

Brano: [...] del Partito comunista, al quale aderì al completo la sezione giovanile socialista. Primi segretari comunisti furono Giovanni Binello, il professore Canuto Barelli, Pietro Barello; a dirigere la sezione giovanile si succedettero Secondo Saracco, Dino Pessi e Giuseppe Gaeta (nel

1924 passeranno al Partito comunista gli «internazionalisti », tra cui Federico Torretta, Giacomo Biglia e altri, che saranno tra i più attivi dirigenti dei lavoratori astigiani nel periodo della dittatura fascista e della Resistenza).

La lotta antifascista

Furono precisamente le giovani organizzazioni « estremiste » che dovettero tener fieramente testa alla brutale reazione fascista, scatenatasi ad Asti soprattutto nel 1922. Sia la città che i comuni circostanti subirono numerose incursioni di squadristi provenienti da Alessandria, Casale, Nizza, Torino. Il 10.3.

1922 fu devastata la sede della Camera del lavoro, ma il 10.6 una vigorosa reazione popolare riuscì a scacciare gli squadristi dal rione San Rocco. Il 10.7 cadde assassinato a Zonco il consigliere [...]

[...] agosto, in adesione allo sciopero generale deciso dall’Alleanza del lavoro (v.).

Dopo le leggi eccezionali fasciste (novembre 1926) l’opera degli antifascisti dovette svolgersi nell’illegalità e numerosi furono i condannati dal Tribunale speciale, specie tra i comunisti.

Allo scoppio della guerra di Spagna (1936), tra i volontari accorsi dall’Italia e daH’emigrazione a combattere nelle Brigate Internazionali non mancarono gli antifascisti astigiani, tra cui Giacomo Biglia, Luigi Curato, Romildo Formica. Nel corso della seconda guerra mondiale particolare risonanza ebbe l’agitazione condotta dai contadini di Scurzolengo nel 1941. Nel marzo 1943, sotto la guida di Giovanni Vogliofo, Secondo Saracco e Alberto Gallo, hanno luogo anche ad Asti (in particolare alla WayAssauto, dove opera l’organizzazione clandestina facente capo a Celestino Ombra e a Pierina Amerio) scioperi

di protesta contro la guerra e il fascismo.

Il 25.7.1943 i lavoratori astigiani festeggiano con grandi manifestazioni la caduta del fascismo e distruggono le inseg[...]

[...]Nel corso della seconda guerra mondiale particolare risonanza ebbe l’agitazione condotta dai contadini di Scurzolengo nel 1941. Nel marzo 1943, sotto la guida di Giovanni Vogliofo, Secondo Saracco e Alberto Gallo, hanno luogo anche ad Asti (in particolare alla WayAssauto, dove opera l’organizzazione clandestina facente capo a Celestino Ombra e a Pierina Amerio) scioperi

di protesta contro la guerra e il fascismo.

Il 25.7.1943 i lavoratori astigiani festeggiano con grandi manifestazioni la caduta del fascismo e distruggono le insegne dell’odiato regime.

La resistenza armata

Subito dopo I’8.9.1943 ha inizio ad A. la lotta armata e si costituiscono i primi Gruppi di Azione Patriottica (G.A.P.). La resistenza incontra però alcune difficoltà ad assumere un carattere di massa, per l’azione provocatoria e attesista di un certo capitano Davide, il quale, dopo aver raccolto attorno a sè soldati sbandati e renitenti alla leva delle zone di Canelli e Calosso, agli inizi del febbraio 1944 conclude un accordo di compromesso con i fascisti, sus[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 27

Brano: [...]ista alla fondazione di questo partito (1921). Il 3.12.1929 i fascisti gli assassinarono il fratello Giovanni e il 25.2. 1931 egli stesso fu arrestato in seguito a una provocazione; sottoposto a lunghe torture nella questura di Asti (dal maresciallo Cardona e dagli squadristi Passeroni, Bolla e Bodritti), ne riportò la perdita di un occhio e di quasi tutti i denti. Il 20.11.1931, processato dal Tribunale speciale insieme ad altri 19 antifascisti astigiani, fu condannato a 3 anni di carcere. Scontata la pena, riprese la lotta contro il fascismo, nonostante ulteriori arresti e ripetute aggressioni subite a opera degli squadristi.

Dopo l'8.9.1943 ha partecipato alla Resistenza astigiana, come collaboratore del servizio informazioni dei partigiani. Dopo la Liberazione è stato membro del Comitato direttivo provinciale dell’A.N.P.P.I.A. di Asti.

Aldo dice 26 x 1

Parola d’ordine delTinsurrezione che il Comando militare regionale piemontese (v.) aveva comunicato unitamente al piano E 27 (v.), a tutti i Comandi zona delle formazioni partigiane[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 161

Brano: [...]tentativo di rivoluzione democraticoborghese soffocato poi nel sangue. Sin da! 1847 si costituirono le prime società operaieagricole di mutuo soccorso, che avrebbero tenuto il loro congresso nel 1853 e che si proponevano, tra gli scopi statutari, « l'unione, la fratellanza degli operai e degli agricoltori fra di loro ».

Il movimento contadino astigiano

I problemi della produzione vinicola, fondamentale elemento di inserimento dei contadini astigiani nella moderna economia di mercato, stanno alla base delle agitazioni e delle vicende politiche locali di questo secolo. Nel 1903 fu aperta a Mombaruzzo la prima cantina sociale (attualmente sono 48) e in quello stesso tempo sorsero i primi nuclei socialisti di un certo rilievo. Grazie allo stimolo esercitato dalla Lega dei comuni viticoli piemontesi (di ispirazione socialista), schieratasi fin dal 1919 contro la tassa sul vino, e come reazione all’atteggiamento del Partito popolare (v.), che nel 192021 non seppe e non volle opporsi a tale tassa, nacque nelle file stesse di quel partito la rib[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 418

Brano: [...] a 6 anni di reclusione. Amnistiato nel 1932, fu nuovamente arrestato nel 1934, scontò 5 anni di confino a Ponza e

10 mesi di carcere.

Rilasciato il 15.1.1940, riprese l’attività clandestina, dando un importante contributo alla organizzazione degli scioperi del 1943 nell’Astigiano, che ottennero un grande successo.

Nel 1944, per incarico del P.C.I., si trasferì nel Biellese dove (con i compagni Secondo Saracco e Alberto Gallo, pure loro astigiani) animò la lotta partigiana, assumendo anche l’incarico di segretario della Federazione comunista di Biella, incarico che mantenne fino a dopo la Liberazione.

Rientrato successivamente ad Asti, nominato segretario di questa Federazione, dal 1946 fu consigliere comunale, poi segretario della Camera del lavoro e infine dirigente della organizzazione dei contadini.

Alo.

Volante Rossa “Silvio Loss”

Formazione partigiana novarese. Già Battaglione “Volante Rossa”, comandato dal borgosesiano Enrico Casazza, durante l'estate del 1944 divenne Brigata (la 81a Garibaldi), assumendo il nome di[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine astigiani, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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