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Il segmento testuale antinaziste è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 13Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 261

Brano: [...]o dei campi di deportazione (v.). La « custodia protettiva » (o Schutzhaft) venne formalmente istituita dalle autorità tedesche sotto il pretesto di voler sottrarre le persone (contro le quali non esistevano elementi giuridici di accusa) a eventuali pericoli di aggressione e offese da parte dei nazisti, mettendole appunto sotto la protezione della polizia; nonché per impedire che queste stesse persone, notoriamente attive sul piano politico come antinaziste, « facessero qualche sciocchezza » contro il nuovo regime. Il lager, si diceva ufficialmente, avebbe avuto scopi « rieducativi », soprattutto per i comunisti.

I primi documenti ufficiali del cam

po di Oranienburg risalgono al

14.6.1933, ma risulta che già in precedenza vi fossero internati prigionieri politici destinati a costruirlo e a metterlo in grado di funzionare, « perché — scrisse un giornalista del Giessener Anzeiger — il campo non deve costare neanche un pfennig al popolo tedesco ».

Funzionamento de] campo

Sulla vita a Oranienburg si hanno notizie grazie a un memoriale[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 53

Brano: [...]ci, soltanto 37 furono catturati e processati; gli altri fuggirono subito dopo la fine della guerra nei paesi occidentali, rimanendo impuniti.

Le italiane a Ravensbruck

La deportazione italiana iniziò per ultima, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, ma può essere considerata fra le peggiori, paragonabile soltanto a quella degli ebrei. Infatti le italiane che arrivavano avevano, agli occhi dei tedeschi, la colpa di essere “badogliane” e antinaziste; come se non bastasse le compagne di prigionia (russe, polacche, francesi ecc.) consideravano le italiane, nei primi tempi, come ex nemiche o addirittura fasciste. Infine, al momento del loro arrivo le italiane trovarono il campo in condizioni caotiche per il sovraffollamento e il disordine totale di cui si è detto.

Non venendo avviate a lavorare nelle fabbriche, quasi tutte le italiane rimasero chiuse nel lager e costituirono una sorta di sottoproletariato, mano d’opera a disposizione per i lavori più dequalificati e pesanti: boscaiole, scaricatrici di vagoni, manovalanza per la costruzio[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 50

Brano: [...]una disciplina durissima e lavori spesso del tutto inutili e alienanti, per distruggere in loro ogni spirito di resistenza. NeH’agostosettembre del 1939 arrivarono a Ravensbruck numerosi gruppi di zingare con i loro bambini.

Nel 1940 giunsero i primi trasporti di austriache, cecoslovacche e polacche. Da quel momento il lager si internazionalizzò e, perdendo l’iniziale carattere di “campo di rieducazione”, fu destinato ad accogliere resistenti antinaziste di tutta Europa. Nell’ottobre 1940 le deportate erano già 10.000.

Lo sfruttamento economico

Il 1941 segnò una tappa importante nell’evoluzione del sistema concentrazionario nazista. I capi delle SS scoprirono che, in luogo di impor

re alle loro vittime lavori punitivi completamente inutili, potevano sfruttarle in attività produttive, ricavandone un profitto. Cominciarono così ad “affittare” come schiave le deportate alle aziende agricole dei dintorni, poi alle industrie belliche delle città vicine.

All’interno del campo stesso fu attrezzato un laboratorio per produrre divise milit[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 681

Brano: [...] l'Armia Ludova (che in primo tempo si chiamò Gwardia Ludova, Guardia popolare), venne invece promossa da militanti comunisti. Questi, insieme ad altri gruppi minori della sinistra, si erano dapprima aggregati nella cosiddetta Unione di lotta per la liberazione e, nel gennaio 1942, avevano datò vita al Partito operaio polacco [P.P.R.). Tale partito aveva proposto un ampio programma che prevedeva alleanze e convergenze fra tutte le forze polacche antinaziste e non antisovietiche, partendo dalla realistica considerazione, tra l'altro, che data la posizione geografica della Polonia era ipotizzabile una liberazione da oriente e non da occidente, come invece sosteneva il governo in esilio.

Nonostante le enormi difficoltà nel reperire armi ed equipaggiamenti, la G.L. e poi l’A.L. miravano ad attaccare i tedeschi in campo aperto, esattamente al contrario della tattica ordinata al l’A.K. da! governo in esilio. Solo più tardi anche l’A.K. si deciderà a dare battaglia aperta ai tedeschi.

La lotta ai nazisti si estese molto nell’estate del 1942. I pa[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine antinaziste, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---anziane <---comunisti <---nazisti <---A.K. <---A.L. <---Bibliografia <---G.L. <---Gwardia Ludova <---La Z <---La Z W <---La Z W Z <---La lotta <---La prima <---Neustadt Glene <---P.P.R. <---S.A. <---Sturmfuhrer Stahlkopf <---Testimoni di Geova <---U.R.S.S <---V Armi a Krajova <---Z.W.Z. <---anticomunista <---anticomunisti <---antinazista <---badogliane <---collaborazionisti <---comuniste <---conservatorismo <---fasciste <---italiana <---italiane <---nazionaliste <---nazismo <---nazista <---naziste <---semifasciste <---socialista