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Il segmento testuale antimodernista è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 22Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 401

Brano: [...]adialettica, a verità che l’uomo sente ma non può spiegare ».

Scomunica e persecuzioni

Sebbene fosse sempre perseguitato dalla Chiesa — tra l’altro Buonaiuti fu sospeso « a divinis » nel

1916 e di nuovo nel 1924; nel 1925 fu privato del diritto di Indossare l’abito ecclesiastico; nel 1926 fu colpito dalla scomunica maggiore e dichiarato « vitando » — non volle mai infrangere i segni della disciplina esteriore. Si sottopose al giuramento antimodernista, ma sempre ritenendo che nella realtà non poteva esistere dissidio « fra le verità della scienza e le verità profonde e sostanziali della tradizione cristiana »; e non cessò mai di intervenire a difesa delle sue idee, anche per quel che riguardava le questioni dei rapporti tra la Chiesa e

lo Stato, tra i cattolici e l’organizza

401



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 860

Brano: [...]anno la loro mediocre personalità al servizio del regime, sposandone le scelte in campo musicale. Non a caso mancava in quella delegazione Casella: il compositore torinese faceva pur sempre parte di un'« intellighenzia » che ben Io distanziava dall'ottusità di un Toni. Sarà ancora una volta Pizzetti a farsi portavoce delle istanze più conservatrici, firmando appunto con Toni (critico musicale del « Popolo d’Italia» dal 1920 al 1943) un Manifesto antimodernista poi apparso sulle pagine del « Corriere della sera ».

Ma per avere un’idea delle posizioni bassamente nazionalistiche e razziste del gruppo di musicisti di cui si è detto, saranno sufficienti alcuni brani tratti dal libro L’arte di dirigere l’orchestra di Adriano Lualdi, compositore, direttore d’orchestra, critico musicale e infine deputato fascista.

In questa sua opera (Milano 1940) Lualdi lamenta « il dilagare in Italia (e il vano tentativo di imporli al gusto italiano) di nomi e di musiche i più ostrogoti e barbarici — mai barbaro ebbe per noi, come in questo caso, più assoluto class[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 285

Brano: [...]te. Qui diede avvio a sotterranei ma consistenti rapporti con il Vaticano, studiandosi di favorire la ripresa delle relazioni fra Stato e Chiesa, ma con un sottile intreccio a base di relazioni personali. Allorché, nel 1909, il gabinetto Giolitti cadde, Orlando fu il primo ministro italiano a ricevere la speciale benedizione di Pio X, del quale (inopinatamente, per un liberale che si proclamava di radicate convinzioni laiche) approvò la campagna antimodernista, definendola storicamente decisiva. Obliquità inspiegabile, sul piano intellettuale, da parte del costituzionalista che, nella sua sfera, aveva indubbiamente operato sulle posizioni più avanzate cui la borghesia italiana sapesse portarsi, conferendo — come fu detto — con le proprie teorie, un « substrato giuridico alla politica giolittiana », nel senso di orientare l’interpretazione della legge quale fat

tore di tutela del popolo, riconosciuto nel diritto di insorgere per imporne il rispetto.

Prima guerra mondiale

Rimasto per alcuni anni manifestazione del suo « eclettismo » politico[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 710

Brano: [...]

(F. PivaF. Malgeri, Vita di Luigi Sturzo, Roma 1972, p. 90).

Nelle elezioni suppletive del dicembre 1905 il Centro ottenne l’elezione di tutti i suoi 32 candidati, divenendo a Caltagirone il partito maggioritario, tale da poter designare come sindaco del Comune lo stesso don Sturzo.

Il sacerdote calatino mantenne la carica (con il titolo formale di prosindaco per evitare contestazioni da un ambiente ecclesiastico dominato dalla polemica antimodernista) fino al 1920 e proprio in quegli anni si vennero delineando in lui le caratteristiche del futuro impegno diretto dei cattolici in politica.

A questo riguardo, un posto importante ebbe il famoso discorso da lui tenuto a Caltagirone il 29.12.1905 e considerato, dalla maggior parte degli storici, il primo seppur remoto programma del futuro Partito Popolare (v.).

« [I cattolici] si mettano al paro degli altri partiti nella vita nazionale, non come gli unici depositari della religione o come armata permanente delle autorità religiose che scendono in guerra guerreggiata, ma come rappresentan[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine antimodernista, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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