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Il segmento testuale anticollaborazionista è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 10Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 553

Brano: [...]ubito dopo la fine della guerra.
Primo dopoguerra
Il 30.3.1919 la Sezione giovanile di Andria (Bari) presentò su “L’Avanguardia” una propria mozione favorevole aH'astensionismo elettorale, che suscitò immediato clamore in tutta l'organizzazione. La proposta dell'astensionismo (v.) si presentava infatti come l'erede della parte più radicale ed “estremista” del patrimonio teorico della F.G.S.I.; cioè di quella bordighiana, rigidamente settaria e anticollaborazionista, tesa alla “purificazione” dell’organizzazione rivoluzionaria. A questa linea si contrappose il gruppo dirigente centrale, raccolto intorno al segretario politico Luigi Polano (v.) che faceva propri gli orientamenti massimalistielezionisti, maggioritari aH’interno della Direzione del P.S.I..
II Congresso nazionale della F.G.S. I., svoltosi a Roma nell’ottobre del 1919, vide tuttavia emergere una forte minoranza (circa 9.000 iscritti su un totale di 25.000) composta da astensionisti e “ordinovisti” (v. Ordine Nuovo), uniti nel criticare l’operato del Comitato centrale (così era stato ribattez[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 552

Brano: [...]gressivamente a sinistra il baricentro dell’organizzazione giovanile e l’influenza di Bordiga divenne sempre più forte. L'8.4.1917 il Comitato nazionale della F.G.S.I. decise di compilare una “Memoria” per la Direzione del P.S.I.. Firmato dall’allora segretario politico Nicola Cilla, il documento muoveva da due constatazioni di fondo: quefla della divisione di fatto del Partito socialista in « due mentalità opposte » (una collaborazionista e una anticollaborazionista) e quella della sostanziale e conseguente paralisi del partito, quindi rivolgeva alla Direzione del P.S.I. un appello a prendere apertamente la testa del movimento spontaneo di opposizione alla guerra:
« A tale fine noi ci permettiamo di prospettare il seguente programma di orientamento teorico e di avviamento pratico: assumere una posizione netta e risolvere quegli orientamenti social patriottici che ancora sopravvivono e che potrebbero paralizzare nel prossimo avvenire l'azione del partito [...] attuare il piano di mobilitazione indicato in quell'ordine del giorno Bordiga che la Direzione [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 551

Brano: [...]l movimento nel corso del 1912, impegnandosi in accesi dibattiti con un altro leader di spicco della F.G.S.I., il piemontese Angelo Tasca (v.). Il nodo del contendere era stato quello della cultura borghese: pericolosa per Bordiga, indispensabile per Tasca. In realtà, in quella discussione si erano confrontati due filoni di pensiero antitetici, ma destinati a pesare entrambi per lungo tempo sulle vicende del movimento operaio italiano: settario, anticollaborazionista e “anticulturista” quello di Bordiga; aperto, intellettuale e “culturista” quello di Tasca.

Anche se non interamente comprese, le idee di Bordiga esercitavano una grande attrattiva sul movimento giovanile, dove la loro rigidezza dogmatica veniva spesso e volentieri scambiata per effettiva solidità teorica. Nella posizione di Tasca erano invece presenti stimoli culturali provenienti dall’esterno del movimento socialista (da “L’Unità” di Gaetano Salvemini, in pri



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 416

Brano: [...]e Leghe giovanili, e ne ebbe sconvolta l’intera struttura organizzativa locale.

Da Fossano, Giovanni Germanetto (v.) si accomiatò da « Lotte Nuove », al quale aveva dato grande impulso, e iniziò a collaborare all’« Ordine Nuovo » quotidiano, diretto da Antonio Gramsci. Dopo la nuova scissione che dilaniò ulteriormente i socialisti con il congresso di Roma (1922), «Lotte Nuove » si dichiarò, per opera del gerente responsabile Nicola Cavallo, « anticollaborazionista, ma unitario ».

Da quel momento il foglio seguì la sorte dei giornali di opposizione al fascismo.5 Nel 1923 la tipografia che lo stampava venne devastata ben due volte dagli squadristi (il 14 agosto e il 28 ottobre), con danni rilevanti.

In occasione delle elezioni politiche del 1924, i socialisti riformisti di « Lotte Nuove » auspicarono l’alleanza con i massimalisti, ma il mancato accordo fra le forze della sinistra causò la dispersione dei voti, tanto che a Mondovì nessun candidato socialista né comunista risultò eletto.

L’illusione di poter riorganizzare il Partito socialista si [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine anticollaborazionista, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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