Brano: Pignone

minato « sceriffo », avendo per l’ennesima volta insultato l’operaio Bacci, soprannominato « Bacchiolo », fu da questi scaraventato dentro una vasca piena d’acqua. Il Mengoni voleva denunciare l'operaio per farlo licenziare, ma gli altri lavoratori che avevano assistito al fatto (erano animisti e formatori, soprannominati scherzosamente « lombrichi ») si riversarono nel piazzale antistante, solidarizzando con il Bacci. L'intervento del direttore portò alla sospensione dal lavoro di ambedue i responsabili dell’incidente, ma dopo un'accurata indagine il Bacci fu riassunto in servizio essendo stato riconosciuto del tutto innocente.

Nel 1926, con Io scioglimento di tutte le organizzazioni democratiche, anche alla Pignone scomparvero partiti e sindacati. La Commissione interna fu inizialmente conquistata da elementi fascisti (Marchionneschi e loraninesi, noti squadristi), poi definiti[...]

Brano: [...]si totalità appartenenti alla Chiesa ortodossa che risultava la Chiesa di Stato, strettamente compenetrata con il potere zarista. NeH’ambito dell'impero erano presenti altre confessioni religiose: i musulmani, compattamente presenti nell'Asia centrale (conquistata solo negli anni Settanta dell’Ottocento) e fra certi popoli del Caucaso e lungo il Volga; i protestanti in Finlandia, Estonia e Lettonia; gli ebrei nelle grandi città e in Ucraina; gli animisti e i buddisti in Siberia.

Il capitalismo russo, che aveva cominciato a compiere i primi passi già a partire dal regno di Pietro il Grande (16721725), ricevette un notevole impulso dagli anni Quaranta dell’ottocento, ma si sviluppò in maniera crescente solo dopo l’emancipazione dei contadini, servi della gleba (1863). Il capitalismo russo si rafforzò in ampiezza e profondità grazie soprattutto allo sviluppo della rete ferroviaria, al completamento della rivoluzione industriale iniziata ancor prima dell’emancipazione dei contadini. Data la scarsezza dei capitali presenti in Russia, molti inve[...]