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Il segmento testuale affaristi è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 101Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 229

Brano: [...]ficilissimi: malgrado i crescenti successi realizzati con la N.E.P., il paese viveva tremende difficoltà. Mentre vi erano circa 1 milione di disoccupati, i capitalisti privati erano ricomparsi in gran numero, tanto da gestire circa 4.000 imprese piccole e medie dell'industria leggera e alimentare, i 3/4 del commercio al dettaglio e circa la metà del commercio all'ingrosso. Con la N.E.P. crebbero di importanza i nepmany (uomini della N.E.P., cioè affaristi) nelle città, e i kulak (contadini ricchi) nelle campagne, e con questi strati sociali rialzarono la testa i socialisti rivoluzionari, i menscevichi, perfino i cadetti. Il processo di ricostruzione economica, anche a causa della scarsa esperienza degli orga

ni sovietici del potere per quanto riguardava la pianificazione, creava tutta una serie di fenomeni negativi e di sproporzione nei vari settori deH'economia, mentre si registravano tempi diversi nella ripresa economica fra l'industria e l'agricoltura, aggravata da una politica dei prezzi poco attenta ai cambiamenti. Si vennero così a cr[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 679

Brano: [...] guerra civile americana fu anche la prima guerra di tipo moderno, cioè combattuta mobilitando tutte le risorse umane e materiali del Paese e mirante all’annientamento “totale” del nemico. La stessa logica informò poi la politica “punitiva” adottata, nei confronti del Sud, dal Nord vincitore e, ciò, nonostante le posizioni moderate e conciliatorie di Lincoln: la “ricostruzione” del Sud venne gestita da una serie di governi composti da militari e affaristi senza scrupoli che non seppero elaborare seri programmi di riforma economica e sociale. I neri, emancipati dalla schiavitù senza una riforma agraria, divennero una pura massa di mobilitazione elettorale del Partito repubblicano, mentre il Partito democratico si trasformava in una coalizione di agrari schiavisti del Sud e di contadini populisti dell’Ovest. Le stesse conquiste in tema di diritti civili vennero poi neutralizzate dal compromesso (circa 1875) tra classi bianche del Nord e del Sud, che permise il ristabilimento di fatto della supremazia bianca col terrore del Ku Klux Klan (v.).

[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 187

Brano: [...]per riparare i danni alle cose, nel quadro del processo di ricostruzione e tenendo conto delle disponibilità finanziarie complessive; dall'art. 10 della legge 10.10.

1950 n. 648, per i danni alle persone; dalla legge 29.10.1950 n. 1050, per tutto quanto riguardava beni e interessi italiani all’estero.

Come è spesso accaduto nelle circostanze della vita italiana, così intorno ai danni di guerra, accanto ai molti bisognosi si sono intromessi affaristi e trafficanti che, servendosi in molti casi di oscure protezioni

politiche, hanno tratto cospicui vantaggi particolarmente nel risarcimento a favore di grandi industrie

o società. Alcuni di questi casi si sono registrati anche in epoca recente, nonostante le denunce apparse sulla stampa, ad esempio per le industrie aeronautiche Caproni.

Prima guerra mondiale

Come hanno dimostrato le due guerre mondiali, la questione delle riparazioni di guerra è strettamente associata con l’assetto postbellico che si intende costruire e coinvolge tutte le nazioni, sia quelle vinte che devono pagar[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 168

Brano: [...]lla mano, sostenevano non esservi in Italia le condizioni e il terreno adatto allo sviluppo della guerriglia partigiana. Altri ancora propugnava la necessità di attendere che gli eserciti alleati fossero alla vigilia della vittoria, onde non bruciare anzitempo le poche forze antifasciste disponibili. Dichiarati fautori dell’attesismo erano i ceti conservatori, più timorosi del popolo in armi che dell’invasore tedesco; e i grandi industriali, gli affaristi, gli speculatori già compromessi col fascismo, interessati a non interrompere la produzione nelle fabbriche e i relativi profitti. Costoro, già avviati a collaborare con l'invasore, cercavano contemporaneamente di conquistarsi anche qualche merito patriottico; quindi mantenevano contatti con i C.L.N., elargivano qualche sovvenzione, ma sostanzialmente chiedevano, in cambio, la tranquillità necessaria ai loro traffici e una garanzia per il domani.

I casi Operti e Cattaneo Su posizioni praticamente attesiste cadevano spesso anche le correnti antifasciste moderate, particolarmente forti in se[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 87

Brano: [...]to in larga parte di volontari, un diffuso malcontento: al disgusto seguì la diserzione e non pochi alpini dimostrarono di preferire la fortezza all’imbarco. Alle prime delusioni si aggiunsero constatazioni anche più gravi e rivelatrici: la scarsa serietà della preparazione militare, l’inettitudine dei capi, la vanità dei gerarchi, gli scandali degli appalti e delle speculazioni. Dietro la « bella guerra » vennero alla luce i traffici dei grandi affaristi: Puricelli che faceva le strade, Agnelli che forniva le macchine, Pirelli che metteva le gomme, e ancora tanti altri. Un castello di decennale retorica rovinava per rivalità tra i generali De Bono, Badoglio e Graziani, che subordinavano le operazioni militari a meschine ambizioni personali, o addirittura alla fatuità dei gerarchi impazienti di arrivare per primi: Ciano ad Addis Abeba, Starace a Gondar, Bottai sul lago Tana.

Il ritorno in patria e gli avvenimenti che seguirono, segnarono per migliaia di giovani una graduale iniziazione alla presa di coscienza politica, attraverso atti sempr[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine affaristi, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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