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Il segmento testuale Zona B è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 11Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 198

Brano: [...]i di).

A guerra finita, sulla spinosa questione intervennero gli Alleati. Questi, dopo aver obbligato gli jugoslavi a evacuare Trieste e i suoi immediati dintorni, delimitarono il cosiddetto Territorio Libero di Trieste, comprendente la città più un certo numero di comuni circostanti (la rimanente parte dell’lstria passò direttamente alla Jugoslavia). il Territorio Libero venne quindi diviso in Zona A, con amministrazione angloamericana; e in Zona B, con amministrazione jugoslava (comprendente i comuni di Albaro Vescovà, Buie d’Istria, Capodistria, Cittanova d’Istria, Grisignana, isola d’Istria, Maresego, Monte di Capodistria, Pirano, Umago, Verteneglio, Villa Decani).

Le rivendicazioni massime della Jugoslavia, sostenute anche dall’Unione Sovietica, non vennero ri

conosciute nel trattato di pace con l’Italia (1947), ma in base a tale trattato venne assegnata alla Jugoslavia l’intera regione giuliana che era stata incorporata dall'Italia dopo la prima guerra mondiale, eccetto Trieste e il suo territorio (sempre distinto in Zona A e[...]

[...]aresego, Monte di Capodistria, Pirano, Umago, Verteneglio, Villa Decani).

Le rivendicazioni massime della Jugoslavia, sostenute anche dall’Unione Sovietica, non vennero ri

conosciute nel trattato di pace con l’Italia (1947), ma in base a tale trattato venne assegnata alla Jugoslavia l’intera regione giuliana che era stata incorporata dall'Italia dopo la prima guerra mondiale, eccetto Trieste e il suo territorio (sempre distinto in Zona A e Zona B): alla Jugoslavia passarono così l’intera provincia di Fiume con 13 comuni, quella di Pola con 31 comuni e quella di Zara con 2; inoltre toccarono alla Jugoslavia 33 comuni della provincia di Gorizia e 24 di quella di Trieste, di cui 11 facenti parte della Zona B. In seguito (8.10.1954), attraverso accordi diretti conclusi tra l’Italia e la Jugoslavia, la Zona A (compresa la città di Trieste) e la Zona B vennero affidate rispettivamente all’amministrazione civile italiana e a quella jugoslava. Da quel momento i rapporti economici e politici italojugoslavi sono andati sviluppandosi in uno spirito di amicizia e di piena collaborazione.

Le rivendicazioni jugoslave su Trieste, ripercuotendosi sulla situazione politica interna, scatenarono non pochi risentimenti e accese speculazioni nazionalistiche, anche nei confronti della sinistra italiana, soprattutto contro i comunisti (v. Irredentismo).

Gli anni del dopoguerra

L’11.10.1945 le elezioni indette in Jugoslavia per l’Assemblea Costituen[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 108

Brano: [...]i, Palermo, Napoli, Roma, e nelle isole di Favignana, Ustica, Ventotene, Ponza.

Dopo I'8.9.1943, malgrado l’età avanzata e le malferme condizioni di salute, fu tra i primi animatori della Resistenza nel Parmense. Dopo la Liberazione fu eletto vicesindaco di Parma, venendo poi rieletto in tutte le successive amministrazioni con l’incarico di assessore.

Isola d’Istria

Isola. Comune di 8.500 abitanti (7.500 nel capoluogo) già incluso nella Zona B del Territorio Libero di Trieste e dal 1954 sotto amministrazione jugoslava. Posta su una isoletta (legata da tempo alla terraferma) tra Capodistria e Pirano, sulla strada principale che da Trieste porta a Pola, durante la Guerra di liberazione Isola d’Istria (allora sotto la sovranità italiana), era un punto obbligato di transito per le colonne tedesche. Divenne così un importante centro d’azione dei

G.A.P. italiani e sloveni del 3° Battaglione dell’lstarski Odred (Distaccamento istrianosloveno).

Tradizioni socialiste e democratiche

Di tradizioni socialiste, fin dal 1888 vi operavan[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 491

Brano: [...]1942 al maggio 1944 fu il massimo esponente politico del movimento partigiano sloveno nella provincia di Gorizia, membro del Comitato centrale del Partito comunista sloveno e del Comitato popolare di Liberazione per il Litorale (GoriziaTrieste).

Nel dopoguerra è stato segretario politico del Partito comunista della Regione Giulia e del Partito comunista del Territorio Libero di Trieste, poi presidente del Comitato popolare circondariale della Zona B del TLT.

G.Sco.

Benci, Osvaldo

N. a Scandicci (Firenze) il 27.7. 1903; scultore.

Giovane socialista passato nel 1921 alla Gioventù comunista, fu a Firenze tra gli organizzatori degli Arditi del Popolo. Dopo aver subito varie aggressioni fasciste seguite da arresti, per sfuggire alle persecuzioni nel settembre 1926 si trasferì a Milano, dove si collegò allo scultore Sarti, anarchico, e aderì all’anarcosindacalismo.

L’11.3.1927 venne arrestato a Milano per aver partecipato a un convegno mirante a riorganizzare la Confederazione generale del lavoro, sciolta dai riformisti. Deferit[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 204

Brano: [...]il 16.5.1945, alla fine dello stesso mese Ukmar venne invitato dai rappresentanti jugoslavi in Italia a rientrare nella Venezia Giulia, dove assunse incarichi diri

genti in seno al Partito comunista del Territorio Libero di Trieste (allora sotto amministrazione alleata). L’anno successivo, avendo diretto uno sciopero generale proibito dagli Alleati, per sfuggire all’arresto e alla condanna a 4 mesi di reclusione si spostò a Capodistria, nella Zona B controllata dagli jugoslavi. Nel giugno 1948, allorché il regime di Tito venne messo al bando dal Cominform, Ukmar si pronunciò contro il verdetto di Mosca e, nello stesso tempo, volle tornare a Trieste per fare propaganda titoista. Ebbe quindi pesanti scontri polemici con i comunisti italiani allineati sulle posizioni del Cominform, fu arrestato dagli Alleati e dovette scontare i 4 mesi che gli erano stati comminati nel 1946.

Uscito dal carcere triestino del Coroneo il 10.3.1949, nel 1954 preferì tornare a Capodistria (Koper), nel frattempo divenuta città jugoslava, dove ebbe vari incaric[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 156

Brano: [...]eriti fra la polizia. Dovettero intervenire anche reparti militari inglesi e americani.

Tali sanguinosi incidenti caddero in una fase delicata di tensione italojugoslava, all'indomani della Dichiarazione angloamericana dell’8.10.

1953, con la quale i governi U.S.A. e britannico, decisi ormai a chiudere il problema triestino, sollecitavano una soluzione di compromesso fra Italia e Jugoslavia sulla base di una spartizione (Zona A all’Italia, Zona B alla Jugoslavia), proposta che aveva prodotto reazioni sia da parte italiana che jugoslava, con reciproci schieramenti di forze militari ai confini, anche per l’oltranzismo del governo di Giuseppe Pella (v.).

Già turbata dalle trascorse tensioni e dai problemi creati dal flusso intermittente degli italiani profughi daH’Istria (un esodo che era anche

il segno di grossi errori politici ed economici commessi dalla dirigenza jugoslava: applicazione di sistemi e “riforme” mutuate meccanicamente dal modello sovietico, fallimento locale della formula della “fratellanza italoslava” che pur nell[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 155

Brano: [...]ressione che si volesse disarticolare la presenza italiana.

Con l’accordo AlexanderTito concluso il 9.6.1945 a Belgrado, furono assegnate le rispettive aree di amministrazione militare lungo la cosiddetta Linea Morgan: Trieste, Monfalcone, Gorizia, Valle dell’lsonzo, Tarvisio e l’enclave di Pola, costituenti la Zona A, agli angloamericani; quasi tutta l'Istria (v.) con Fiume e i territori a est dell Isonzo fino al vecchio confine, formanti la Zona B, agli jugoslavi.

Insediatosi dopo tale accordo a Trieste, il Governo militare alleato (G.M.A.) liquidò rapidamente le strutture dei “poteri popolari”, ristabilendo con alcune modifiche l’ordinamento amministrativo precedente. Venne instaurato il modello di democrazia “occidentale”, ma sotto il pieno controllo angloame

ricano, alle cui regole e autorizzazioni dovevano conformarsi tutte le forze politiche. La linea del direct rule (dominio diretto) applicata dal G.M.A. mirava, oltre che a consolidare il proprio potere, a isolare il Partito comunista (ritenuto una specie di “cavallo di Tro[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 122

Brano: [...]distria, Isola e Pirano, in vista di entrare a fare parte del « Territorio libero » di Trieste, rimase temporaneamente sotto amministrazione jugoslava; e Trieste, sempre in forma temporanea, fu affidata all’amministrazione italiana. Senonché tale spartizione « provvisoria » divenne in seguito definitiva, data l’evidente impossibilità di costituire il progettato « Territorio libero ». La zona A, con Trieste, è così passata di fatto all’Italia; la Zona B, alla Jugoslavia, e ciò in base a nuovi accordi raggiunti a Londra tra i due Stati (8.10.1954) e confermati ufficialmente nel corso del 1975.

122


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Zona B, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---italiani <---italiana <---fascista <---italiano <---Libero di Trieste <---P.C.I. <---Partito comunista <---antifascista <---comunista <---socialista <---Diritto <---comunisti <---fascismo <---fascisti <---italiane <---Bibliografia <---C.L.N. <---G.M.A. <---M.S.I. <---P.C. <---Storia <---U.R.S.S. <---antifascisti <---cristiano <---nazifasciste <---Alexander-Tito <---Antonio Sema <---Bronze Star <---Bruno Deste <---C.L.N.A.I. <---Cabane di Marcarolo <---Camillo Prampolini <---Colle del Turchino <---Colonne del Vitulanese <---Comitato centrale <---D.C. <---Diego de Castro <---Diplomatica <---Divisioni di Tito <---Ducato di Bene <---Egidio Chicco <---Elda Dagri <---Emilio Pustetta <---Enrico Griffith <---Facoltà di Economia <---Friuli-Venezia <---G.A.P. <---Gian Luigi Banfi <---Giovanni Chelleri <---Giulio-Janko <---Giuseppe De Marco <---Giuseppe Isola <---Ilio Barontini <---Istarski Odred <---Jugoslavia di Tito <---La Pietra <---La Spezia <---La fuga <---La guerra <---La lotta <---Legione del Matese <---Leone Borrini <---Libero Fonda <---Linea Ingrid <---Luciano Gaimozzi Monumenti <---Martino in Rio <---Meccanica <---Monte di Capodistria <---Nicola Parma <---Osvobodilna Fronta <---P.C.S. <---P.L.I. <---P.R.I. <---P.S.I. <---P.S.U. <---Parti Communiste <---Partito Comunista dell'Unione Sovie <---Pratica <---Remigio Picovich <---Repubblica di Slovenia <---Resistenza in Istria <---Resistenza in Jugoslavia <---Resistenza nel Parmense <---Riparò in Francia <---Risiera di San Sabba <---S.S. <---Sabba a Trieste <---Saint-Cyprien <---San Sabba <---Sempre Avanti <---Soccorso rosso <---Stjepan Filipovic <---Storia del Partito Comunista <---T.I.G.O.R. <---T.L. <---U.A.I.S. <---U.S.A. <---URSS <---Vladimir Svalba <---Zona B del Territorio <---abbiano <---antifascismo <---antifasciste <---centrista <---collaborazionisti <---comuniste <---cooperativismo <---d'Italia <---dell'Esercito <---dell'Europa <---dell'Occidente <---dell'Unione <---dispotismo <---eroismo <---estremismo <---estremiste <---evidenziano <---fasciste <---giuliana <---giuliane <---imperialisti <---istriana <---istriane <---istriani <---istriano <---leninista <---marxismo <---nazifascista <---nazionalista <---nazionaliste <---nazionalisti <---nazista <---neofascismo <---neofasciste <---oltranzismo <---reggiana <---revanscista <---riformista <---riformisti <---scista <---sindacalismo <---socialiste <---socialisti <---stalinisti <---ternazionalista <---titoista <---ultranazionaliste <---zioniste