Brano: [...]o l’ordine di sganciarsi, lasciando in retroguardia la 2a G.A.P. col compito di proteggere la ritirata in caso di puntate nemiche. Terminata l’operazione, anche questa formazione potè ritirarsi. Nel corso dello scontro i gappisti ebbero 4 morti tra cui un partigiano francese, e alcuni feriti. Molto più elevate le perdite dei tedeschi che, per rappresaglia, trucidarono 19 civili.

Al termine della giornata, il Comando della 65a Brigata G.A.P. « Walter Tabacchi » emanò il seguente ordine del giorno di elogio a tutti i reparti: « Forze nazifasciste agguerrite e baldanzose muovevano, all’alba nella bassa Carpigiana per un’azione di grande rastrellamento. Tutti i valorosi volontari del distaccamento "Aristide”, 65a Brigata Gap "Walter Tabacchi”, validamente fiancheggiati dai battaglioni S.A.P. locali, con ordine e perizia militari senza pari, affrontavano con indomita audacia il nemico e dopo 9 ore di furiosi combattimenti riuscivano a volgerlo in fuga, infliggendogli la perdita di 56 morti e 50 feriti accertati ».

Cortona, Vittime di

Comune df circa 30.000 abitanti (11.000 nel capoluogo) della provincia di Arezzo, durante la Guerra di liberazione Cortona fu al centro di un’attiva lotta partigiana. L'antica e bella città non subì direttamente i bombardamenti, che invece devastarono i suoi dintorni, ma soffrì il saccheggio e i[...]

Brano: [...] frazioni di Limidi, Fossoli, Migliarina, Budriòne, Rovereto e altre, destinate ciascuna a essere teatro di audaci colpi di mano, a volte di vere e proprie battaglie.

II Distaccamento « Aristide »

Le 7 squadre in cui erano suddivisi i 19 G.A.P. del Carpigiano costituirono all’inizio dell’estate 1944 il Distaccamento « Aristide », dal nome di battaglia di uno dei primi caduti, Geminiano Bisi.

Tale formazione fu inquadrata nella Brigata « Walter Tabacchi » che operò in tutta la bassa modenese, e verso la fine della guerra, quando la suddetta brigata diventerà Divisione «ModenaPianura», l’originario distaccamento, che con i combattenti delle S.A.P. avrà superato i

2.000 effettivi, si suddividerà in 7 brigate, costituendo il Gruppo di brigate « Aristide ». Furono via via comandanti e commissari di queste formazioni, oltre a qualcuno degli anziani già citati, diversi giovani distintisi per slancio e capacità in decine di azioni armate: Tullio e Vasco Lugli, Umberto e Mario Bisi, Gino Po, Luigi Borsari, Rinaldo Pellicciari e altri ancora.

T[...]

Brano: [...]sangue per le stragi da questi compiute in tutta la provincia.

Si vedano, per esaurienti informazioni, le voci Apuania e MassaCarrara.

Carrarini, Elio

N. a San Lorenzo (Modena) il 3.7. 1897; muratore. Comunista e attivo antifascista, nel 1927 fu condannato dal Tribunale speciale a 10 anni di reclusione.

Dopo T8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione nelle file della Resistenza, partigiano combattente nella Brigata partigiana « Walter Tabacchi » operante nella provincia di Modena.

Carrega Ligure

Antico, piccolo comune dell'alta valle Borbera, in provincia di Alessandria. Durante la Guerra di liberazione nazionale fu sede del Comando partigiano della cosiddetta VI Zona operativa. La vicina frazione di Fontanachiusa ospitò il Comando della Divisione Garibaldi « PinanCichero », una delle unità più organizzate e combattive della Liguria (v. Cichero).

Carrega subì numerosi attacchi tedeschi. I nazisti la occuparono in forze, per pochi giorni, durante il rastrellamento del dicembre 1944 e in queU’occasione incendiarono la sede d[...]

Brano: [...]o»),

Azioni svolte

L’attività dei partigiani del!'Oltrepò mantovano appare tanto più ragguardevole se la si confronta con quella piuttosto scarsa delle altre zone della provincia. Nella notte fra

il 7 e T8.7.1944 si ebbe l’assalto contro la villa Arrigona, sita vicino all’abitato di San Giacomo delle Segnate e presidiata da un reparto della Milizia ferroviaria. L'azione fu organizzata e diretta da un gruppo della 65“ Brigata Garibaldi « Walter Tabacchi» (modenese), ma con la collaborazione di patrioti di San Giacomo della Segnate, che fornirono le indicazioni necessarie per attaccare il presidio. I fascisti ebbero 10 morti, mentre i partigiani non subirono nessuna perdita. Seguirono a tale azione numerosi arresti indiscriminati e alcuni militanti furono costretti a cercare rifugio in altre province. Nel luglioagosto continuarono le requisizioni di generi alimentari da distribuire alla popolazione: vennero assaltate abitazioni di vari fascisti e ricuperati notevoli quantitativi di armi.

I numerosissimi disarmi individuali (rifererà la rel[...]