Brano: [...]slavi ed Italiani », affidando a questi il comando della flotta e della città, per « garantire l'ordine » in vista dell'armistizio e facendo appello « alla nota onestà dei nostri lavoratori ».

Il 1° novembre attraccò nel porto di Pola la torpediniera « 53 », con a bordo i delegati zagabresi del Consiglio popolare dei SerbiCroatiSloveni, i quali assunsero il comando dell'ex flotta austriaca, stabilendo il loro quartier generale sulla corazzata Viribus Unitis consegnata dall'ammiraglio Horty. A questo punto, i sobillatori nazionalisti si diedero a seminare disorientamento fra le varie etnìe, indebolendo la compattezza del movimento rivoluzionario e riuscendo, infine, a paralizzarlo.

Affondamento della «Viribus Unitis»

La borghesia italiana, quantunque si fosse schierata insieme a quella croata contro i lavoratori, approfittò del momento favorevole per tramare ai danni dell'occasionale alleato e ispirò il sabotaggio, compiuto nello stesso giorno dai tenenti Giovanni Raffaele Rossetti e Raffaele Paolucci, che portò al l'affondamento della « Viribus Unitis », nel quale persero la vita 300 marinai deH’equipaggio.

Gli affondatori, decorati con Medaglia d'oro dal governo italiano, compirono quindi un’azione tutt’altro che eroica, tanto che in seguito dovettero scusarsi col dire: « Non ci era noto che la Marina austriaca fosse passata in mani jugoslave, altrimenti non avremmo arrecato danni a un "Alleato" ».

In effetti, come scrìverà Hans Sokol in Guerra navale dell’AustriaUngheria 19141918 (opera pubblicata in Italia nel 1934). l’affondamento della nave ammiraglia austriaca, passata in mano ai marinai insorti, ■ fu necessario all’irredentism[...]

Brano: [...] di osare sempre), furono impiegati dagli italiani per lo più nell’Alto Adriatico contro la flotta austriaca.

Tra le loro gesta più note si ricordano il siluramento della corazzata austriaca « S. Stefano » nella baia di Buccari, avvenuto il 10.2.1918 durante un’azione comandata dal tenente di vascello Luigi Rizzo e passato alla storia come « la beffa di

Buccari »; nonché l’affondamento nel porto di Pola, nella notte dell’1.11.1918, della « Viribus Unitis » e del piroscafo « Wien », in un’azione condotta da Raffaele Rossetti e dal tenente medico Raffaele Paolucci. (Rossetti, decorato di medaglia d’oro e schieratosi coi repubblicani, si distinguerà anche neH’immediato dopoguerra per il suo tenace e coraggioso antifascismo: ripetutamente aggredito dalle camicie nere e perseguitato dal regime, sarà infine costretto a emigrare in Francia. Vivrà a Parigi lavorando come tipografo e parteciperà nei primi anni alla Concentrazione antifascista e al movimento di « Giustizia e Libertà »).

Tra il 1926 e il 1943 unità di M.A.S. svolsero servizi costieri[...]

Brano: [...]entale e nella zona detta della Serra.

A.To.

Rossetti, Giovanni Raffaele

N. a Genova il 12.7.1881, m. a Milano il 24.12.1951; ufficiale del Genio navale.

Tenente della Marina, combattè nella Prima guerra mondiale e fu decorato di medaglia d’oro al valor militare per essere penetrato, con Raffaele Paolucci, nel porto di Pola (v.) I’1.11.1918 e avervi affondato, servendosi di una torpedine semovente da lui stesso studiata, la corazzata Viribus Unitis, nave ammiraglia della flotta austriaca.

Iscritto al Partito repubblicano (v.), neH'immediato dopoguerra si schierò contro il fascismo, subendo aggressioni e persecuzioni che lo costrinsero nel 1926 a espatriare. Fu tra i dirigenti del fuoruscitismo in Francia e, nel 1929, tra i fondatori del movimento di “Giustizia e Libertà” (v.), ma se ne staccò alla fine del 1930 (unitamente al compagno di partito Cipriano Facchinetti) per rientrare, con l'intero P.R.I., nelle fila della Concentrazione antifascista.

Rossetto, Beniamino

N. a Vigodarzere (Padova) il 26.7. 1913; operaio.

Attivo m[...]

Brano: [...]a (v.) aveva saputo dalla spia Carlo Del Re che era in programma un volo antifascista simile a quello di Giovanni Bassanesi (v.), avvenuto nel luglio precedente, che avrebbe avuto come protagonista un pilota militare di base a Elmas. Il progetto di Giordano Viezzoli era effettivamente simile a quello di Bassanesi (che gettò manifestini su Milano): ammarare in Corsica, lasciarvi padre e fratello, imbarcare Raffaele Rossetti, l'affondato re della "Viribus Unitis”, Medaglia d’oro al valor militare e irriducibile antifascista, caricare pacchi di manifestini, lanciarli su Genova e poi ammarare in Francia.

Purtroppo la delazione impedì l’impresa: nella notte fra il 29 e il 30 ottobre Giordano Viezzoli fu arrestato a Elmas. Il suo nome venne incluso fra quelli del gruppo di “Giustizia e Libertà” processato dal Tribunale speciale nel maggio 1931 e, in considerazione della sua giovane età, fu condannato solo a 6 anni di reclusione. Liberato per una amnistia il 29.10.1933, nel marzo dell’anno successivo riuscì a espatriare clandestinamente, raggiungendo i[...]

Brano: [...]la notte fra il 3 e il 4), gli italiani continuarono a combattere per altre 24 ore, « ciò che fu cagione — scriverà nel 1933

lo storico Amedeo Tosti — di non pochi incidenti e della cattura di molti prigionieri ».

A questo sconcertante episodio, che, senza nulla togliere al valore della vittoria, ridimensiona le cifre del trionfalistico bilancio ufficiale, si può affiancare quello dello strano affondamento della nave ammiraglia austriaca « Viribus Unitis », avvenuto per opera dei nazionalisti italiani nel porto di Pola (v.) proprio quando non vi sarebbe più stata alcuna ragione militare per farlo. Questo atto di sabotaggio, che costò la vita a 300 marinai colti nel sonno a bordo della nave, in realtà non si rivolgeva contro gli austroungarici ormai fuori gioco e non più in possesso della corazzata, bensì contro gli indipendentisti jugoslavi che l’avevano presa in consegna e che erano ufficialmente considerati « alleati » dell’Italia.

Condotta a termine con pieno successo la battaglia del Piave e ugualmente respinti, nel corso dell’estate, [...]