Brano: [...]reggimenti alpini distrutti in Albania, Jugoslavia, Unione Sovietica), la fraternità cristianocontadina e la scelta attiva compiuta da alcuni sacerdoti si coniugavano alla simpatia naturale per i « ribelli », in buona parte usciti da famiglie valligiane, e al diffuso sentimento antitedesco (emblematico fu il fatto che, tra i reclutatori di partigiani in questa zona che era stata di prima linea o d’immediata retrovia nella guerra 191518, vi fosse Virginio Roncolato, di Roncà Veronese, già attendente di Cesare Battisti).

Anche la popolazione di Giazza, alla testata della valle del Progno, di lingua taucias gareida (dialetto bavarese dell’alto medioevo, epoca nella quale gruppi e clan germanici calarono in diverse località degli Altipiani dei sette comuni, dei Tredici comuni e della Lessinia), aveva avuto un rapporto solidale con la formazione partigiana di Siva (Marcello Perazzolo), che aveva qui operato nella primaveraestate del 1944, creando una vera e propria zona franca.

Ma il rastrellamento seminò fra queste popolazioni il terrore, ac

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