Brano: [...]msci » in Val Grande, presso Intra, e partecipò con audaci colpi di mano alla Guerra di liberazione. Cadde in combattimento nel corso di un pesante rastrellamento nazifascista sul Monte Marona. Con la sua resistenza a oltranza permise a numerosi compagni di ritirarsi e mettersi in salvo.

Morì accanto al partigiano triestino Fulvio Ziliotto, delle Brigate « Giustizia e Libertà », suggellando nel sangue la fraternità delle genti montanare della Venezia Tridentina con quelle deH’Istria. Nell'aprile 1945 venne intitolata al suo nome la Divisione garibaldina nata dalla fusione della Brigata « Vaigrande Martire » (comandata da Mario Muneghina) con la « Cesare Battisti » (comandata da Armando Calzavara). Comandante della nuova Divisione « Mario Flaim » venne nominato Armando Calzavara, con Mario Muneghina commissario di guerra.

M.De.

Bibliografia: Divisione « Mario Flaim », Archivio del C.L.N.A.I. e del C.V.L.; Diario storico della Brigata « Vaigrande Martire », in « Bollettino del Museo del Risorgimento e della lotta per la libertà », Trento, 1960. [...]

Brano: [...]ato di Addis Abeba (19.2.

1937).

Durante la Seconda guerra mondiale fu comandante di tutte le forze italiane nel Nordafrica (1941), poi comandante deWArmir (v.), premiato con la “Ritterkreuz” da Hitler. L’8.9.1943, rientrato da pochi mesi dal Fronte orientale e trovatosi a Padova come comandante dell’VIII Armata, si lasciò catturare nella sede del suo Comando dai tedeschi. Poiché nel territorio di sua giurisdizione (Veneto, Venezia Giulia, Venezia Tridentina) si erano verificati episodi di resistenza armata ai nazisti, Gariboldi fu ritenuto responsa

bile di mancata collaborazione con i tedeschi. Processato dai fascisti della repubblica di Salò, venne condannato nel 1944 a 10 anni di reclusione, ma nell’aprile 1945 riuscì a fuggire dal carcere e a porsi in salvo.

Nel dopoguerra visse tranquillamente a Roma fino ai 91 anni.

Garino, Maurizio

N. a Ploaghe (Sassari) l’1.11.1892; tecnico industriale.

A Torino dal 1907, modellista meccanico, aderì al movimento anarchico e fu uno dei maggiori organizzatori del sindacalismo rivoluzionario f[...]

Brano: [...]erra mondiale come ufficiale dei bersaglieri. Alla fine del conflitto si congedò dall’esercito con il grado di capitano e numerose decorazioni.

Mussolini lo definirà: « Il nostro medagliere » e, su questa fama di “superdecorato”, Starace fondò la propria carriera politica.

L'ascesa

Ripresi i contatti con Mussolini che aveva conosciuto prima della guerra, Starace iniziò un'attività di organizzatore politico e squadrista in Puglia e nella Venezia Tridentina, ricoprendo la carica di segretario del fascio di Trento (v.), da lui fondato nel 1920. La cieca obbedienza di stampo militaresco nei confronti del capo e l'istinto di fedele e zelante gregario gli guadagnarono la fiducia di Mussolini e, al congresso fascista di Roma del 1921, venne nominato vicesegretario del Partito nazionale fascista, carica che lasciò nell’ottobre 1923 per assumere il comando della Milizia a Trieste.

Al momento della marcia su Roma (ottobre 1922) aveva avuto il comando delle forze fasciste del Trentino e delle province di Verona, Vicenza e Rovigo. Dal suo quartier gene[...]