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Il segmento testuale V Divisione Alpina è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 6Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 676

Brano: [...]ovembre 1944 fondendo gruppi di volontari provenienti dalle Brigate « Giustizia e Libertà » (v.) di valle PelIice e del Monferrato, con nuclei di sabotatori addestrati da una missione alleata paracadutata nell’alta valle del Queyras nel marzo 1944. L'addestratore Riccardo Vanzetti (Renato) e le squadre attrezzate per il sabotaggio avevano preso inizialmente a operare nei dintorni di Torino e nella città stessa, appoggiandosi all’intendenza della V Divisione Alpina « G.L. », di stanza~a Campiglione. Nel settembre 1944 i gruppi di sabotatori si trasferirono nell’Astigiano e nell’Alto Monferrato. Qui, nel novembre, fondendosi con la brigata già esistente nella zona (al comando di Nando), costituirono una divisione che venne comandata dal Vanzetti ed ebbe l’ingegner Carlo Mussa Ivaldi (Vercelli) come commissario politico. La caratteristica principale della nuova formazione, denominata ap

punto G.M.O., era data dalla sua grande mobilità operativa. I contatti di Riccardo Vanzetti con le basi alleate dell’O.S.S. fecero affluire all’unità notevoli e tempest[...]

[...]ire all’unità notevoli e tempestivi rifornimenti di armi e munizioni, cosa che le consentì di impegnarsi in numerose e riuscite azioni di sabotaggio contro le linee di comunicazione tra Torino, Genova e Milano, nonché in arditi colpi di mano. Fra questi ultimi va ricordato l’assalto a una tradotta tedesca che stava trasferendo in Germania prigionieri italiani. Nella fase conclusiva della lotta di liberazione il G.M.O. fu inquadrato, assieme alla V Divisione Alpina e alla IX Divisione « G.L. », nel II Raggruppamento di Divisioni G.L. « Pao

lo Braccini ». Le unità parteciparono alla liberazione di Chieri (v.), Asti. Moncalieri e Torino. La nota peculiare dell’esperienza del G.M.O. sta nel fatto di avere impiegato reparti trasferitisi dalla montagna alla pianura e alla collina, secondo un criterio che, neH’inverno 194445, sarebbe poi stato adottato da numerose altre formazioni alpine.

M.Gi.

Gruppo 7

Associazione di giovani architetti lombardi, costituitasi nel 1926 con

lo scopo di promuovere in Italia una attività informata ai principi funz[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 91

Brano: [...] Germanasca) l’11. 10.1944; studente di medicina. Figlio di un noto clinico torinese (che verrà ucciso dai nazisti in un campo di sterminio) e fratello di Giorgio (v.)t commissario politico della Brigata « R. Besana » appartenente alla II Divisione Alpina G.L. del Cuneese, dopo T8.9.1943 fu tra i primi a raggiungere i nuclei partigiani in formazione nella valle del Pedice, ed entrò a far parte di una banda da cui sarebbe successivamente sorta la V Divisione Alpina G.L. « Sergio Toja ».

Nella primavera del 1944 Paolo Diena si spostò in vai Chisone ed entrò nella I Divisione Alpina Autonoma « Adolfo Serafino » divenendone ufficiale medico. Nei rastrellamenti dell’agosto 1944, dopo che l’offensiva nazifascista ebbe scompaginato il dispositivo partigiano delle valli del Chisone e della Germanasca, esponendosi a gravissimo rischio personale, riuscì a porre in salvo i feriti affidati alle sue cure, celandoli in anfratti di roccia e approvvigionandoli per lungo tempo.

Nell’ottobre 1944, sotto la rinnovata minaccia di imponenti rastrellamenti, volle acco[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 482

Brano: [...]he altri allievi destinati a diventare poi noti nella Resistenza, come Aurelio Verrà, Giambattista Foglia e Isidoro Albertini.

L’8.9.1943 si trovava a Pinerolo (Torino) come sottotenente di complemento. Raggiunta la valle del Pellice, contribuì a organizzare e a dirigere i primi gruppi partigiani, dei quali assunse poi il comando che estese alle forze operanti sotto direzione « azionista » nelle valli Chisone e Germanasca. Fu comandante della V Divisione Alpina « G.L. » delle valli Pellice, Chisone e Germanasca, poi commissario politico della IV Zona partigiana piemontese.

Dopo la Liberazione diresse II Pioniere, settimanale delle valli pinerolesi edito già durante la lotta partigiana, e L’avvisatore alpino. Dirigente provinciale del Partito d'Azione a Torino, successivamente aderì al movimento di Unità Popolare e al P.S.I..

M.Gi.

Malaparte, Curzio

Kurt Suckert. N. a Prato (Firenze) il 9.6.1898, m. a Roma il 19.7.1957; scrittore e giornalista.

Volontario durante la Prima guerra mondiale, fu decorato al valor militare. Intraprese poi l[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 232

Brano: Olzi, Mario

Olzi, Mario

Olona. N. a Milano nel 1921; dirigente d’azienda.

Dopo I '8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione nelle file della Resistenza cuneense. Partigiano nella V Divisione Alpina G.L. della vai Pellice, passò successivamente alia Brigata G.L. « Rolando Besana » in vai Varaita.

Ferito in combattimento nell’autunno del 1944, nonostante gli strascichi lasciatigli dalla ferita non volle abbandonare la formazione, operante in un settore particolarmente esposto all’insidia nemica. Organizzò l’intendenza della I Banda e successivamente fu nominato commissario politico della II Banda della stessa Brigata. Partecipò alle principali azioni della Brigata fra l’autunno del ’44 e la primavera del ’45.

Oman

Monarchia (sultanato) della Penisola Arabica, ha un territorio di [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 83

Brano: [...]i compagni della sua organizzazione, indicò come tali i gerarchi fascisti della zona. Venne infine deportato, insieme a centinaia di altri patrioti italiani e sloveni, nel lager di Buchenwald (v.), dal quale non fece ritorno.

F.Vi.

Toja, Sergio

Medaglia d'oro al valor militare alla memoria. N. a Luserna San Giovanni (Torino) nel 1923, m. a Bibbiana (Torino) il 24.1.1944; studente. Dopo l’8.9.1943 raggiunse le formazioni partigiane della V Divisione Alpina “Giustizia e Libertà”. Divenuto comandante di distaccamento,

guidò varie azioni. Durante una di queste, come riporta la motivazione della sua Medaglia d’oro, « con un gesto di estrema audacia arrestava da solo, con falsa segnalazione, un treno sul quale erano portati al carcere quattro dei suoi uomini caduti in mano al nemico ».

Cadde in combattimento a Bibbiana e, dopo la sua morte, la formazione di cui faceva parte ne assunse il nome.

Tojo, Hideki

N. a Tokio (Giappone) il 30.12.1884, ivi m. il 23.12.1948; ufficiale.

Figlio di un generale e avviato alla carriera militare, nel [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 568

Brano: [...]e in ospedale. Spirò senza aver fatto i nomi dei compagni. Una scuola e una via di Fiume portano il suo nome.

G.Sco.

Genre, Gino e Ugo

Nati entrambi a Pomaretto (Torino), rispettivamente il 15.12.1924 e il 7. 10.1926, morti insieme a Ponte Chisone (Pinerolo) il 10.3.1945; operai.

Occupati come meccanici presso il Cotonificio Valle di Susa di Perosa Argentina (Torino), dopo I'8.9.1943 si diedero insieme alla macchia, aggregandosi alla V Divisione Alpina “Sergio Toja” operante nelle valli Germanasca e Chisone, quindi in vai Pellice. Gino era comandante di squadra e Ugo caponucleo della medesima formazione. Catturati dai tedeschi a Piantà di Torre Pellice il

26.1.1945 con gli altri componenti della squadra e consegnati ai fascisti di Pinerolo, furono condannati tutti a morte.

Ai fratelli Genre i fascisti offrirono la possibilità di usufruire della grazia limitatamente a uno dei due, sostituendo la pena di morte con la deportazione in Germania, dove già si trovava prigioniero un loro terzo fratello. Rifiutarono entrambi, preferendo avere [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine V Divisione Alpina, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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