Brano: O.S.A.
pre più forte, soprattutto da parte degli operai occupati nel settore dello zucchero, e la mancanza assoluta di consenso da parte dei civili, provocavano tuttavia una frattura in seno all'esercito e, nell’aprile 1965, si riaccendeva la guerra civile.
Il settore costituzionalista dell’esercito, diretto dal colonnello Francisco Caamano, armò la popolazione civile e questa si impadronì rapidamente della capitale, Gli U.S.A. reagirono inviando nelT'isoIa un corpo di spedizione di 400 marines. A questo punto l’O.S.A., chiamata a occuparsi del problema, approvò a maggioranza l'invasione U.S.A. e inviò a Santo Domingo una « Commissione di Pacificazione » che, di fatto, forniva una copertura legale all’intervento statunitense. Gli U.S.A, infatti portarono la loro forza di invasione a 22.000 uomini, occupando la capitale e respingendo gli insorti verso la costa. Contemporaneamente arrivarono da altri paesi latinoamericani (soprattutto dal Brasile) truppe che, raggruppate come « Forza interamericana di pace », raggiunsero le
42.000 unità. In tale situazione, Caamano consegnò il potere nelle mani di un’Assemblea che optò per il disarmo degli insorti e per l'insediamento di un governo provvisorio, diretto da Garcia Godoy. Durante gli scontri erano morti circa 4.000 dominicani. La feroce repressione contro la sinistra seguita [...]
[...]iamento di un governo provvisorio, diretto da Garcia Godoy. Durante gli scontri erano morti circa 4.000 dominicani. La feroce repressione contro la sinistra seguita alla restaurazione e dovuta soprattutto a gruppi fascisti (« Mano », « Banda », « Los incontrolables », ecc.) legati al nuovo governo, provocò altre migliaia di morti. In quel clima di terrore si svolsero nuove elezioni che furono vinte dalla borghesia raccolta intorno all’uomo degli U.S.A. Joaquin Balaguer, che governerà il paese fino al 1978. La « Forza interamericana di pace « si ritirò dalla Repubblica Dominicana solo quando la nuova dittatura era pienamente consolidata (1966).
Ruolo repressivo dell’O.S.A.
Nel 1967 la Conferenza dì Punta del Este tornò a discutere i problemi dello sviluppo e dell’integrazione economica del Subcontinente, ma ormai l'unico ruolo effettivo dell'O.S.A. era quello repressivo: nel 1968 venne creato un Comitato speciale per coordinare le attività « antisovversive » nell’emisfero e nel 1970 l’O.S.A. stessa fu ristrutturata in base a questi sc[...]
[...]3 venne
eletta una Commissione speciale per studiare e proporre una ristrutturazione del T.I.A.R, in base alla nuova situazione continentale, ormai dominata da regimi militari. In pratica, l’O.S.A. si è ridotta a essere un organo di coordinamento tra le diverse polizie segrete e le Forze Armate della regione, incapace di prendere una qualsiasi iniziativa politica indipendente dal governo di Washington. Esempio tipico della sua sudditanza agli U.S.A. fu, nel novembre 1974, il rifiuto di por fine alle sanzioni contro Cuba.
Tuttavia in quell’occasione ebbe inizio la nuova crisi della O.S.A.. La mozione che chiedeva la fine delle sanzioni contro Cuba (12 voti a favore, 6 astensioni, 5 contrari) fu sconfitta solo perché i regolamenti dell’O.S.A. stabiliscono un quorum di 2/3 per modificare una decisione precedente. Quel risultato politico era tuttavia indicativo di un nuovo fenomeno: i gruppi militari al potere nei vari paesi, proprio perché di estrema destra, insoddisfatti del ruolo meramente esecutivo di ordini provenienti da Washington[...]
[...]itari al potere nei vari paesi, proprio perché di estrema destra, insoddisfatti del ruolo meramente esecutivo di ordini provenienti da Washington, rivendicavano un ruo
lo autonomo quali amministratori dei rispettivi Stati « corporativi ». Ciò presupponeva la conquista di un minimo di indipendenza, soprattutto nel campo della politica militarerepressiva interna e dei rapporti commerciali internazionali, provocando i primi conflitti tra governo U.S.A. e dittature locali nel periodo della presidenza Carter.
La proposta di abolire le sanzioni contro Cuba nasceva d'altra parte dalla situazione obiettiva dei rapporti commerciali (l'Argentina, per esempio, aveva appena concesso a L’Avana un credito di 1,2 miliardi di dollari per l'acquisto di automobili e autocarri costruiti nelle filiali locali della General Motors, Ford e Chrysler). I 12 paesi che avevano votato a favore della mozione rivendicavano quindi la libertà di decidere i loro rapporti con l’isola, rompendo il meccanismo vigente di assoluto allineamento sulle posizioni statunitens[...]
[...] Dominicana ecc.. La crisi si aggravò ulteriormente con la legge sul commercio estero promulgata dal presidente americano Ford nel gennaio 1975, che stabiliva meccanismi di rigido control
lo delle materie prime e minacciava sanzioni politiche ed economiche contro qualunque paese
avesse « esageratamente » aumentato i propri prezzi o fosse entrato a far parte di cartelli dei paesi produttori o avesse espropriato beni appartenenti a cittadini U.S.A.. Ciò provocò proteste adirate di alcuni governi e infine il naufragio della Conferenza annuale delTO.S.A..
A partire dal 1977, gli orientamenti dell’amministrazione Carter portarono a una ristrutturazione dei blocchi interni. La « politica dei diritti umani » e di controllo della diffusione delle armi nucleari nel continente, avente l’obiettivo di eliminare la pericolosa concorrenza europea (soprattutto quella tedesca occidentale ormai saldamente installata nel Brasile) e quella del Giappone, determinarono importanti conseguenze: nel 1977 furono tagliati i crediti militari a Ecuador, Nica[...]
[...] Rica). Guest’ultima accerterà, tra l'altro, la « scomparsa » di 6.000 persone, tra il 1976 e il 1980, nella sola Argentina (i casi documentati da diversi organismi internazionali non ufficiali superano, in realtà, le 30.000 persone). Contemporaneamente, non veniva raggiunta un'intesa generale su spedizioni punitive, quale quella proposta contro la guerriglia sandinista nel Nicaragua, o sul tentativo di coprire le diverse attività militari degli U.S.A. nei CaraibL La politica carteriana perseguiva in realtà obiettivi più che altro propagandistici: nel 1979 la Dichiarazione di La Paz si pronunciò in appoggio ai regimi democratici dell'area, per il rispetto dei diritti umani, contro l’uso diffuso della tortura e per il rispetto del pluralismo ideologico; ma, nello stesso tempo, nel paese ospite della Con ferenza, il governo democratico di Walter Guevara Arcef veniva rovesciato e sostituito da un regime militare, in aperto contrasto con le dichiarazioni della Conferenza stessa. La politica affermatasi in seno all'O.S.A. si dimostrava tuttavia[...]