Brano: [...]ica e fervente fascista (presumibilmente della prima ora), scriveva a Mussolini lamentando che, « anche se gli avversari sono stati sgominati, i fasci purtroppo non hanno alcun seguito in Sicilia ».

Ciò che rimaneva delle organizzazioni fasciste costituite negli anni precedenti passava sotto il control

lo dei nazionalisti e del loro capo, il giovane Filippo Pennavaria. L’importanza degli squadristi era invece di molto diminuita e lo stesso Totò Giurato, promotore dello squadrismo ragusano, scomparve di scena di lì a poco: inviato in America come propagandista nel 1924, un anno dopo si ritirava a vita privata, stabilendosi in Perù.

Le organizzazioni contadine e proletarie che con le occupazioni di terre e con le vittorie elettorali avevano dispiegato la loro forza in tutta l’area iblea, si trovarono dunque a sostenere il confronto militare con piccoli ma agguerriti gruppi di nazionalisti e di fascisti.

Dopo i primi, ma sempre più sporadici tentativi di risposta, i socialisti non riuscirono a reggere il confronto, tanto più che sul pian[...]