Brano: [...]eri. Scomparsi costoro, ora queste zone sono occupate dai Macedoni. Ho già detto [401] che questa parte della Beozia un tempo fu colonizzata dai Traci, sopraffatti i Beoti, insieme ai Pelasgi e ad altri barbari (410, cfr. 471).
Pausania invece si fonda non su impressioni ma su notizie locali antiche:
... I figli di Aloeo ritennero che le Muse fossero in numero di tre, e dettero loro
i nomi di Melete, Mneme e Aoide. Piú tardi, dicono, giunse a Tespie Piero di Macedonia — da cui ha preso nome quel monte macedone — e introdusse nove Muse e mutò
i loro nomi in quelli attuali. Piero adottava queste innovazioni o perché convinto che fossero piú sagge o perché gli erano state suggerite da un oracolo o perché gli erano state insegnate da un Tracio; infatti la stirpe tracia sembrava un tempo piú abile di quella macedone, e in particolare piú acuta in materia religiosa (ix 29, 23).
Dunque secondo il periegeta a Tespie, all'iniziale culto triadico collegato ai nomi degli autoctoni Aloeadi (Oto ed Efialte) subentrò un culto enneadico di
5 Contro [...]
[...]donia — da cui ha preso nome quel monte macedone — e introdusse nove Muse e mutò
i loro nomi in quelli attuali. Piero adottava queste innovazioni o perché convinto che fossero piú sagge o perché gli erano state suggerite da un oracolo o perché gli erano state insegnate da un Tracio; infatti la stirpe tracia sembrava un tempo piú abile di quella macedone, e in particolare piú acuta in materia religiosa (ix 29, 23).
Dunque secondo il periegeta a Tespie, all'iniziale culto triadico collegato ai nomi degli autoctoni Aloeadi (Oto ed Efialte) subentrò un culto enneadico di
5 Contro l'identificazione, del resto canonica (cfr. U. WILAMOWITZ, Der Glaube der Hellenen, Berlin 1955, I, p. 245), di recente il solo VERDENIUS, p. 245.
6 La localizzazione olimpiopieria è forse piú complessa della semplice olimpia di Omero, cfr. WEST al v. 53 e MAYER, coll. 7067.
7 U. WILAMOWITZ, Das Proömium der Theogonie des Hesiodos, in Die Ilias und Homer, Berlin 1916, pp. 4723; cosí ripetono ancora tra gli altri MINTON, p. 368 e VERDENIUS, p. 226. Una voce parzial[...]
[...]i nomi erano già forniti in una tradizione poetica: la tradizione « pieria ». Fu Piero — informa Pausania —a foggiare « i nomi attuali »; anzi, secondo alcuni, Piero si ispirò ai nomi delle proprie figlie (ix 29,4): i cori professionali femminili della Pieria, composti di nove elementi, avevano fatto dunque testo.
Il mito delle figlie di Piero le vuole rivali delle Muse (Ovidio, Metamorfosi y 294678; Antonino Liberale, Metamorfosi ix): giunte a Tespie per sfidare le divinità indigene, come tutti gli sfidanti di questi agoni mitici, furono sopraffatte e punite dalle Tespiadi 14. Accanto alla presentazione ostile delle Pieridi rispetto alle Muse — sebbene i due gruppi siano piú spesso identificati — è da rilevare la forte coloritura etnicogeografica della rivalità: Pieria contro Beozia. Il mito alluderà probabilmente ad una fase storica diversa in cui credenze e prassi pierie importate erano avversate in Beozia.
3. Il canto delle Muse. — Le Muse Olimpie cantano « anzitutto la stirpe veneranda degli dei » a partire da Gea e Urano (446), « po[...]