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Il segmento testuale Teofilo Fontana è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 5Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 713

Brano: [...]l dopoguerra e si concluse nel 1951, con un processo contro i partigiani del luogo, rei di avere assalito i carabinieri per liberare il Madrigali.

L'attacco ai carabinieri

La sentenza della Corte d’Assise di Modena del 26.10.1951 così espone i fatti seguiti alla cattura di Rino Madrigali: « Nel viaggio di ritorno, in località Rio di Porcinago, [i due carabinieri] s'imbatterono in una pattuglia di partigiani composta dagli attuali imputati: Teofilo Fontana [che fu poi sindaco di Montefiorino dopo la Liberazione], Giuseppe Ghirardini, Guido Toneiii, Arnaldo Zambonini, Carlo Lamberti e Cesario Palandri, con a capo il Fontana, reduci dal vano tentativo di liberare altri giovani richiamati partiti con l'autocorriera per Modena. I partigiani, evidentemente informati del passaggio dei carabinieri, li attendevano e come li videro spararono su di essi uccidendo il carabiniere Lino Pifferi, mentre il brigadiere Piccinelli riusciva a mettersi in salvo.

L’uccisione di Pifferi determinò misure rigorose da parte dei carabinieri coadiuvati dai militi dell[...]

[...] un'adeguata risposta ai renitenti e ai partigiani che si difendevano dai rastrellamenti con le armi.

Il nuovo processo

Al termine della guerra venne resa pubblica la sentenza che riconosceva la piena innocenza dei due giovani dall’imputazione di avere ucciso il carabiniere. Nello stesso tempo (si era all'epoca delle persecuzioni dei partigiani sotto il governo Sceiba) furono denunciati per omicidio i sei partigiani, compreso il comandante Teofilo Fontana. Al processo furono tutti assolti con formula piena (26.10.1951). L’uccisione dei carabinieri fu ritenuta giustamente un atto di guerra, « in quanto questi, a prescindere dalle loro intime convinzioni e dai motivi per cui agivano, erano di fatto al servizio di un potere illegittimo e in questa loro veste stavano eseguendo operazioni di repressione della Resistenza ».

Bibliografia: Uva Vaccari, Tincani e Martelli, su Rassegna I.S.R. di Modena, 1961; E. Gorrieri, La Repubblica di Montefiorino, Bologna, 1966.

Gusen

Località dell'Austria, lungo il Danubio, dove tra il 1940 e il 1942 sors[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 754

Brano: [...] circostanti Montefiorino (v.) a quel nucleo armato

che, sotto la guida di Giuseppe Barbolini, avrebbe poi rappresentato l’elemento catalizzatore della lotta nell’intera valle del Secchia, cominciarono a sorgere i primi G.A.P. di pianura. Per l’intero periodo invernale questi si impegnarono particolarmente nella conquista di armi, nell’azione di sabotaggio e in quella di propaganda mediante distribuzione di materiale stampato.

In montagna, Teofilo Fontana (futuro sindaco della « repubblica di Montefiorino ») guidò la prima azione a fuoco contro carabinieri partecipanti a un rastrellamento di giovani renitenti alla leva. Ma anche qui, in attesa della primavera per poter svolgere una più intensa guer

riglia, la propaganda orale e scritta gettava basi profonde. Fu così creato quel collegamento completo fra partiti politici più impegnati, forze partigiane e popolazione operaia e contadina che avrebbe trasformato la lotta antifascista in lotta di classe.

La motivazione della medaglia d’oro al valor militare conferita 1 '8.12.1947 al Comune di[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 799

Brano: [...]ti della montagna modenese, sicché, in varie occasioni, momenti di « ribellione » avevano contrassegnato nei secoli i tentativi di governo autoritario.

Se le contrapposizioni e le divisioni che avevano favorito nel 1922 l'avvento del fascismo bloccarono per lunghi anni la rinascita di una unità di intenti e di lotta, le par

ticolari condizioni economicosociali e la tenace azione propagandistica di alcuni dirigenti antifascisti locali (come Teofilo Fontana, poi sindaco di Montefiorino libera, e Alfredo Beneventi), fecero sì che sin dalI’8.9.1943 l’intera popolazione delle frazioni di Montefiorino raccogliesse e nascondesse le armi abbandonate nella zona di Monchio (v.) dai 942 allievi ufficiali e dai 49 ufficiali dell’Accademia militare di Modena.

Parallelamente all’azione dei gruppi facenti capo in forma più o meno diretta al Partito comunista, alcuni giovani parroci, più vicini e sensibili alle esigenze di quelle dimenticate popolazioni montanare, svolsero attiva propaganda antibellica contro l’arruolamento nella repubblica di Salò (come d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 801

Brano: [...] partigiane, ma di un’anticipazione del ritorno a una vita democratica, attraverso le elezioni delle amministrazioni comunali democratiche. [...] La decisione di dar vita ad amministrazioni elettive fu una conseguenza della consapevolezza politica e della carica innovatrice del movimento partigiano ».

II 25.6.1944, sette giorni dopo la liberazione di Montefiorino, l’assemblea dei capifamiglia elesse infatti una Giunta e, il 26, questa designò Teofilo Fontana e Amedeo Ballantini rispettivamente sindaco e prosindaco del libero Comune. Altrettanto si fece nelle altre località: a Polinago fu eletto Domenico Antonio Roncaccioli, a Frassinoro il ragionier Pietro Guidi, a Prignano il contadino Arturo Pellesi. Invece, dei tre comuni del Reggiano, soltanto Toano ebbe una Giunta eletta a scrutinio segreto: a Villa Minozzo e a Ligonchio le elezioni furono impedite dall'attacco nazifascista del 29 luglio.

L'attività della Giunta di Montefiorino si incentrò soprattutto nello sforzo di far partecipare la maggioranza della popolazione alle scelte e alle deci[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Teofilo Fontana, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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