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Il segmento testuale Teglio-San è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 592

Brano: [...]iese, della Valfurva, di Valdisotto e Valdidentro (con Angelo Ponti commissario politico e Placido Pozzi vicecomandante), in dicembre raggiunse con I suoi uomini Livigno, occupando il Passo del Foscagno, d’accordo con la A.E.M. milanese che mise a disposizione dei reparti i propri magazzini di Cancano. Oltre ad assicurare la difesa degli impianti idroelettrici, la I Divisione Alpina mirò a impedire al nemico di schierarsi sulla linea fortificata TeglioSan GiacomoTresenda e di transitare lungo la valle verso il Brennero. Di qui il programma di sabotaggio delle strade che portavano all’Aprica e al

lo Stelvio.

Con il concentrarsi in provincia di Sondrio dei fascisti fuggiti dall'Italia centrale e, negli ultimi mesi di gurera, dei militari e dei mezzi di combattimento destinati a costituire il “ridotto” alpino della Valtellina (v. Repubblica Sociale Italiana) vagheggiato dal segretario del Partito fascista repubblicano Alessandro Pavolini, divenne importante per i partigiani controllare tutte le vie di accesso alla Svizzera.

La costituzio[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 593

Brano: Sondrio

spostarono dalle Alpi Orobiche e quelle Retiche, per controllare da vicino le centrali e disporre di zone più adatte ai rifornimenti aerei, nonché all'eventuale intervento di paracadutisti alleati nell'ipotesi (che allora pareva sicura) d'uno scontro sulla linea difensiva tedesca TeglioSan GiacomoBrenoVeronaAdige. Si creò così una “zona libera” fino alla primavera del 1945.

Rastrellamenti dell'inverno 194445

Mentre in agosto la liberazione di Firenze dimostrava la capacità politica dei C.L.N. di assumere funzioni di governo e faceva ritenere imminente l’insurrezione generale nell’Italia del Nord, la decisione delle potenze occidentali di aprire un nuovo fronte in Europa con Io sbarco sulle coste della Francia meridionale (v. Anvil) sottraeva notevoli forze alleate dal fronte italiano e rinviava la liberazione dell’Italia. All’oscuro di questo piano degli Alleati, nell’est[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 292

Brano: [...]to la lotta proseguì qui oltre il 25.4.T945 e il presidio tedesco dello Stelvio si arrese solo ai primi di maggio.

Gli obiettivi strategici dei partigiani emersero gradualmente, sovrapponendosi gli uni agli altri: difesa degli impianti idroelettrici, controllo dei passi alpini, impedire che qui si stabilisse un nuovo fronte in seguito alla costruzione (a opera delia Todt) del vallo difensivo tedesco dalle Prealpi all’Adriatico, lungo la linea TeglioSan GiacomoBrenoVeronaAdige.

Nell’inverno del 1944, per meglio fronteggiare la situazione, le formazioni dell’alta valle si spostarono dal versante orobico a quello retico, occupando un ampio territorio che comprendeva Cancano e Livigno (1a Brigata “Stelvio”, con Marelli), Livigno e la zona di Ponte del Diavolo (2a Brigata "Stelvio”), la vai Grosina (Brigata “Mortirolo”). Tutta questa zona resterà quindi sotto controllo partigiano fino alla Liberazione.

Tra la fine del 1943 e l'inizio del

1944 la bassa Valtellina e la Valchiavenna erano diventate zona operativa della I Divisione Garibald[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Teglio-San, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---I Divisione Alpina <---giellista <---A.E.M. <---Alpina G <---Alpina G L <---C.L.N.A.I. <---G.L. <---Tito Speri <---fascista <---fascisti <---Alfonso Vinci <---Berlingherà a Como <---Buglio in Monte <---C.L.N. <---D.C. <---Dionisio Gambaruto <---Distaccamento di Ettore <---Fiamme Verdi <---Franco Ghislanzoni <---Geografia <---Gerola a Colico <---Giulio Credaro <---I Divisione Alpina Valtellina <---I Divisione Garibaldi <---La difesa <---Logica <---Luigi Gagetti <---M.C.R. <---Nord-Europa <---Ottorino Flemat <---Passo del Foscagno <---Placido Pozzi <---Ponte del Diavolo <---Pratica <---R.A.R. <---Raggruppamento Divisioni Garibaldi <---Santa Maria <---Sondrio a Tirano <---Torre Santa Maria in Valmalenco <---Villa di Tirano <---antifascisti <---collaborazionisti <---cristiana <---italiana <---italiano <---lariane <---nazifascista <---paracadutisti