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Il segmento testuale T.I.G.R. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 8Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 62

Brano: [...]ltanissetta) il 22.11. 1901; assicuratore.

Socialista, residente a Messina, svolse attività politica nella frazione dei “terzinternazionalisti” facente capo a Francesco Lo Sardo e, con questa, nel 1924 aderì al Partito comunista. Negli anni Trenta fu attivo nella cospirazione e, con Fiore e altri, tenne in vita l’organizzazione comunista clandestina nel Messinese. Nel dopoguerra fece parte del primo comitato regionale del P.C.I..

G.Mic.

T.I.G.R.

T.I.G.O.R.. Sigla di un’organizzazione clandestina slovenocroata della Venezia Giulia (TrstlstraGoricaReka = TriestelstriaGoriziaFiume) che, fra il 1927 e il 1931, in risposta alla politica di oppressione e di snazionalizzazione condotta dai fascisti nei territori annessi all’Italia dopo la Prima guerra mondiale, vi si oppose con la lotta armata.

Sorta nel 1927, la T.I.G.R. ebbe come promotori i più combattivi elementi delle ex associazioni culturali slovene e croate poste fuori legge dal fascismo, con due distinte diramazioni: una per il Goriziano, l’altra per Trieste e l’Istria. Quest’ultima, conosciuta anche col nome di Borba (Lotta), era autonoma e si distingueva per le azioni terroristiche dei suoi militanti guidati da Ferdinando Bidovec (Ferdo), Francesco Marusic (Franco), Zvonimir Milos e Vjekoslav Spangher, provenienti dalle disciolte associazioni giovanili.

L’organizzazione era fondata su un sistema di rigida segretezza, comprendeva poche decine di m[...]

[...]onsiderati quali strumenti del regime per la snazionalizzazione culturale delle nuove generazioni; nonché attentati a spie fasciste di nazionalità slovena e a singole persone segnalatesi per lo ze

lo posto nell’esecuzione della politica snazionalizzatrice. Al confine con la Jugoslavia si verificarono anche gravi incidenti tra guardie di frontiera e persone che espatriavano clandestinamente.

In occasione del plebiscito fascista del 1929, la T.I.G.R. invitò la popolazione a non votare. Una sparatoria organizzata nei pressi di Pisino, in Istria, per adempiere a questa direttiva, portò all’arresto del giovane croato Vladimir Gortan (v.) che, a Pola, fu condannato alla fucilazione (poi eseguita), mentre 4 suoi compagni furono condannati a 30 anni di reclusione.

Nel 1930, in seguito allo scoppio di un ordigno nella redazione del quotidiano fascista II popolo di Trieste che svolgeva una martellante propaganda antislava, la polizia colpì, praticamente distruggendola, la ramificazione “Borba” e, con questa, ebbe fine la prima fase del movimen[...]

[...]le Speciale per la difesa dello Stato, insediatosi per l’occasione a Trieste, condannò alla pena capitale i capi dell’organizzazione Bidovec, Marusic, Milos e Alojz Valencic, mentre altri 12 militanti furono condannati a lunghi periodi di reclusione (v. Basovizza).

Nella seconda parte del processo, svoltasi a Roma nel 1931, furono imputati 30 militanti provenienti da varie parti della Venezia Giulia. Mentre gli attentati degli affiliati della T.I.G.R. avevano suscitato lo sdegno anche di una parte della popolazione slava, le esecuzioni capitali decise dal fascismo suscitarono proteste in tutta Europa.

Il Partito comunista Italiano, oltre a varie altre iniziative, diffuse un manifesto intitolato « Basta con le fucilazioni! Basta con il Tribunale Speciale! », nel quale invitava i lavoratori sloveni, croati e tedeschi della Venezia Giulia e del Tirolo ad allearsi col proletariato italiano « per condurre la lotta a morte contro il fascismo e il capitalismo italiano e per il diritto all'indipendenza delle minoranze slovene, croata e tedesca,[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 63

Brano: Tino, Adolfo

PCI aggiungeva che il proletariato italiano « iscrive fra i suoi migliori eroi i fucilati oer la causa deH'indipendenza degli sloveni e croati » e inneggiava infine alla lotta per la liberazione nazionale dei popoli soggetti alTimperialismo italiano e serbo.

Va precisato che numerosi comunisti italiani e slavi della Venezia Giulia collaboravano individualmente con la T.I.G.R.. L'organizzazione contribuiva anche a smistare il materiale di propaganda comunista clandestina da una parte all’altra del confine e a far uscire dall’Italia, attraverso i canali tenuti dai corrieri della T.I.G.R., i comunisti e altri antifascisti di varie correnti perseguitati dal fascismo.

Bibliografia: M. KacinWohinz, Appunti sul movimento antifascista sloveno della Venezia Giulia, Quaderni del Centro di ricerche storiche, Rovigno 1972.

G.Sco.

Tigullio

Golfo della riviera ligure a est di Genova (v.) da Portofino a Sestri Levante, durante la Guerra di liberazione l’entroterra del Tigullio fu teatro di una incessante guerriglia partigiana che, partendo dai centri di Chiavari, Sestri e Riva Trigoso, si sviluppò sulle alture appenniniche fino al territorio di Casarza Ligure e oltre.

La zo[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 378

Brano: [...]io fu presidente delle Case cooperative dei tranvieri. Nel 1947 aderì, nella scissione di Palazzo Barberini, al P.S.L.I. di Saragat.

F.Ped.

Sardoc, Teodoro

N. a Slivno (it. Slivia) presso Aurh sina (Trieste) l’11.9.1898; medico. Laureato in Medicina all’Università di Graz, si specializzò in odontologia a Vienna ed esercitò la professione a Trieste, operando al tempo stesso (1927) nella organizzazione nazionalista rivoluzionaria chiamata T.I.G.R. o B.O.R.B.A., composta per la maggior parte da giovani liberali sloveni che compivano anche azioni di carattere terroristico. Fu arrestato nel 1928 e, in mancanza di prove a suo carico, l’autorità fascista si limitò a confinarlo per 5 anni a Lipari per propaganda « antifascista e slavofila ».

Dopo il confino tornò a Trieste, dove riprese l’attività antifascista. Nuovamente arrestato nel 1940, fu deferito al Tribunale speciale che, nel secondo processo di Trieste, lo condannò alla pena di morte, commutata poi in ergastolo. Riacquistò la libertà nel settembre 1943, rimase qualche tempo in It[...]

[...]secondo processo di Trieste, lo condannò alla pena di morte, commutata poi in ergastolo. Riacquistò la libertà nel settembre 1943, rimase qualche tempo in Italia e si portò poi in Algeria.

Subito dopo la fine della guerra tornò a Trieste, dove riprese la sua attività professionale. Come pensionato vive oggi a Gorizia.

Molto attivo anche come alpinista e sciatore, ha pubblicato le sue memorie in un libro uscito a Trieste nel 1983 col titolo Tigrova sled (La traccia della tigre).

B.Ma.

Sarfatti, Margherita

N. a Venezia l’8.4.1883, m. a Cavallasca (Como) il 30.10.1961; scrittrice.

Di famiglia ebrea, esordì giovanissima nella stampa socialista, collaborando all’“Avanti!”, a “La difesa della lavoratrice” di Milano e a “La rassegna femminile” di Firenze. Amica di Benito Mussolini, lo seguì quando questi venne espulso dal P.S.I. ed entrò nella redazione del “Popolo d'Italia” (v.) fin dalla fondazione del giornale (15.11.1914), occupandosi di arte e letteratura.

Nel 1915 si diede alla propaganda interventista e nel corso della Prima guerra mondiale perse i[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 150

Brano: [...]posizione al fascismo. Dalle carte di polizia dell’epoca traspare chiaramente quanto l’odio contro tutto ciò che il fascismo rappresentava fosse disseminato tra questa parte della popolazione e quanto estesamente vi covasse un senso di sorda ribellione. Su questo terreno si innestò con facilità l'azione terroristica di alcuni gruppi nazionalisti come VOrjuna in un primo momento e, successivamente, l'organizzazione socialrivoluzionaria denominata T.I.G.R. (v.) fondata nel 1927. Nei programmi di quest’ultima, che diventò di gran lunga la più importante, la lotta per i diritti nazionali degli sloveni e dei croati venne strettamente collegata a un ampio spettro di rivendicazioni sociali, mentre attentati e sabotaggi contro le istituzioni fasciste e gli uomini del regime ne furono gli strumenti di lotta privilegiati.

Le numerosissime condanne alla reclusione e al confino, le sentenze di morte pronunciate in quegli anni dal Tribunale Speciale che per ben due volte (nel 1929 e nel 1930) si trasferì in regione per celebrare processi dimostrativi c[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 188

Brano: [...]ostenne i Gruppi di Iniziativa Anarchica (G. I.A.), in contrasto con gli orientamenti della Federazione Anarchica Italiana.

Bibliografia: Luciano Farinelli, Il muratore dell'anarchia, in “L’Internazionale”, A. XVII, n. 5, maggio 1982.

Tuta, Venceslao

Slavko. N. a Tolmino (Gorizia) il 27.9.1908, m. a Monfalcone (Trieste) il 29.2.1980; laureato in Economia.

Giovane liberale irredentista sloveno, affiliato alla organizzazione terrorista T.I.G.R. (v.), nel 1928 fu arrestato e assegnato per 3 anni al confino di Lipari. Prosciolto nel 1931, riprese la lotta clandestina e nel 1941 fu nuovamente arrestato, deferito al Tribunale Speciale e condannato a 30 anni di reclusione. Tornato in libertà nell’estate del

1943, rientrò nella Venezia Giulia, ma non aderì al movimento partigiano. Subito dopo la liberazione subì un arresto per ragioni politiche da parte delle autorità jugoslave. Dal 1947 fino al pensionamento (1968), lavorò presso la R.A.I., curando trasmissioni in lingua slovena.

Tutino, Saverio

Nerio. N. a Milano il 7.7.1923; g[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 548

Brano: Appendice

ni cruente (« devastazioni e strage ») si ebbero soltanto nella Venezia Giulia, a opera di antifascisti sloveni. Solo in questa regione, dove la dittatura fascista si sommava a una pesante oppressione etnica, si ebbero veri episodi di guerriglia, atti terroristici e organizzazioni clandestine armate come la T.I.G.R. (v.) o T.I.G.O.R., del tutto indipendenti dal P.C.d’I. che, anzi, le criticava severamente (v. Basovizza). Gli attentati e gli atti di terrorismo compiuti in Italia dopo l’avvento fascista al potere non furono quindi opera di comunisti, ma quasi esclusivamente di anarchici come Michele Schirru (v.) o di affiliati a “Giustizia e Libertà” (v.), un movimento che apertamente promuoveva queste forme di lotta.

Tra la fine degli anni Venti e i primi anni Trenta, l’attività della F.G. C.I., quale risulta dai rapporti di polizia e dalle sentenze del Tribunale speciale, era strettamente fusa a quell[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 615

Brano: [...]pre nel 1943 aderì al Partito comunista italiano.

Rientrato in Jugoslavia alla fine della guerra, ha ricoperto importanti cariche pubbliche a Fiume e in Istria. Rettore dell’Università di Fiume (Rijeka) e autore di importanti opere scientifiche, è anche noto poeta e scrittore.

G.Sco.

Kosmac, Ciri!

N. a Idria (oggi in territorio jugoslavo) il 28.9.1910; scrittore. Durante gli anni del regime fascista militò nell’organizzazione segreta T.I.G.R. (v.) della Venezia Giulia. Arrestato a Gorizia, tu detenuto nelle carceri di Capodistria e Fiume fino alla celebrazione del processo avvenuta a Trieste nel 1929. Condannato a 2 anni di vigilanza di polizia, nel 1930 fuggì a Lubiana. Studiò poi in Francia e ne uscì in seguito all'occupazione tedesca. Entrato clandestinamente in Italia, nel 1944 giunse a Bari, dove si arruolò nelle Brigate d’Oltremare dell’E. P.L.J..

Nel dopoguerra è stato redattore di giornali e presidente della Società degli scrittori della Slovenia. Ha tradotto varie opere letterarie dall’italiano. È deputato al Parlament[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 28Appendice con numerazione propria (Monografia/libro

Brano: [...]; Rebez, Giacomo; Redelonghi, Marco; Regent, Ivan; Rijeka (Fiume), Battaglia di; Ri smondo, Aldo; Ri tossa, Agostino; Roh regger, Riccardo; Rovigno Rovinj; Rugi, Luigi; Saviano; Scalier, Luigi; Schafranek, Riccardo; Schwalba, Vladimiro; Segalla, Domenico; Sequi, Eros; Sirola, Vitomir; Slavia Veneta; Slovenia; Spalato Split; Stampa partigiana in Istria; Stangher, Ulikse; Stiglich Stilli, Alfredo; Stojadinovic, Milan; Sutjeska, Battaglia della; T.I.G.R.; Tito (Josip Broz); Tomée, Irene; Tommasini, Silvira; Trieste, Battaglia di; Unione degli italiani dell’lstria e di Fiume; Ustascia; Uzice, Repubblica di; Vergan, Giuseppe; Vidali, Lorenzo; Vis Lissa; Vivoda, Augusto; Vratusa, Anton; Wilfan, Josip; Zara Zadar; Zavataro Ardizzi, Piero; Zlatic, Dina; Zustovich, Giulio.

Secchia Pietro P.Se.

« Agire subito »; Albania; Alfa Romeo; Anarchici; Antifascismo all'estero; Assemblea Repubblicana; Astensionismo; Attesismo; Attività legale; Basilea; Battaglia, Roberto; Belgio; Beltrami, Filippo; Biella; Bordiga, Amadeo; Brigate d'assalto Garibaldi; [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine T.I.G.R., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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