Brano: [...]e conseguenze delle leggi razziali del 1938. Non potendo frequentare le università statali, si iscrisse al Pontificium Istitutum Utriusque Juris, studiando diritto e interessandosi, tra il 1941 e il 1943, di esistenzialismo religioso.
Renitente alla leva, dopo T8.9.1943 si nascose nella casa del filosofo Franco Lombardi e si avvicinò alle idee socialiste. Nel 1944 si iscrisse al P.S.I.U.P. collaborando con lo stesso F. Lombardi al « Centro di Studi Sociali ».
Studioso e dirigente politico
Fin dalla tesi di laurea del 1945, dedicata all’utopia rivoluzionaria nel Settecento e al « Codice della Natura » di MoreIJy, si manifestò nettamente l’interesse di Panzieri per il momento della prefigurazione teorica e per la tradizione, rivoluzionaria del socialismo.
Nel P.S.I.U.P. egli si avvicinò alle posizioni di Rodolfo Morandi che, nel 1946, lo chiamò alla segreteria della rivista. « Socialismo » e alla direzione della sezione economica dell’istituto di studi socialisti.
Qui ebbe un ruolo decisivo nel dibattito sul « piano socialista ». Alla[...]
[...]laurea del 1945, dedicata all’utopia rivoluzionaria nel Settecento e al « Codice della Natura » di MoreIJy, si manifestò nettamente l’interesse di Panzieri per il momento della prefigurazione teorica e per la tradizione, rivoluzionaria del socialismo.
Nel P.S.I.U.P. egli si avvicinò alle posizioni di Rodolfo Morandi che, nel 1946, lo chiamò alla segreteria della rivista. « Socialismo » e alla direzione della sezione economica dell’istituto di studi socialisti.
Qui ebbe un ruolo decisivo nel dibattito sul « piano socialista ». Alla I Conferenza economica socialista (1947), dove Morandi elaborò la proposta del piano come strategia di transizione, Panzieri affermò che « un piano valido non può essere realizzabile se non in una prospettiva socialista e quindi introducendo in esso, ab origine, elementi e forze che fatalmente porteranno al superamento del sistema economico borghese in un sistema socialista ».
Tra il 1947 e il 1948, insieme a Ernesto De Martino, riorganizzò a Bari la corrente di sinistra del P.S.I. U.P. e, dopo la scissione di P[...]
[...] economico borghese in un sistema socialista ».
Tra il 1947 e il 1948, insieme a Ernesto De Martino, riorganizzò a Bari la corrente di sinistra del P.S.I. U.P. e, dopo la scissione di Palazzo Barberini, appoggiò la politica del Fronte democratico popolare, accentuandone gli aspetti rigidamente classisti. Con la sconfitta del Fronte e il cambio di direzione politica verificatosi col 27° Congresso del P.S.I. (Genova, luglio 1948), l’istituto di studi socialisti venne sciolto.
Sposatosi nel settembre 1948 con Giuseppina Saija, Panzieri ottenne nello stesso anno, per iniziativa di Galvano Della Volpe, l’incarico di Filosofia del diritto presso l’Università di Messina. Nel frattempo, coerentemente con l’atteggiamento di tutto il gruppo morandiano, era maturata in lui la decisione di dedicarsi totalmente alla lotta politica: su sollecitazione dello stesso Mo
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