Brano: Arte e Resistenza

di Trevisan, che sembra a volte ricordarsi del famoso disegno del 1938 Le thè chez Franco del francese Masson; e oltre a quelle sulla guerra di Raffaello Salimbeni, che nel 1944 documentò lo stato d’emergenza a Firenze, le code per il pane e i rifugi antiaerei in disegni ricchi di trepidante partecipazione; e quelle sui bombardamenti di Omiccioli, che riempì un gruppo di fogli con vedute della Stazione di Trastevere bombardata; e di Gabriele Mucchi che, sconvolto dal bombardamento della scuola di Gorla, nel quale perirono 206 bambini, fece una serie di disegni a ciò ispirati; oltre a tutto ciò, si diceva, nacquero molte opere direttamente collegate alla Resistenza (lo stesso Mucchi nel ’43 dipinse un Ritratto di partigiana) e alla barbarie nazista.

Come scriverà Birolli: « Il 1944 è stato Tanno di guerra durante il quale le nuove virtù civili e patriottiche del popolo italiano hanno avuto il maggiore rilievo, ma anche la rovina, la morte, lo scatenamento delle azioni più inumane... Innumerevoli schier[...]