Brano: [...]ndicazioni assai avanzate, ma in sostanza « rivoluzionarie » soltanto sulla carta.

Etiopia

Monarchia costituzionale dell’Africa Orientale; il paese ha una superficie di 1.221.900 kmq e una popolazione di circa 23.000.000 di abitanti. Capitale Addis Abeba (468.000 ab.). Città principali: Gondar, Debra Ta

bor, Debra Marcos, Dessié, Harrar, Diredaua, Gimma, e inoltre Massaua, Cheren, Agordat, Adigrat, Axum e Adua in Eritrea. Confina con la Somalia Francese, la Somalia, il Kenia e il Sudan; a nord, la costa eritrea è bagnata dal Mar Rosso (porto di Assab). La popolazione è composta per la maggior parte da amhara e abissini (abitanti YAbissinia, vasta regione dell’altopiano etiopico), più evoluti economicamente e di religione cristianocopta; per 1/3 da galla e per il resto da dancali e somali, di religione islamica.

L’attuale costituzione etiopica risale al 1955. Il Parlamento è composto da un Senato (nominato la prima volta nel 1961) con 105 membri e da una Camera di 250 deputati. La maggior parte del potere rimane però concentrato nelle mani[...]

Brano: [...]aggiunge i 51 milioni con la popolazione dei cosiddetti Dipartimenti d'Oltremare: Martinica, Guadalupa, Guayana Francese, Réunion). Confina con il Belgio, il Lussemburgo, la Germania Occidentale, la Svizzera, l’Italia, il Mare Mediterraneo, la Spagna, l’Oceano Atlantico, il Cartale della Manica. L’im

pero coloniale francese, molto vasto anteriormente alla seconda guerra mondiale, è oggi ridotto ai seguenti Territori d’Oltremare: in Africa, la Somalia Francese (69.000 abitanti) e le isole Comore (187.000 abitanti); nell’Atlantico settentrionale, le isole SaintPierre e Miquelon (5.000 abitanti) ; in Oceania, la Polinesia Francese (80.000 abitanti), la Nuova Caledonia (80.000 abitanti), le isole Wallis e Futuna (11.000 abitanti) ; territori australi e antartici, praticamente disabitati. Capitale della Francia è Parigi, con una popolazione di circa 3.000.000 di abitanti (8.500.000 sono gli abitanti della cosiddetta Grande Parigi, comprendente i sobborghi). Altre città importanti sono: Marsiglia

(890.000), Lione (535.000), Tolosa

(370.000), Nizza[...]

Brano: [...]stro degli Esteri nel gabinetto FI and in (novembre 1934), presidente del Consiglio e ancora ministro degli Esteri nel 1935.

Legami col fascismo

Si distinse per le sue tendenze reazionarie in politica interna e per l’inclinazione a favorire Mussolini e Hitler in politica estera. Per accattivarsi i dirigenti fascisti, il 7.1.1935 sottoscrisse col governo italiano un accordo che prevedeva la cessione all’Italia di 800 kmq di territorio della Somalia Francese e di 114.000 kmq di altri territori coloniali appartenenti alla Francia e attigui alla Libia, nonché del 20 per cento delle azioni della ferrovia Addis AbebaGibuti. Nello stesso tempo, con un protocollo segreto concedeva all'Italia fascista libertà d’azione in Etiopia (v.), benché (per impegni contratti con l’Inghilterra) la Francia aderisse allora al Patto mediterraneo e accettasse poi la politica ginevrina delle sanzioni (18.11.1935). Egli cercò anche di conciliare il contrasto angloitaliano proponendo un compromesso, noto come piano HoareLaval (7.12.1935), che però non arrivò in porto. Il [...]

Brano: [...]negli attacchi iniziali contro gli inglesi, erano state ricacciate alle basi libiche di partenza, ma l’offensiva era ripresa nel febbraio 1941 con l’arrivo di un corpo di spedizione tedesco (Africa Korps) comandato dal generale Rommel (v.).

In Africa orientale, le truppe italiane comandate dal generale Guglielmo Nasi e dal viceré Amedeo SavoiaAosta (v.) avevano riportato a lor volta alcuni successi iniziali occupando la Somalia Britannica, la Somalia Francese e avventurandosi nel Sudan fino a Cassala. Ma, anche qui, la controffensiva britannica del febbraio 1941 le aveva ricacciate. Il 15 marzo le unità italiane erano state battute dagli angloindiani in Eritrea e avevano lasciato sul terreno 20.000 tra morti e feriti. Costretto ad abbandonare Addis Abeba, Amedeo d’Aosta aveva raccolto le forze superstiti in un campo trincerato sull’Amba Alagi, ma dopo due mesi di resistenza, isolato e senza munizioni era stato costretto ad arrendersi. Alcuni reparti italiani resisteranno per alcuni mesi ancora in altre regioni dell’Etiopia e Amedeo d’Aosta morirà [...]