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Il segmento testuale Società di Mutuo è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 21Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 344

Brano: [...]ia indipendenza dagli assalti del papato, dei Malatesta e di altri signorotti, al suo interno le originarie forme di “democrazia” cedevano il passo a forme di potere oligarchico che emarginava le forze popolari (contadini, artigiani, scalpellini, muratori, falegnami ecc.). Tale stato di cose si protrasse fino alla seconda metà del secolo XIX, quando anche in San Marino si organizzarono i movimenti popolari che imposero le loro rivendicazioni. La Società di Mutuo Soccorso, fondata nel 1876, realizzò nel corso del trentennio 18901916 numerose e significative innovazioni: magazzino comune per

i cereali, cucine economiche, cooperative di lavoro, Ufficio Emigrazione, Società di Mutuo Soccorso fra le donne, abitazioni per gli anziani, Consorzio case operaie, Forno normale meccanico, Patronato scolastico, scuole professionali. Le forze democratiche trovarono voce anche in organi di stampa progressista, quali II giovane Titano, Il Titano, ecc..

Le contraddizioni fra la struttura statale di tipo oligarchico e la crescita della società civile fecero emergere la duplice richiesta di ricostituire un organo veramente rappresentativo e di introdurre forme di governo che consentissero la dialettica democratica. Ma, quantunque

i sanmarinesi avessero sostenuto nel 1871 la Comun[...]

[...]no, ecc..

Le contraddizioni fra la struttura statale di tipo oligarchico e la crescita della società civile fecero emergere la duplice richiesta di ricostituire un organo veramente rappresentativo e di introdurre forme di governo che consentissero la dialettica democratica. Ma, quantunque

i sanmarinesi avessero sostenuto nel 1871 la Comune di Parigi e l’anarchismo rivoluzionario locale fosse soppiantato dal socialismo riformista (di cui la Società di Mutuo

Cartolina commemorativa della Società Internazionale per la Pace, inaugurata a San Marino I'8.10.1905

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 554

Brano: [...]portunismo unitario ». Sarà su questa stessa base che il successivo congresso vedrà (in modo esattamente opposto a quello verificatosi nel P.S.I.) i giovani socialisti uscire dalla Federazione, mentre l’apparato or

ganizzativo, il giornale e i circoli locali resteranno sostanzialmente in mano ai giovani comunisti.

L'VIII Congresso

Il pomeriggio del 29.1.1921, un sabato, i militanti socialisti che erano soliti ritrovarsi nei locali della Società di Mutuo Soccorso “Andrea del Sarto”, posta in uno dei quartieri periferici di Firenze, assisterono a un insolito spettacolo. In quello stesso luogo si ritrovavano circa duecento giovani tra i 18 e i 25 anni di età, provenienti da tutte le parti d'Italia. Erano i delegati delrvill Congresso nazionale della Federazione giovanile socialista italiana. Nelle strade adiacenti alcune squadre di Arditi del Popolo avevano innalzato barricate per proteggere l'assemblea dalle incursioni delle squadre fasciste.

Poco dopo le 15 ebbero inizio i lavori e sul podio della presidenza salì Gaetano Pilati (v.)f deput[...]

[...] 18 e i 25 anni di età, provenienti da tutte le parti d'Italia. Erano i delegati delrvill Congresso nazionale della Federazione giovanile socialista italiana. Nelle strade adiacenti alcune squadre di Arditi del Popolo avevano innalzato barricate per proteggere l'assemblea dalle incursioni delle squadre fasciste.

Poco dopo le 15 ebbero inizio i lavori e sul podio della presidenza salì Gaetano Pilati (v.)f deputato socialista e presidente della Società di Mutuo Soccorso. Ma riuscì a pronunciare appena qualche parola, perché i congressisti si alzarono in piedi, fischiarono e poi, tutti insieme, cominciarono a scandire in coro « comunismo, comunismo ». Si consumava in quel momento una rottura storica fra due generazioni del movimento operaio italiano: i giovani della F.G.S.I., avvicinatisi alla politica con le battaglie contro l’impresa libica e poi contro la guerra mondiale, si distaccavano apertamente dal tronco dell’organizzazione socialista per aderire all'Internazionale di Mosca e al nuovo Partito comunista d’Italia, fondato due settimane prima a[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 490

Brano: [...]anti, le famiglie degli stessi lavoratori residenti a Sesto. Città e fabbrica costituivano così due realtà parallele e separate. La ghettizzazione della classe operaia in fabbrica si accentuò durante gli anni del fascismo e solo nei momenti più alti delle lotte sociali e politiche della Resistenza questa innaturale separazione potè essere superata.

Nascita del movimento operaio e democratico

La prima organizzazione democratica locale fu la Società di Mutuo Soccorso fra contadini ed operai di Sesto San Giovanni e comuni limitrofi (S.O.M.S.), costituita nel 1880. Idealmente ispirata alle tradizioni risorgimentali del ceto medio “liberale”, riuniva artigiani, operai e contadini “democratici”, seguaci del repubblicano ed ex garibaldino Felice Cavallotti, fiero oppositore del governo, e aderenti al Partito Operaio Italiano. La discussione sull’atteggiamento da tenere verso alcuni soci che erano stati imprigionati a seguito delle note repressioni governative del 1898 (v. Eccidi in Italia) determinò l’emarginazione dell’ala “borghese” dalla S.O.M.S. e[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 404

Brano: [...] commissioni. L’antica e ricca corporazione di questi lavoratori era stata abolita dal dottrinarismo della Rivoluzione francese, ma nel 1822 essa era stata ricostituita dal Comune, su un “Regolamento della Classe Generale dei facchini”, come Compagnia di S. Venanzio, a sua volta soppressa da un decreto di re Carlo Alberto nel maggio del 1840. Finalmente, nel maggio del 1879, i facchini riuscirono a organizzarsi in due compagnie o cooperative (la Società di Mutuo Soccorso tra i Facchini e la Società Caricatori e Scaricatori) che trattavano direttamente con imprenditori e commercianti. Tuttavia ciò non durò a lungo, poiché già nel settembre 1879 ia prima società venne sciolta dal prefetto di Genova (Casalis) che ne soffocò lo sciopero promosso per avere migliori tariffe, mentre la seconda si consunse in pochi anni per « intestina discordia »=

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 152

Brano: [...]ta possibilità di trovare occupazione in luogo e a Milano, ormai proiettata verso un’espansione industriale. Nel 1900 giunse a Rho il cappellano del lavoro don Giulio Rusconi che, operando nello spirito della enciclica “Rerum Novarum”, per « arginare l'invadente marea marxista che vi aveva già collocato le proprie tende » contribuì allo sviluppo della Mutua bestiame e della Lega del Lavoro per i contadini e le filatrici, affiancando a queste una Società di Mutuo Soccorso per gli operai, nonché la fondazione del Piccolo Credito di Rho.

Oltre alle normali funzioni bancarie, questo istituto si faceva intermediario nell’acquisto dei terreni e di caseggiati, nell’assunzione di affittanze collettive e nella costruzione di case. Inoltre si impegnava a far avere ai coloni « tutto quanto occorreva per ben coltivare la terra: semi, strumenti agrari, concimi ecc. ».

La banca si assumeva inoltre l’incarico di vendere il prodotto dei bozzoli, ma la sua più importante funzione fu quella delle « affittanze collettive » che garantivano a ciascun appartenente p[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 553

Brano: [...]l 1911. Questa massa di giornalieri di campagna, trovando lavoro soltanto per un breve periodo dell'anno, viveva in uno stato di miseria cronica e molti erano costretti a emigrare. Fra i giornalieri e gli obbligati, che in certe zone erano ai limiti della sopravvivenza, si diffuse rapidamente il sindacalismo rivoluzionario (o anarcosindacalismo).

A Piacenza le prime forme di associazionismo risalgono al 1857: in

quest’anno venne fondata la Società di Mutuo Soccorso per Piacenza e sua Provincia, inizialmente composta di soli borghesi, ma poi estesa anche ad altre classi. Nel 1861, con l’adesione di operai e artigiani, si formò l'Associazione Operaia Piacentina (poi « di Piacenza ») che aveva carattere democratico ed era guidata da mazziniani accesi. A questa, dal 1863, costituita per sotterranea manovra del prefetto e protetta dal governo, venne subito contrapposta un’altra società operaia, di tendenza moderata.

Alla fine del secolo cominciarono a formarsi anche le associazioni di categoria che, pur iniziando con il mutuo soccorso, ben presto[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 298

Brano: [...]co di anni 42, capo lega, consigliere comunale e consigliere provinciale, a 7 anni e 6 mesi; Bericotto Giuseppe 'di anni 35, a 3 anni e 9 mesi; Braciaglia Luigi di anni 35, a 4 anni e 2 mesi.

Gli anni del regime

Dopo la instaurazione della dittatura fascista, in Orvieto continuarono a esistere per alcuni anni le associazioni cittadine democratiche, intorno alle quali si raccolsero gli aderenti ai partiti politici disciolti dal fascismo: la Società di Mutuo Soccorso, l’Associazione dei calzolai, la Cassa Rurale (emanazione del Partito Popolare), la Pubblica Assistenza (poi assorbita dalla Croce Rossa). Ma poiché queste associazioni dimostravano una certa indipendenza politica, furono ben presto soppresse. Per contro, il regime scelse Orvieto per insediarvi l’Accademia nazionale femminile di educazione fisica, dove venivano preparate le istruttrici incaricate di educare le ragazze fasciste.

Quando si seppe del Patto dì unità d’azione nella lotta contro il fascismo (stipulato nel 1934 a Parigi tra i centri esteri del P.C.I, e del P.S.I.), anche[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 511

Brano: [...]otta. Il Siliprandi, nella parte della provincia confinante con il Cremonese, organizzò Y Associazione generale dei lavoratori italiani e si servì, per la propaganda, de La libera parola e de II Pellagroso. Nella sua associazione egli attuò il metodo « federativo », lasciando ampia libertà organizzativa e statutaria alle società comunali e frazionali.

Nelle altre parti della provincia e prevalentemente nel basso Mantovano, il Sartori fondò la Società di Mutuo Soccorso fra i contadini della provincia di Mantova, applicando un metodo che si può avvicinare al centralismo democratico e prevedendo un’unica società con sezioni e sottosezioni nei comuni e nelle frazioni. Organo di questa società divenne « La Favilla ».

Nella primavera del 1885, mentre procedeva l’organizzazione per la mobilitazione dei contadini in funzione di una richiesta di aumenti delle « tariffe », si diffuse la voce di una prossima marcia dei lavoratori dei campi verso la città di Mantova. Quando fu annunciato che già decine di migliaia di contadini erano « pronti », il governo,[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Società di Mutuo, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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