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Il segmento testuale Severino Spac è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 2Entità Multimediali , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 292

Brano: [...]piccolo comune di San Giovanni di Bieda (oggi Villa San Giovanni in Tuscia) e fucilarono nella piazza 14 contadini.

Si impose ai patrioti lo studio di nuove forme di lotta. Il 2.11.1943 si riunì a Roma la giunta militare del Comitato centrale di liberazione nazionale: nello studio del professor Gaetano Russo, in via Torino, si incontrarono Giorgio Amendola, Riccardo Bauer, Carlo Andreoni, Lorenzo D’Agostini, Alfio Marchini, Pompilio Molinari, Severino Spaccatrosi, il colonnello Vincenzo Toschi (comandante la « Banda dei Sette Comuni ») e i responsabili politici e militari di alcune altre formazioni della provincia. I convenuti decisero che, al posto di grandi formazioni partigiane, bisognava costituire piccoli gruppi in grado di agire di sorpresa e di sottrarsi più facilmente alle ricerche del nemico. Anche se il nuovo metodo di organizzazione non potè evitare ulteriori duri colpi, si rivelò assai migliore del precedente, più rispondente alla situazione di fatto e le perdite, seppur dolorose, furono certo contenute.

La lotta nei Castelli

[...]

[...]cerche del nemico. Anche se il nuovo metodo di organizzazione non potè evitare ulteriori duri colpi, si rivelò assai migliore del precedente, più rispondente alla situazione di fatto e le perdite, seppur dolorose, furono certo contenute.

La lotta nei Castelli

II movimento raggiunse il maggiore sviluppo nella zona dei Castelli Romani, dove l’organizzazione politica e militare del P.C.I. era diretta da Salvatore Capogrossi, Alfio Mandrella e Severino Spaccatrosi. Ripartite in squadre, le formazioni furono poste alle dipendenze di un

Comando unico che con designazione unanime venne affidato a Giuseppe Levi Cavaglione [Pino), un avvocato genovese, attivo militante del Partito d’Azione. Nella Giunta militare di zona (vi facevano capo squadre di Albano, Ariccia, Frascati, Genzano, Lanuvio, Marino e Velletri) entrarono Severino Spaccatrosi e Salvatore Capogrossi per

il P.C.I., Lorenzo D’Agostini per il Partito d’Azione. Le azioni di guerra si susseguirono con tale frequenza, che a un certo momento i tedeschi le attribuirono a commandos angloamericani aviotrasportati. Tra le più importanti, si ricorda l’attacco simultaneo alle linee ferroviarie RomaNapoli (via Formia) e RomaCassino, entrambe utilizzate dal nemico per rifornire il fronte.

L'attacco ai treni

L’azione combinata fu studiata e preparata minutamente: si trattava di minare un tratto di binario scegliendo un punto impervio e boscoso che consentisse l’occ[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Severino Spac, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Banda dei Sette Comuni <---Carlo Andreoni <---Comitato centrale <---Giuseppe Levi Cavaglione <---La lotta <---Le S <---Le S S <---Manzolini a Campoleone <---Mariano Buratti <---Nardi di Albano <---P.A.I. <---P.C.I. <---Pompilio Molinari <---Porta S <---Porta S Paolo <---Riccardo Bauer <---Roma-Cassino <---Roma-Formia <---Roma-Napoli <---S.S. <---Salvatore Capogrossi <---San Giovanni di Bieda <---Sette Comuni <---Severino Spaccatrosi <---Stazione Termini <---Villa San Giovanni in Tuscia <---Vincenzo Toschi <---antifascista <---nazisti



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