Brano: [...]98; contadino. Comunista, nel 1939 venne condannato dal Tribunale speciale a 2 anni di reclusione che trascorse nelle carceri di Civitavecchia e Fossano.

Dopo I '8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza ravennate, partigiano combattente nella 28a Brigata Garibaldi « Mario Gordini ».

« Garavini », Distaccamento

Distaccamento garibaldino della 28a Brigata G.A.P. « Mario Gordini » (v.) ; sotto il nome di Settimio Garavini (classe 1914, muratore, fucilato dai fascisti a Forlì ii

14.1.1944), inquadrò le forze partigiane del Ravennate a sud dei Fiumi Uniti, fra Ronco e il mare.

« Il primo nucleo del distaccamento — si legge nel ” Diario storico " — può darsi già costituito ai tempi della guerra d’Africa e di Spagna, a cui risalgono i primi fatti d’arme coi fascisti, le sottoscrizioni a favore della Spagna repubblicana e democratica e un primo tentativo di organizzazione di forze patriottiche ».

Il Distaccamento portò a termine la sua prima azione di guerra il

13.9.1943 e, fino al suo ordinamento in br[...]

[...] nella pineta di Ravenna (inverno 1944)

può essere sintetizzata nei 32 tedeschi uccisi e nei 182 catturati, tra cui 6 ufficiali), costituì la premessa essenziale che nel successivo gennaio 1945 portò al « riconoscimento » dell’intera 28a Brigata « Gordini » da parte alleata e al rapporto di attiva cobelligeranza fino alla Liberazione.

Nel congedare i partigiani, il maggiore Popski scrisse una lettera, in cui è detto: « Il gruppo partigiano Settimio Garavini" ha operato con noi durante le ultime sei settimane, prendendo parte a tutte le azioni cui era chiamato. Possiamo affermare, in tutta verità, che senza l'eccellente cooperazione che in ogni momento abbiamo ricevuto dai comandanti e dai patrioti e l'altissimo senso di coraggio e di devozione al dovere mostrati senza posa e in ogni occasione, il nostro lavoro in questo settore sarebbe stato difficilissimo, se non impossibile ».

Bibliografia: W. Peniakoff « Popski », Corsari in jeep, Milano, 1951; A.N.P.I. Ravenna, Aito d'oro, 1951; G. Giadresco, La battaglia di Ravenna, Roma, 1964; Istituto [...]

Brano: [...]943 prese parte alla Guerra di liberazione, mettendosi alla testa dei comunisti nella sua provincia. Organizzatore della lotta armata, comandante della Brigata Garibaldi « Dino Sintoni », per spingere i compagni alla lotta compì personalmente una delle prime azioni: il 28.10.1943, con un altro membro del Comando, in pieno centro a Ravenna sparò sul console della milizia Troiano, ferendolo gravemente. Arrestato nel gennaio 1944 nell’abitazione di Settimio Garavini, dove si era trattenuto a pernottare al termine di una riunione, con

il Garavini stesso venne portato nelle carceri di Forlì. Dopo aver

lo atrocemente torturato, i fascisti lo passarono per le armi con il compagno. Dopo la sua morte, la XXVIII Brigata Garibaldi assunse il nome di Brigata « Mario Gordini » (v.). È stato proposto per la medaglia doro al valor militare.

Davanti al plotone d’esecuzione tenne contegno fierissimo e al momento del « fuoco » gridò: « Viva la libertà! ».

Abbattuto dalla scarica cadde, ma rimase ancora in vita. Quando il comandante del plotone d’esecuzione [...]

[...]istaccamenti era la seguente: Distaccamento di valle « Terzo Lori » (comune di Ravenna, settore nord): Distaccamento G.A.P. « Aurelio Taroni » (comuni di Alfonsine, Mezzano, Villanova, Santerno, Piangipane, Savarna); Distaccamento

G.A.P. « Umberto Ricci » (comuni di Consei ice, Lavezzola, Voltana, Massa Lombarda): Distaccamento « Celso Strocchi » (comuni di Lugo, Cotignola, Faenza. Brisighella, Casola, Castelbolognese, Riolo): Distaccamento « Settimio Garavini » (comune di Cervia, comune di Ravenna, settore sud): Distaccamento « Sauro Babini » (comuni di Bagnacavallo, Fusignano, Russi,, comune di Ravenna, settore ovest).

La difficile situazione, anche psicologica, dei combattenti è illustrata in una relazione dell’agosto 1944: « Il nostro gappista non vive dentro un ambiente militare ed eroico come il partigiano della montagna, bensì egli è immerso nella massa e ne subisce gli influssi e le emozioni. [...] Il gappista della campagna risente più di ogni altro Patriota la tensione psichica delle repressioni, dei rastrellamenti, ecc., poiché egli s[...]

Brano: [...]te, ispettore della Brigata « Celso Strocchi » della Divisione Garibaldi « Ravenna ». Catturato dal nemico, fu sottoposto a tortura e infine trucidato.

Bandini, Primo

N. a San Zaccaria (Ravenna) nel

1914, ucciso dai tedeschi il 24.10. 1944; operaio. Attivo militante antifascista, dopo T8.9.1943 fu tra i primi organizzatori della Resistenza nel Ravennate, come comandante di un distaccamento G.A.P. e, più tardi, alla testa della Brigata « Settimio Garavini » della Divisione Garibaldi « Ravenna ». Partecipando a numerose azioni, si distinse per perizia e audacia.

Nella notte del 24.10.1944, avendo i tedeschi minato un ponte in località Ville Unite, sulla linea del fronte, disinnescando tempestivamente le mine impedì che il ponte saltasse in aria e aprì così la strada alle truppe alleate. Nella notte stessa, appena liberata la zona in cui si trovava, tentò di attraversare la linea del fronte, per raggiungere nuovamente la sua formazione, operante in territorio ancora occupato dai nazisti.

Catturato dai tedeschi, fu ucciso sul posto. È stato[...]