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Il segmento testuale Sergio De Vitis è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 6Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 182

Brano: [...]po i rastrellamenti subiti nella primavera del 1944, la formazione si ricostituì su più solide basi: il comandante la divise in plotoni e questi agirono principalmente in pianura, attaccando i presidi e le caserme e ostacolando il traffico lungo le strade conducenti a Torino. Nel mese di giugno l’attività dei plotoni divenne assai intensa: il 25 furono compiuti diversi attacchi alla periferia di Torino e uno alla polveriera di Sangano, ove cadde Sergio De Vitis (v.), uno dei più audaci comandanti di gruppo. Il 22 settembre, il gruppo comandato da Guido Quazza, con attacco di sorpresa, si impadronì di alcuni camion alla Fiat Mirafiori. In ottobre, la formazione assunse il nome di 43a Divisione Autonoma « Sergio De Vitis », e nell’aprile 1945 partecipò alla liberazione della zona nordoccidentale di Torino.

Val d'Ossola

I primi gruppi sorsero attorno a due figure di particolare rilievo, l’architetto milanese Filippo Beltrami (v.) e l’ex ufficiale dell’esercito Dionigi Superti (v.). La banda Beltrami, costituitasi subito dopo l’8. 9.194Ì3, accolse uomini di tendenze politiche diverse e fu molto attiva nella zona di Megolo e in vai Strona. Dopo la morte di Beltrami a Megolo, i superstiti della sua banda

si divisero, dando vita a due formazioni che sarebbero diventate rispettivamente, la Divisione « Val [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 181

Brano: Autonome, Formazioni

1 Gruppi Vian (settembre 1943 aprile ■'944)

2 Gruppi Vian (aprile 1944 aprile 1945)

3 Raggruppamento Divisioni Autonome «MonregaleseLanghe»

4 III Divisione Autonoma «Alpi »

5 Gruppo Divisioni « Rinnovamento » (dall’estate 1944)

6 I Divisione Alpina Autonoma « Val Chisone »

44a Divisione Autonoma « Adolfo Serafino » (primavera 1945)

7 43a Divisione Autonoma « Sergio De Vitis »

8 Divisione Alpina « Beltrami »

Divisione « Val Toce »

Divisione « Val d’Ossola »

9 VII Divisione « Monferrato »

10 Vili Divisione Autonoma « Vali'Orco

11 101a Brigata « Marmore »

12 13a Banda Autonoma « E. Chanoux »

13 Divisione « Patria »

14 Brigata « Superga »

cuneese seguì gli orientamenti di quello bovesano, sia nello schema della struttura militare sia nell’orientamento apolitico. Ne fu comandante il capitano degli alpini Pietro Cosa. La formazione, superata la crisi conseguente ai rastrellamenti del gennaio e della fine marzo 1944, si costituì nell'estat[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 364

Brano: [...]nore nelle varie zone del Piemonte ove operavano loro formazioni. Così nelle Langhe, nel corso di molti fatti d’arme, la I e la II Divisione « Langhe », la Brigata « Savona », la V Divisione « Alpi », la V Divisione « Monferrato », le brigate « Bra », « Amendola », « Canale », tennero bravamente testa alle truppe repubblichine reduci dai campi di addestramento in Germania. Nell’agosto, invece, la vai Chisone registrò le imprese della Divisione « Sergio De Vitis » che, in collaborazione con la V Divisione « Giustizia e Libertà », mise fuori combattimento un centinaio di nemici, catturando o distruggendo armi e materiale vario. In settembre, poi, il Raggruppamento divisionale autonomo « Alfredo Di Dio » contribuì validamente a instaurare la Repubblica libera dell’OssoIa, destinata a costituire per un mese e mezzo, fino al 22 ottobre, un’isola di libertà in mezzo all’occupazione nazifascista. Dieci giorni prima che la vai d’Ossola venisse rioccupata dai nemici, gli « autonomi » scrissero la pagina più illustre della loro storia partigiana con la libera[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 121

Brano: [...]lia d’argento al valor militare.

Nicoli, Guerrino

Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.

N. a Chivasso (Torino) nel 1927, m. ad Avigliana (Torino) il 26.6.1944; operaio.

Dopo aver frequentato le scuole professionali, fu assunto come operaio alla Sezione « Ferriere » della Fiat. Subito dopo l’8.9.1943 accorse nelle prime formazioni partigiane operanti nella zona di Avigliana e combattè nelle file della 43a Divisione Autonoma « Sergio De Vitis ». Durante l’attacco a un presidio fascista, vedendo che il comandante del suo reparto era stato ferito da un ufficiale repubblichino e stava per essere ucciso, incurante del rischio cui si esponeva, Guerrino Nicoli intervenne prontamente in aiuto del compagno, abbattendo il nemico con una raffica. Nel contempo, fu egli stesso colpito a morte.

Nicolini, Giorgio

N. a Correggio (Reggio Emilia) il 14.5.1912; calzolaio.

Membro di una vasta organizzazione comunista clandestina, operante negli anni 193435 in tutta l’Emilia e collegata al Centro estero del partito, venne arrestato insieme a[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 611

Brano: [...]N. nel 1924 a Limana (Belluno), m. a Giaveno (Torino) il 9.10.1944; operaio.

Meccanico negli stabilimenti « Giustina » di Torino, chiamato alle armi nel 1943 e assegnato al Battaglione « Exìiles » del 3° Reggimento alpini, al momento dell’armistizio si trovava al deposito dei reggimento. Per sottrarsi alla cattura da parte dei tedeschi raggiunse la montagna e si unì ai primi gruppi partigiani che diedero poi vita alla 43a Divisione Autonoma « Sergio De Vitis ». in seguito divenne Commissario di un battaglione della Brigata « Ferruccio Gallo », partecipando a numerose azioni.

Il 5.10.1944, mentre con una squadra perlustrava l’interno di un abitato, fu improvvisamente attaccato da un plotone tedesco. Tre dei suoi compagni erano già caduti nel combattimento quand’egli si lanciò in una coraggiosissima sortita, costringendo il nemico a ripiegare, ma rimase a sua volta mortalmente colpito nel l'attacco. Fu quindi trasportato all'ospedale di Giaveno, ove morì quattro giorni dopo.

Due suoi fratelli, anch'essi partigiani, caddero in azioni successiv[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 830

Brano: [...]po si portò al paese paterno, Mosso Santa Maria (Biella), dove il 17 settembre promosse la formazione di una piccola banda partigiana che, la notte del 20, si insediò all’alpe del Camp, sulle pendici dell’Asnass (Prealpi Biellesi).

Il 24.2.1944, per sfuggire a un rastrellamento, si trasferì nella valle Sangone, presso Torino, e in quella zona svolse un’intensa attività con le formazioni che avrebbero poi costituito la 43a Divisione Autonoma « Sergio De Vitis » (v. Autonome, Formazioni). Contemporaneamente alle azioni di guerriglia teneva corsi di preparazione storica e politica per i militanti.

Alla fine del 1944 divenne comandante della Brigata « Ruggero Vitrani ». Con pochissimi altri resistette alla crisi dell’inverno 194445 e, il 2627 aprile, partecipò alla liberazione di Torino,

Sulla sua esperienza di combattente scrisse un Diario partigiano, probabilmente l’unico diario steso giorno per giorno durante la lotta finora pubblicato in Italia. (Cfr. La Resistenza italiana. Appunti e documenti, Torino 1966).

Nelle file socialiste

In [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Sergio De Vitis, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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