Brano: [...] largo raggio, decisero di raccogliere le forze ancora a loro disposizione su una linea di estensione ridotta, sulla quale resistere a oltranza. Essi decisero che era soprattutto necessario impedire la conquista nemica della parte nordorientale dell’isola comprendente le due città di Catania e di Messina, ambedue di fondamentale importanza per le comunicazioni col Continente. A tale scopo essi stabilirono una linea di resistenza che, partendo da Santo Stefano di Camastra, calando a sud per Nicosia e Leonforte e voltando poi verso il mare Jonio, raggiungeva la costa nella parte meridionale del golfo di Catania.

Lo schieramento italotedesco lungo questa linea fu così predisposto: le due divisioni italiane « Aosta » e « Assietta », richiamate dalla parte occidentale dell’isola, furono messe a guardia dell'ala destra da Santo Stefano di Camastra a Nicosia. Alle loro spalle fu dislocata la 29a Divisione tedesca « Panzergrenadier » (fatta accorrere, come si è detto, a opera di Kesselring). Dopo Nicosia e fin oltre Leonforte, difendevano il centro dello schieramento la 15a Divisione « Panzergrenadier » con tutti i suoi gruppi e i resti delle Divisioni « Livorno » e « Napoli ». Infine le Divisioni tedesche « Goering » e 1a Paracadutisti si stendevano fino al mare Jonio. Tutte queste unità erano largamente incomplete negli effettivi e nei mezzi.

Il 17 luglio, quando i movimenti di truppa erano in fase di conclusione, il generale [...]