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Il segmento testuale San Possidonio è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 4Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 740

Brano: Mirandola

Nel 193637, gruppi di giovani mirandolesi facenti capo a Oreste Gelmini (v.), a Giuseppe Tanferri e ad Adolfo Pollastri diedero vita a una impegnata attività di propaganda richiamandosi alle parole d’ordine del Partito comunista, con il quale entrarono poi in rapporto organizzato prima del crollo del regime.

Guerra di liberazione

Subito dopo l’8.9.1943 i comunisti, che a Mirandola, a Concordia (v.), a San Possidonio e a Cavezzo avevano costituito una salda organizzazione sostenuta da una rete di collegamenti, diedero inizio alla preparazione della Resistenza armata.

A parte l'aiuto prestato ai militari sbandati e dopo aver organizzato la fuga di un gruppo di ebrei verso la Svizzera, tra aprile e maggio del 1944 gli antifascisti mirandolesi diedero inizio alle prime azioni armate, culminate nella grande operazione estiva diretta a impedire ai tedeschi la razzia del grano. Nel corso della lotta venne allargata e cementata l'alleanza con i contadini che furono il sostegno decisivo della Resistenza nella [...]

[...]nza mirandolese si ricordano: I’8.7.1944, l’attacco contro reparti repubblichini in San Giacomo delle Segnate, località Corte Arrigona, condotto da oltre 50 partigiani che inflissero perdite al nemico. Il fatto suscitò una grande eco sulla stampa dell’epoca (Voce di Mantova, Resto del Carlino, l’Unità clandestina) e segnò una svolta nella

condotta della guerra partigiana in pianura;

il 7.9.1944, l’assalto alla caserma della Brigata Nera di San Possidonio (episodio ricordato anche nel libro « Un popolo alla macchia », di Luigi Longo) ;

il 2324.11.1944, l’occupazione del centro di Concordia, accompagnata da vari scontri con gruppi di fascisti e pattuglie tedesche (dal Diario storico delja Brigata) ;

il 910.2.1945, le manifestazioni di massa femminili contro la fame e la guerra, a Concordia e a Camposanto (si veda « l’Unità » del 14.2.

1945, edizione per Modena e provincia) ;

il 23.2.1945, l’assalto e il combattimento alle scuole di Concordia occupate dalla Brigata Nera « Pappalardo ». All’azione, coordinata dal Comando « Modena Pian[...]

[...]osanto (si veda « l’Unità » del 14.2.

1945, edizione per Modena e provincia) ;

il 23.2.1945, l’assalto e il combattimento alle scuole di Concordia occupate dalla Brigata Nera « Pappalardo ». All’azione, coordinata dal Comando « Modena Pianura », intervennero 300 partigiani delle Brigate « Remo » e « Aristide » nonché formazioni della I Zona;

il 1617.3.1945, la partecipazione alla battaglia di Rovereto (I Zona), iniziata in territorio di San Possidonio con scontri tra reparti della 14a Brigata Garibaldi « Remo » e tedeschi;

il 18.4.1945, il combattimento contro reparti della Brigata Nera a MartinazzuoloMirandola; vi partecipò, tra gli altri, il maggiore inglese Burton della Missione militare alleata presente presso il Comando Piazza di Mirandola;

il 2223.4.1945, l’insurrezione e liberazione di Mirandola e degli altri Comuni della Bassa prima dell’arrivo degli Alleati.

Le forze partigiane

La 14a Brigata Garibaldi « Remo », articolata in 5 battaglioni operanti in altrettanti settori della II Zona militare, al momento della Liberaz[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 648

Brano: [...] 1944.

Verso la fine del 1944 i fascisti insediarono nelle scuole del paese la Brigata nera « Pappalardo », comandata da Franz Pagliani e composta da 300 militi. Nell’insediamento di questa unità, tristemente nòta per i rastrellamenti compiuti, le fucilazioni e le rappresaglie consumate sui civili, il Comando partigiano avvertì il proposito nemico di colpire e possibilmente annientare il movimento partigiano locale (con i comuni di Mirandola, San Possidonio, Cavezzo, Camposanto, San Felice sul Panaro, Finale Emilia e San Prospero, Concordia costituiva la 2a Zona militare partigiana della provincia di Modena).

La battaglia

il Comando di brigata, unitamente a quelli dei distaccamenti G.A.P.

« Aristide » e « Bruni », e delle S.A.P. della 1a e 2a Zona elaborò un piano d’attacco che richiedeva

lo spostamento di forze da altre località della pianura. Su decisione del Comando provinciale il Distaccamento « Achille », comandato da Mirco e operante nella 3a Zona (Nonantola), provvide alla conquista dai depositi tedeschi di alcuni « Panzerfaus[...]

[...]deva

lo spostamento di forze da altre località della pianura. Su decisione del Comando provinciale il Distaccamento « Achille », comandato da Mirco e operante nella 3a Zona (Nonantola), provvide alla conquista dai depositi tedeschi di alcuni « Panzerfaust » (fucili anticarro a reazione) che furono trasferiti nella 1a Zona.

Nei giorni 22 e 23 febbraio, allo scopo di mettere a punto il piano d’attacco, furono tenute tre riunioni, a Forcello (San Possidonio), a Cantone Motta (Cavezzo) e a San Giovanni di Concordia, tutte località di congiunzione tra la 1a e la 3a Zona. A tali riunioni parteciparono:<f Italo Scalambra [Gino], comandante della Brigata « Walter Tabacchi », e Luigi Borsari, commissario politico; Umberto Bisi [Omar], viceco

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 751

Brano: [...]Finale E., Fossoli, Migliarina, Modena, Modena via Camurri, Nonantola, Ravarino, Rovereto, Saliceta San Giuliano, San Damaso, San Cataldo, Sant'Agnese, Santa Caterina); 4 di muratori (Finale E., Medolla, Mirandola, Modena); 1 di falegnami (Modena) ; 1 di metallurgici (Finale E.,) ; 8 di terrazzieri (Bomporto,

Carpi, Concordia, Finale E., Modena, Novi, Mirandola, Camposanto); 7 di barocciai (Carpi, Concordia, Finale E., Modena, Novi, Ravarino, San Possidonio). Il movimento, che ormai toccava prepotentemente la stessa Modena, era del tutto assente dalla collina.

Nello stesso 1903 erano nate, oltre alla Camera del lavoro, le Federazioni provinciali « Produzione e Lavoro » e « Consumo ». Lo sviluppo cooperativistico diventò sempre più imponente, tanto che nel 1910 le cooperative legalmente costituite erano già 113, tra cui la Cantina sociale di Campogalliano.

Nelle elezioni politiche del 1909 Modena elesse 2 socialisti (Agnini a Mirandola e Bertesi a Carpi) nonché 2 democratici di sinistra [Vicini a Sassuolo e Ferrarini a Modena).

Nel 1912 [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 757

Brano: Modesti, Ostelio

tà il 18.3.1945 un migliaio di partigiani di San Possidonio, Novi e Carpi bloccarono un rastrellamento. Ai tedeschi apparve chiaro che ormai potevano al massimo sperare di mantenersi sgombre le vie per la ritirata, ma i partigiani fecero di tutto per impedire che il nemico realizzasse anche questo solo obiettivo. Per questo Modena ebbe l’onore di essere liberata dai partigiani il 22 aprile, mentre quasi tutti i centri di pianura e della montagna venivano ripuliti dalle formazioni garibaldine assai prima dell’arrivo dei « liberatori » alleati.

Dal « Triangolo della morte » all’eccidio del 1950

Alfeo Corassori venne designato sindaco di Modena dal[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine San Possidonio, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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