Brano: San Giovanni in Persiceto
di Cinquanta agirono immediatamente contro le retroguardie nemiche nella zona compresa tra la strada ferrata e fin dentro le risaie, eliminando diversi tedeschi.
Dal capoluogo, a piccoli gruppi, i sappisti e quanti altri richiesero armi (tratte da un nascondiglio sito in un vecchio pozzo, sulla strada del macello) furono comandati in direzione Nordovest lungo ogni strada, all’inseguimento degli ultimi nuclei di tedeschi. Un gruppo, con l’unico automezzo disponibile nel paese (un carro funebre), raggiunse Cinquanta per caricare alcune persone ferite dal cannoneggiamento notturno e traspo[...]
[...] scontro costò la vita a due sappisti: Francesco Lentini (un siciliano di 17 anni) ed Enzo Pirotti, poco più che ventenne. L'attacco risolutivo del pomeriggio costò 6 feriti: Mario Marchi detto “al Pasturen”, Luigi Arbizzani, Dino Cesari, Luigi Cussini, Lino Lipparini e Sergio Mazzoni). Sul podere Sarti rimase ferito Raffaele Sabattini.
Nello stesso giorno (22 aprile) due partigiani sangiorgesi, rastrellati alcuni giorni prima e incarcerati a San Giovanni in Persiceto, furono trucidati, insieme ad altri patrioti, in località Cavezzo di Modena: Adelio Cacciari e Luigi Catalucci.
In quel giorno i tedeschi lasciarono sul terreno sangiorgese 25 morti. Intanto piovevano granate tedesche sparate dalle batterie installate a Cento, sugli argini del Reno: diversi furono i feriti e, tra questi, la madre settantaquattrenne del primo caduto Ernesto Melotti, che morì il
23 aprile: Silveria Cacciari.
LAt.
San Giovanni in Persiceto
Comune della bassa pianura bolognese occidentale, conta oltre 20 mila abitanti, dei quali attualmente più della metà residente nel capoluogo e più di 5.000 nella grossa frazione di San Matteo della Decima; fino alla Seconda guerra mondiale buona parte della popolazione viveva nelle frazioni e sparsa nelle campagne.
Centro naturale di un vasto territorio, nodo stradale tra Bologna, Ferrara e Modena, San Giovanni in Persiceto è polo importante di attrazione commerciale, industriale, agricola, scolastica e culturale.
Primi moti contadini e lotte socialiste
Promossa e favorita dalle classi abbienti, nel 1864 venne qui istituita la Società operaia di mutuo soccorso e, verso la fine degli anni Sessanta, la città diventò famosa per una memorabile ribellione dei contadini contro la tassa sul macinato (7.1.1869).
Successivamente il proletariato persicetano passò dalla ribellione all’organizzazione: dopo la Comune di Parigi (1871) si costituì nel 1872 una sezione del Fascio operaio animata dall’ex garibaldino Teo[...]
[...]a braccianti. Nel 1892 si cominciò a festeggiare il Primo Maggio con un comizio privato e nel 1893 fu fondata la Sezione del P.S.I.. Nel 1896 si costituì un comitato elettorale per sostenere il candidato socialista alla Camera dei deputati e nel 1898 i socialisti conquistarono la gestione della Cooperativa braccianti, precedentemente diretta dai liberali.
Agli inizi del Novecento sorsero le prime leghe di resistenza e nel 1904 nel collegio di San Giovanni in Persiceto fu eletto per la prima volta un deputato socialista (Giacomo Ferri). Nello stesso anno venne inaugurata la prima Casa del popolo e nel 1907 passò ai socialisti anche il governo del Comune (sindaco Odoardo Lodi).
All’inizio del secondo decennio del Novecento si ebbero scioperi di lavoratori contro la guerra libica e un persicetano era Augusto Masetti che il 30.10.1911, per protesta contro l’impresa coloniale, in una caserma di Bologna ferì il tenente colonnello Stroppa. Il caso suscitò clamore.
Nel giugno 1914 la popolazione di Persiceto prese parte alla “settimana rossa”, scioperando co[...]