→ modalità player
modalità contesto

Il segmento testuale San Giovanni in Persiceto è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 7Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 339

Brano: San Giovanni in Persiceto

di Cinquanta agirono immediatamente contro le retroguardie nemiche nella zona compresa tra la strada ferrata e fin dentro le risaie, eliminando diversi tedeschi.

Dal capoluogo, a piccoli gruppi, i sappisti e quanti altri richiesero armi (tratte da un nascondiglio sito in un vecchio pozzo, sulla strada del macello) furono comandati in direzione Nordovest lungo ogni strada, all’inseguimento degli ultimi nuclei di tedeschi. Un gruppo, con l’unico automezzo disponibile nel paese (un carro funebre), raggiunse Cinquanta per caricare alcune persone ferite dal cannoneggiamento notturno e traspo[...]

[...] scontro costò la vita a due sappisti: Francesco Lentini (un siciliano di 17 anni) ed Enzo Pirotti, poco più che ventenne. L'attacco risolutivo del pomeriggio costò 6 feriti: Mario Marchi detto “al Pasturen”, Luigi Arbizzani, Dino Cesari, Luigi Cussini, Lino Lipparini e Sergio Mazzoni). Sul podere Sarti rimase ferito Raffaele Sabattini.

Nello stesso giorno (22 aprile) due partigiani sangiorgesi, rastrellati alcuni giorni prima e incarcerati a San Giovanni in Persiceto, furono trucidati, insieme ad altri patrioti, in località Cavezzo di Modena: Adelio Cacciari e Luigi Catalucci.

In quel giorno i tedeschi lasciarono sul terreno sangiorgese 25 morti. Intanto piovevano granate tedesche sparate dalle batterie installate a Cento, sugli argini del Reno: diversi furono i feriti e, tra questi, la madre settantaquattrenne del primo caduto Ernesto Melotti, che morì il

23 aprile: Silveria Cacciari.

LAt.

San Giovanni in Persiceto

Comune della bassa pianura bolognese occidentale, conta oltre 20 mila abitanti, dei quali attualmente più della metà residente nel capoluogo e più di 5.000 nella grossa frazione di San Matteo della Decima; fino alla Seconda guerra mondiale buona parte della popolazione viveva nelle frazioni e sparsa nelle campagne.

Centro naturale di un vasto territorio, nodo stradale tra Bologna, Ferrara e Modena, San Giovanni in Persiceto è polo importante di attrazione commerciale, industriale, agricola, scolastica e culturale.

Primi moti contadini e lotte socialiste

Promossa e favorita dalle classi abbienti, nel 1864 venne qui istituita la Società operaia di mutuo soccorso e, verso la fine degli anni Sessanta, la città diventò famosa per una memorabile ribellione dei contadini contro la tassa sul macinato (7.1.1869).

Successivamente il proletariato persicetano passò dalla ribellione all’organizzazione: dopo la Comune di Parigi (1871) si costituì nel 1872 una sezione del Fascio operaio animata dall’ex garibaldino Teo[...]

[...]a braccianti. Nel 1892 si cominciò a festeggiare il Primo Maggio con un comizio privato e nel 1893 fu fondata la Sezione del P.S.I.. Nel 1896 si costituì un comitato elettorale per sostenere il candidato socialista alla Camera dei deputati e nel 1898 i socialisti conquistarono la gestione della Cooperativa braccianti, precedentemente diretta dai liberali.

Agli inizi del Novecento sorsero le prime leghe di resistenza e nel 1904 nel collegio di San Giovanni in Persiceto fu eletto per la prima volta un deputato socialista (Giacomo Ferri). Nello stesso anno venne inaugurata la prima Casa del popolo e nel 1907 passò ai socialisti anche il governo del Comune (sindaco Odoardo Lodi).

All’inizio del secondo decennio del Novecento si ebbero scioperi di lavoratori contro la guerra libica e un persicetano era Augusto Masetti che il 30.10.1911, per protesta contro l’impresa coloniale, in una caserma di Bologna ferì il tenente colonnello Stroppa. Il caso suscitò clamore.

Nel giugno 1914 la popolazione di Persiceto prese parte alla “settimana rossa”, scioperando co[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 340

Brano: 1

San Giovanni in Persiceto

Al l'indomani del 25.7.1943 si demoliscono a San Giovanni in Persiceto i simboli del regime fascista

mania nazista e il volgere della Seconda guerra mondiale accentuarono il sentimento antifascista di molti persicetani, tra i quali operava attivamente l’antifascista Mario Forni, originario di Tivoli (Roma). Già prima del 25.7.1943 questi promosse la ricostituzione di una cellula comunista clandestina a San Giovanni in Persiceto e il 3.8.1943 Oreste Capponcelli, delegato dei socialisti persicetani, partecipò a Bologna all'unificazione di due raggruppamenti politici nel P.S.I.U.P..

FI esistenza armata

Nella prima metà del settembre

1943 si tennero le prime riunioni, una nel capoluogo e un'altra ad Amola in aperta campagna, per organizzare la lotta armata contro le forze d’occupazione tedesche e il risorgente fascismo.

Dal novembre 1943 al giugno 1944 un gruppo autonomo di partigiani operò nella zona PermutaAccatà, preparando tra l’altro lo sciopero delle mondine nella Tenuta Locatello. Alcuni di questi par[...]

[...]al giugno 1944 un gruppo autonomo di partigiani operò nella zona PermutaAccatà, preparando tra l’altro lo sciopero delle mondine nella Tenuta Locatello. Alcuni di questi partigiani si trasferirono poi sull’Appennino modenese e combatterono contro i nazifascisti nel territorio di Montefiorino. Altri forti nuclei, prima separatamente e poi raggruppati nel Battaglione S.A.P. “Sergio” della 63a Brigata Garibaldi, operarono nel triangolo Anzola EmiliaSan Giovanni in PersicetoCalderara di Reno, effettuando azioni di sabotaggio alle linee telefoniche ed elettriche, alla linea ferroviaria BolognaBrenne

ro e alle strade percorse dagli automezzi tedeschi diretti al fronte. Nell’ottobre 1944 il Battaglione “Sergio” ricevette dal Comando unico regionale l’ordine di entrare nascostamente a Bologna (di cui si riteneva imminente la liberazione). Durante la marcia lungo la ferrovia VeronaBologna, nella notte tra

il 17 e il 18, nei pressi del Bargellino, alla testa di un centinaio di uomini, nello scontro con una pattuglia tedesca cadde il comandante Antonio Marzocchi ([...]

[...] liberata, i prigionieri furono condotti oltre il Panaro e, nelle vicinanze di Cavezzo (Modena), la mattina di domenica 22 furono trucidati (uno solo riuscì a salvarsi con la fuga).

Il contributo dei persicetani alla Guerra di liberazione si riassume nei seguenti dati: partigiani combattenti nelle varie formazioni circa 200; caduti 66 (dei quali 8 in combattimento contro i nazifascisti,

31 per rappresaglia, 18 nei campi di

Partigiani di San Giovanni in Persiceto durante un funerale ai loro caduti poco dopo la Liberazione

340



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 341

Brano: San Giovanni Valdarno

concentramento o dispersi, 9 morti per cause diverse) ; feriti in combattimento 3.

Alla memoria di Adelfo Maccaferri e Bruno Bencivenni sono state conferite due medaglie d’argento al valor militare.

Bibliografia: costituisce un utile “fotoracconto”, ricco di immagini con ampie e puntuali didascalie, la Mostra permanente sulla storia locale del movimento operalo presso la Casa del popolo “L. Bizzarri” di San Giovanni in Persiceto; ovviamente notizie sul Persicetano si trovano nelle pubblicazioni riguardanti la provincia bolognese (per esempio, L. Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia 18591961, Bologna, 1961).

Per la storia persicetana della seconda metà del secolo XIX merita particolare menzione la tesi di laurea di S. Bonora, Materiale per una storia religiosa di S. Giovanni in Persiceto dal 1859 al 1900, Istituto universitario di magistero “Maria SS. Assunta”, Roma, a.acc. 197172 (rei. V. E. Giuntella). Per il periodo dall'ultimo decennio dell’Ottocento al primo dopoguerra, saggi e art[...]

[...]a di S. Bonora, Materiale per una storia religiosa di S. Giovanni in Persiceto dal 1859 al 1900, Istituto universitario di magistero “Maria SS. Assunta”, Roma, a.acc. 197172 (rei. V. E. Giuntella). Per il periodo dall'ultimo decennio dell’Ottocento al primo dopoguerra, saggi e articoli vari sono stati pubblicati nel periodico locale “Strada maestra”. Sulle origini del fascismo nel Persicetano è da vedere L. Scagliarini, Proprietari e contadini a San Giovanni in Persiceto dal 1919 al 1924, nel volume miscellaneo Movimento operaio e fascismo nell’EmiliaRomagna 19191923, Roma, 1973, pp. 153174.

Sul l’antifascismo e sulla Resistenza armata nel Persicetano, alcune testimonianze sono raccolte da L. Bergonzini nei cinque volumi La Resistenza a Bologna. Testimonianze e documenti, Bologna, 19671980 (specialmente nel I e nel V); si vedano inoltre le voci del Dizionario biografico dell'opera a cura di A. Albertazzi, L. Arbizzani, N.S. Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (19191945), Bologna, 1985.

Per il periodo della Guer[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 278

Brano: Bencivenni, Bruno

deschi il 21.4.1945 a Cavezzo (Modena). Membro della Resistenza dalT8.9.1943, fu partigiano combattente nella 63a Brigata « Bolero », distinguendosi per coraggio e perizia in ardite azioni di guerra, tra cui quella progettata e portata felicemente a termine con pochi altri, per la liberazione dei partigiani detenuti nelle carceri di San Giovanni in Persiceto.

Catturato dai tedeschi in una successiva azione, dopo essere stato sottoposto a torture fu condannato a morte e fucilato. Medaglia d’argento al valor militare alla memoria.

Bendazzi, Cristoforo

N. ad Alfonsine (Ravenna) nel 1924, caduto in combattimento sul Brenta il 28.4.1945; studente. Diciannovenne, fin dall’8.9.1943 partecipò attivamente alla Resistenza, come partigiano e poi come comandante di battaglione della 28a Brigata Garibaldi « M. Gordini », prendendo parte a numerose azioni. Il 28.4. 1945, alla testa di una compagnia che, con altre unità, costituiva l’avanguardia delle [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 509

Brano: [...] “blocco rosso”, nel quale confluirono repubblicani intransigenti, socialisti antiriformisti, anarchici e sindacalisti rivoluzionari, uniti dal tradizionale anticlericalismo, dall'antimilitarismo e dalla propaganda del metodo sovversivo.

Nei mesi precedenti le forze popolari si erano ritrovate nella mobilitazione promossa da appositi Comitati unitari intorno ai casi di due soldati. Il primo riguardava Augusto Masetti, un emiliano, muratore di San Giovanni in Persiceto, che il giorno della partenza per la Libia aveva sparato al proprio comandante gridando: « Abbasso la guerra, viva l’anarchia! »; anziché processarlo, le autorità avevano preferito farlo passare per pazzo, chiudendolo in manicomio criminale: ma poiché pazzo non era “più”, se ne chiedeva la liberazione. Il secondo era quello di Augusto Moroni, giovane tipografo milanese, perseguitato dal Comandi militari per aver denunciato pubblicamente la discriminazione e il sopruso delle “compagnie di disciplina”, in cui finivano soldati di leva segnalati dalle questure come “sovversivi”, e in una delle qu[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine San Giovanni in Persiceto, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---comunista <---antifascista <---fasciste <---socialista <---socialisti <---Partito comunista <---S.A.P. <---Storia <---antifascismo <---fascismo <---fascista <---fascisti <---italiana <---Adelfo Mac <---Adelio Cacciari <---Agraria <---Angelo Mascia <---Antonio Casaccia <---Antonio Fazzaro <---Antonio Gramsci <---Arditi del popolo <---Arturo Rossi <---Augusto Moroni <---Battaglione S <---Battaglione S A P <---Benedello nel Frignano <---Bibliografia <---Bruno Spagnoli <---C.G.L. <---Casa del Monte <---Casa del Popolo <---Castelnuovo Rangone <---Cavezzo di Modena <---Comitato centrale <---Comune di Parigi <---Dinamica <---Dino Cesari <---Emilia-Romagna <---Emilia-San <---Ernesto Zahni <---Errico Malatesta <---Fascio operaio <---Filiberto Barbieri <---Francesco Ferrari <---Francesco Lentini <---Francesco Manni <---Galileo Giampieri <---Giovanni Biscaro Parrini <---Giovanni in Per <---Giovanni in Persi <---Giulio Della Pina <---Giuseppe Cai <---Giuseppe Calzati <---Guerrino Vignudini <---Guido Fontana <---Italo Grifoni <---La Resistenza a Bologna <---La Resistenza nel Persicetano <---La dittatura <---La lotta <---Licinio Manni <---Lino Lipparini <---Luigi Arbizzani <---Luigi Cus <---Mario Dario Martinelli <---Michele Mancino <---Movimento operaio <---N.S. <---Nell'Italia <---Osteria S <---Osteria S Antonio <---Osvaldo Bianchi <---Permuta-Accatà <---Persiceto-Calderara <---Pierino Boni <---Pietro Bigi <---Pirro Moci <---Ponte di Samone <---Primo Maggio <---Provincia di Modena <---Resistenza nel Modenese <---Rodolfo Minucci <---Rolando Gragnoli <---Saint Etienne <---Savino Pifferi <---Sergio Corona <---Settimana rossa <---Silveria Cacciari <---Storia locale <---Storia religiosa <---Teobaldo Buggini <---Varo Failli <---Verona-Bologna <---William Lodi <---Zoello Simonini <---anticlericalismo <---antifascisti <---antimilitarismo <---antimilitarista <---antiriformisti <---artigiani <---bakuniniano <---collaborazionista <---cristiana <---d'Azione <---dell'Arno <---diano <---emiliano <---franchisti <---giolittiano <---imperialista <---internazionalisti <---marchigiana <---militarismo <---miliziani <---nazifascisti <---nazionaliste <---nazista <---propagandista <---sappisti <---siciliano <---sindacalista <---sindacalisti <---socialiste <---sovversivismo <---tarista