Brano: [...]arono in aria e alcuni tedeschi, tempestivamente scesi a terra, riuscirono a fuggire per i campi.

Un altro scontro con i tedeschi ebbe luogo al posto di blocco di Santa Caterina. Infine, in seguito al ritardo nello sganciamento dal posto di blocco sulla strada per Mirandola, il vicecomandante di brigata e alcuni gappisti del distaccamento « Bruni » dovettero impegnare combattimento in località Fossa contro un gruppo di fascisti proveniente da San Giovanni del Dosso. Nel corso della battaglia i fascisti ebbero numerosi morti e feriti, mentre fra i partigiani vi furono so

lo alcuni feriti. Attaccati di sorpresa, i fasciti avevano subito le maggiori perdite a causa delle armi pesanti che battevano l’edificio. Per coltro essi, praticamente barricati aH’interno in attesa dell'assalto dei partigiani, non avevano potuto colpire efficacemente gli assedianti. Dopo il grave smacco, il Comando della Brigata nera proclamò a Concordia lo stato d’assedio, obbligando la popolazione a non uscire di casa per tre giorni mentre le autoambulanze facevano la spola tra la[...]

Brano: [...]i servivano come massa d’urto degli ex fittavoli appena arrivati al possesso della terra e del sottoproletariato agricolo, ricacciato dalla città in campagna a seguito della crisi economica, apparve allorché circa 300 squadristi di Carpi, Ferrara e Verona diedero l’assalto alla Camera del lavoro di Poggio Rusco. I fascisti trasformarono poi questo villaggio in un loro caposaldo, facendo da qui partire le squadre per l’occupazione di Felonica Po, San Giovanni del Dosso, San Giacomo delle Segnate, San Rocco, Nuvolato, Borgofranco e Carbonara Po. In poche settimane tutto il basso Mantovano, area del più fiorente movimento socialista, subì l’occupazione fascista.

La tattica delle azioni fasciste era evidente: distruggere le leghe, le Camere del lavoro, le cooperative e i circoli socialisti per impedire le lotte sindacali, i concordati, il collocamento di classe e il controllo popolare delle amministrazioni comunali. Se il socialismo tradizionale aveva rivelato la sua fragilità organizzativa e ideologica di fronte alla Prima guerra mondiale e ai compiti in q[...]

Brano: [...]i. Le vittime di quella rappresaglia furono: Luigi Binder, Mario Corradini, Attilio Pa

scoli, Francesco Rimoldi, Giuseppe Arisi, Giuseppe Bianchi, Bruno Colombo, Mario Colombi, Alessandro Carli, Luigi Peggenini.

Lotta partigiana

Dagli atti dell’archivio dell’A.N.P.I. di Mantova risulta che nel settembre 1943 fu data vita alla formazione da cui sarebbe sorta la 122a Brigata Garibaldi « Po », destinata a operare nei comuni di San Giacomo, San Giovanni del Dosso, Quistello, Schivenoglia, Quingentole, Revere, Pieve di Coriano, Villa Poma, Poggio Rusco, Magnacavallo, Carbonara, Borgofranco, Sermide e Felonica.

Per iniziativa dei gruppi antifascisti di Ostiglia si costituì invece la 125a Brigata « Mincio », operante nella zona comprendente i comuni rivieraschi del Po, dal Mincio a Fiscarolo di Rovigo.

Nelle settimane immediatamente successive cominciò a formarsi nell’alto Mantovano la 126a Brigata Garibaldi, alla quale si sarebbe affiancata in seguito la 126a bis. A Roverella si formò il Battaglione « Fulmine » alle dipendenze del Comando militare[...]

Brano: [...]con serto doro.

G.Sco.

Po, Brigata

Formazione garibaldina operante, durante la Guerra di liberazione, nell'Oltrepò mantovano, la Brigata Garibaldi « Po » (segnalata da Walter Audisio col numero 102 e successivamente col 122) sorse in provincia di Mantova (v.) sulla destra del fiume Secchia, e comprese le S.A.P. dislocate nei comuni di Q'uistello, Quingentole, Schivenoglia, San Giacomo delle Segnate, Pieve di Coriano, Revere, Villa Poma, San Giovanni del Dosso, Poggio Rusco, Magnacavallo, Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Sermide e Felonica.

Origini

Alcuni dei gruppi che costituirono questa formazione erano sorti fin dall’ottobre 1943, ma se si eccettua la diffusione di qualche manifestino, l'attività di guerriglia cominciò solo con la primavera del 1944, cioè con la lenta infiltrazione di altri gruppi, formatisi nella bassa modenese, i quali cercavano un più ampio spazio di movimento. Con la loro combattività e la maggiore efcienza organizzativa (legata anche a condizioni geografiche più favorevoli) i modenesi influirono in maniera rileva[...]

Brano: Podda, Luigi

in Germania: un centinaio di uomini e donne si radunarono in segno di protesta davanti alla sede del fascio e alla podesteria e vi furono 6 arresti» ma ormai la scintilla era scoccata, Il giorno dopo, manifestazioni analoghe si ebbero a Poggio Rusco, San Giovanni del Dosso, Sermide, Felonica, Carbonara di Po, Borgofranco sul Po e Magnacavallo.

Per sfuggire ai rastrellamenti e agli arresti, molti uomini si diedero alla macchia. Tra il maggio e il giugno 1944 iniziarono le azioni dei vari gruppi della zona, che furono in seguito intensificate. Oltre ad alcuni disarmi di fascisti e al lancio di manifestini, si ebbero requisizioni di generi alimentari da distribuire alla popolazione (una caratteristica, questa, che sarà peculiare della Brigata «Po»),

Azioni svolte

L’attività dei partigiani del!'Oltrepò mantovano appare tanto più ragguardevole se la si conf[...]