Brano: [...]fascista fin dagli anni della clandestinità, dopo T8.9.1943 fu tra gli organizzatori della Resistenza imolese, responsabile dei servizi logistici della Brigata S.A.P. “Santerno”. Caduto in mano ai fascisti il 19.12.1944 e rinchiuso nelle carceri della Rocca Sforzesca di Imola, morì sette giorni dopo in seguito alle sevizie subite. Alla sua memoria è stata conferita la medaglia di bronzo al valor militare.

Silivotti, Giuseppe

Costante. N. a San Daniele del Friu

li (Udine) il 23.6.1904, ivi m. il 17.10.1962; edile.

Di famiglia contadina, nel 1919 entrò nella Gioventù socialista e nel marzo 1921 aderì con altri giovani del suo gruppo alla Federazione giovanile comunista. Fatti oggetto di violente intimidazioni fasciste, i giovani comunisti della zona risposero organizzando contromanifestazioni e difendendosi anche con le armi, ma nel settembre 1922 Silivotti fu costretto a espatriare in Francia. Rientrato in Italia nel marzo 1924, con

il fascismo ormai al potere, assunse l'iniziativa di fondare il Circolo antifascista “Croce Bianca” che per a[...]

[...]. Fatti oggetto di violente intimidazioni fasciste, i giovani comunisti della zona risposero organizzando contromanifestazioni e difendendosi anche con le armi, ma nel settembre 1922 Silivotti fu costretto a espatriare in Francia. Rientrato in Italia nel marzo 1924, con

il fascismo ormai al potere, assunse l'iniziativa di fondare il Circolo antifascista “Croce Bianca” che per alcuni anni raccolse poi tutte le forze giovanili di opposizione di San Daniele del Friuli.

Nel 1932, in seguito all'azione di un provocatore passato alla polizia, Silivotti dovette sciogliere l'organizzazione, ma egli continuò la lotta contro la dittatura fascista, tenendosi legato a un più ristretto numero di compagni. Alla caduta del fascismo riorganizzò il movimento di opposizione e fu tra i dirigenti loca

li della Guerra di liberazione, collaborando validamente alle azioni della Brigata Garibaldi “Silvio Pellico”, operante nella zona di San Daniele. Rappresentò il P.C.I. in seno al C.L.N. locale e, nell'immediato dopoguerra, divenne segretario della Sezione comunista. [...]

Brano: [...] che, per sfuggire a un rastrellamento, si erano rifugiati in una grotta lungo il greto di un corso d’acqua chiamato Rio Chiaro, senza alcun motivo i tedeschi li uccisero in massa, occultando poi i cadaveri.

La strage, rimasta per molti anni ignorata al di fuori dello stretto ambito locale, è oggi ricordata in Vallerotonda da un monumento realizzato da Umberto Mastroianni (v.).

Collino, Domenico

N. a Forgaria (Udine) il 27.12.1878, m. a San Daniele del Friuli l’1.9. 1954; scultore.

Di famiglia povera, stabilitasi nel 1894 a San Daniele, negli anni della prima giovinezza seguì il padre emigrato a Leopoli (Polonia) per guagnarsi da vivere. Sotto la guida paterna si avviò all'arte della scultura e ne fu tanto conquistato da indursi a rimpatriare per iscriversi all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, dove in soli 3 anni riuscì a superare i normali corsi quinquennali.

Si era intanto orientato verso il socialismo e si iscrisse al P.S.I., trasfondendo nell’arte i propri ideali sociali in sculture quali “Miseria umana” (Milano 1905), “Bastone e[...]

[...]fabbro Paolo Beinat, il muratore Fulgenzio Adami e l’infermiere Pietro Ermacora) Collino promosse le prime iniziative cooperativistiche locali e le scuole d’arti e mestieri, nelle quali fu anche insegnante di disegno, scultura su creta e muratura. Nel 1935, quando il fascismo impose a tutti i docenti l’iscrizione al fascio, per non tradire le proprie idee lasciò l'insegnamento nonostante la sollecitazione del bisogno economico.

Già sindaco di San Daniele del Friu

li negli anni del primo dopoguerra, venne rieletto a tale carica dopo la Liberazione, per unanime consenso e apprezzamento cittadino. Resse il Comune con competenza ed equilibrio, lasciando un ottimo ricordo della sua scrupolosa gestione.

E.Vu.

Colonnello, Aldo

N. a Fiume nel 1923, m. a Dachau (Germania) nel 1945; impiegato. Funzionario di banca, antifascista militante dal 1942, nel settembre

1943 lasciò l’istituto presso cui era occupato per dedicarsi pienamente all’organizzazione dei Gruppi giovanili di azione partigiana a Fiume (v.), partecipando a numerose azioni contro spi[...]