Brano: [...]panoramiche di contributi sulle apocalittiche religiose sia dei popoli cosiddetti primitivi, sia nelWambito del Cristianesimo, e delle altre religioni dell'ecumene si ritrovano in `Archives de sociologie des religions' n. 4 (lugliodicembre 1957 e n. 5 (genn: giugno 1958), in Sylvia L. Trupp (ed.), Millennial Dreams in Action: Essays in comparative study, 'Comparative Studies in Society and History', Suppl. II, The Hague 1962, e in ' Religions de Salut ', Bruxelles 1962 (Annales du Centre d'Etude des religions, 2).
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logico più generale. Ora proprio per non smarrire questa prospettiva antropologica unitaria, acquista valore euristico decisivo un quinto tipo di documento apocalittico, quello psicopatologico, che ci mette in rapporto con un comune rischio umano di crisi radicale, rispetto al quale le diverse apocalittiche culturali, comunque atteggiate, si costituiscono tutte come tentativi, variamente efficaci e produttivi, di mediata reintegrazione in un progetto comunitario di essercinelmondo (5). Affinché sia[...]
[...]i atti più abitudinari e nelle cose più familiari, per esempio nel modo di prender la pipa o la forchetta e forse nel modo con cui la forchetta si fa prendere. La maniglia di una porta si denunzia nella sua mano come un oggetto freddo che attira la sua attenzione « con una specie di personalitá », il volto dell'autodidatta, figura familiare da anni, è riconosciuta nella sua identità solo dopo alcuni secondi, e nel
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salutarlo con la consueta stretta di mano avverte in quella dell'autodidatta e nel suo braccio che ricade mollemente dopo la stretta, una sorta di estraneità e di bizzarria che accenna al deforme e all'orrido. Nelle strade «il y a une quantité de bruits louches qui traînent », al caffè evita di guardare un bicchiere di birra sul tavolo perché si viene sottraendo al suo ovvio significato domestico per spaesarsi nel nulla. L'intero diario ritesse variamente questa tematica del crollo degli enti intramondani, della perdita della loro ovvietà quotidiana, e si dispiega in una successione di episodi esis[...]
[...]vi assume la protesta contro il mondo ovvio, familiare, appaesato, abitudinario, quotidiano. Senza dubbio la deliberata rimessa in causa di ogni feticizzazione naturalistica del mondo, la presa di coscienza che l'uomo non é riducibile ad oggetto fra oggetti, l'attiva demistificazione di quanto a noi si presenta col pigro prestigio dell'autorità e della tradizione, la deliberata riconquista della soggettività variamente alienata, costituiscono un salutare esercizio in un'epoca come la nostra: in un'epoca, cioè, in cui le contraddizioni della società borghese, i pericoli connessi alla feticizzazione della tecnica, all'uomomassa e alla smaniante mediocrità del scñorito satifecho, e infine la difficoltà di adeguare il quadro dei valori alle rapidissime trasformazioni dei regimi tradizionali di esistenza, prospettano il non eludibile compito di una più umana valorizzazione dell'ordine economico e sociale e la fondazione di una consapevolezza umanistica che, al di là dei prestigi ineccepibili e irreversibili della tecnica e della scienza, preved[...]