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Il segmento testuale Saint-Cyprien è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 10Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 354

Brano: [...]te ad ArgelèssurMer. Circa 100 mila persone decisero successivamente di rientrare in Spagna, mentre tutti gli altri scelsero la via dell’esilio, disperdendosi in varie parti della Francia e in altri paesi (migliaia di bambini con i loro genitori furono accolti in Russia).

Agli inizi del marzo 1939 si trovavano ancora sparsi nei campi frettolosamente allestiti in tutta la regione circa 236.000 “rifugiati”, dei quali 30.000 ad Argelès, 60.000 a SaintCyprien, 16.000 a Gurs e così via. SaintCyprien e Gurs furono anche campi di transito per 7.000 ex volontari delle Brigate Internazionali, fra cui circa 2.500 garibaldini italiani (dei 3.344 accorsi nelle Brigate Internazionali, oltre 700 erano caduti).

Linternamento dei garibaldini

L’11.2.1939, dopo che il governo francese ebbe deciso (non senza difficoltà) di concedere il dovuto di

:>NI SOCIALISTI

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354



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 515

Brano: [...]n Corsica insieme ai famigliari, risiedette a lungo ad Ajaccio, ove si iscrisse al Partito comunista. Dalla Corsica, nell’ottobre

1936 partì volontario in Spagna con un gruppo di antifascisti. Sergente nella Brigata Garibaldi, partecipò a numerosi combattimenti e fu ferito a Huesca. Appena ristabilito ritornò al fronte. Lasciata la Spagna con le Brigate Internazionali il 7.2.1939, venne internato successivamente nei campi di concentramento di SaintCyprien, Gurs e Vernet. Dopo l’occupazione tedesca della Francia fu tradotto in Italia, condannato a

4 anni di confino e deportato all’isola di Ventatene.

Liberato nell’agosto del 1943, fu tra i primi organizzatori della Resistenza in Emilia. Vicecomandante della 62a Brigata Garibaldi, diresse con intelligenza e audacia numerose azioni. Verso la fine di ottobre del 1944, per ordine del C.U.M.E.R. scese a Bologna con tutta la brigata e il 7 novembre partecipò insieme alla 7a G.A.P. alla battaglia di Porta Lame (v.). Catturato il 4.12.1944 nel corso di un rastrellamento e rinchiuso a San Giovanni[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 656

Brano: [...]ortò in Francia, poi in Belgio.

A Bruxelles aderì alla “sinistra comunista” e fu tra i collaboratori della rivista “Prometeo” (v.)f poi del mensile “Bilan”. Nel 1936 accorse in Spagna, organizzò a Barcellona la Brigata “Lenin” aderente al P.O.U.M. (v.) e fu tra i propagandisti di questo partito comunista dissidente. Dopo la liquidazione del P.O.U.M. dovette tornare in Francia. All’inizio dlela Seconda guerra mondiale fu internato nel campo di SaintCyprien e poi consegnato dalle autorità francesi al governo fascista italiano che, il 30. 9.1940, lo confinò nelle isole Tremiti, dove rimase fino alla caduta del fascismo.

Secondo dopoguerra

Rientrato a Napoli nel settembre 1943, riprese i contatti con il P.C.I. e nei mesi successivi avviò la costruzione (con socialisti e azionisti) della Confederazione Generale del Lavoro Meridionale. Ben presto venne però a trovarsi in contrasto, sia con l’analoga organizzazione sorta a Bari sia con i sindacalisti cattolici. Sempre a Napoli fu tra i promotori della Federazione comunista dissidente di Montesa[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 204

Brano: [...]to in Spagna, addetto al Servi ciò special (sezione del controspionaggio politico) con sede a Madrid, poi a Valencia. Dalla primavera del 1938 fu commissario dell’ufficio quadri della 12a Brigata Garibaldi, composta da volontari italiani. Ferito durante la battaglia deH’Ebro, fu uno degli ultimi dirigenti comunisti ad abbandonare il suolo spagnolo al momento della sconfitta repubblicana. Riparò in Francia e il 12.2.1939 fu internato nel campo di SaintCyprien ad ArgelèssurMer.

Una missione in Etiopia

Dopo l’inizio della Seconda guerra mondiale, Ukmar venne fatto uscire dal campo di internamento e gli fu affidata, dai servizi anglofrancesi d'intesa con il governo etiopico in esilio, una missione da compiere neH’Etiopia (v.) occupata dalle truppe italiane. Della stessa missione furono chiamati a far parte altri due italiani: Ilio Barontini (v.) e Domenico Rolla (v.), nonché il colonnel

lo Paul Robert Monnier dei servizi segreti militari francesi, con l’incarico di far giungere armi e materiali ai partigiani etiopici attraverso il porto di G[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 164

Brano: [...]e Fuente d’Ebro (ove rimase ferito all’anca destra). Ritornò alla Brigata nel settembre 1938 e, come aiutante di Battaglione, combattè a Caspe, sull’Ebro e a Sierra Cabals, fino al ritiro delle Brigate Internazionali. Nel gennaio 1939 ritornò sul fronte di Barcellona, con un reparto speciale avente il preciso compito di ritardare l'avanzata nemica.

Lasciata la Spagna l’8.2.1939, venne rinchiuso nei campi di concentramento di ArgelèssurMer, di SaintCyprien e di Gurs, ove esplicò attività politica. Nel marzo 1941 riuscì a fuggire dal campo e si rifugiò a Parigi, dove entrò a far parte dei gruppi armati di patrioti francesi: fu tra gli organizzatori di uno sciopero contro i tedeschi a Chartres e membro di una Commissione di ex internati per la raccolta e l'invio di soccorsi ai garibaldini ancora chiusi nei campi di concentramento. L'8.8.1943 rientrò in Italia e venne arrestato, ma dopo 4 giorni di prigione fu rilasciato e raggiunse Medicina, dove partecipò subito alla Guerra di liberazione. Il 20.12.1943 si arruolò in un gruppo di partigiani tras[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 103

Brano: [...]12.

1912, m. a Bologna il 5.10.1944; meccanico.

Aderente all’organizzazione comunista clandestina bolognese, nel gennaio 1937 espatriò clandestinamente per raggiungere la Spagna e combattere in difesa della repubblica. Aggregato alla Brigata Garibaldi con il grado di tenente, restò ferito due volte, a Farlete e sull’Ebro. Lasciata la Spagna nel febbraio 1939, insieme a tutti i volontari internazionali, venne internato nei campi francesi di SaintCyprien, Gurs e Vernetd'Ariège, dove svolse un’intensa attività politica.

Nell’aprile 1941 fu tradotto in Italia e deferito al Tribunale speciale che, il 13 giugno, lo condannò a 15 anni di reclusione per l’attività politica svolta a Bologna fino al 1937.

Nella Resistenza

Liberato dopo il 25.7.1943, partecipò alla riorganizzazione del P.C.I. a Bologna e, aH’indomani dell'8 settembre, contribuì a far sorgere le prime formazioni gappiste e sappiste. Fu commissario della 63a Brigata “Bolero” e, successivamente, comandante del VI Raggruppamento S.A.P. della provincia. Organizzò e partecipò a num[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 220

Brano: [...]ni ad accorrere in Spagna, in difesa della repubblica. Con la Centuria “Gastone Sozzi” (v.) combattè a Pelahustàn e a Cenicientos. Fu poi, come sergente del Battaglione “Garibaldi”, sul fronte di Madrid. Ferito a Casa de Campo nell’aprile 1937, dopo la guarigione passò col grado di tenente alla Brigata “Garibaldi” e combattè sull’Ebro.

Con il ritiro delle Brigate Internazionali tornò in Francia e nel febbraio 1939 venne internato nei campi di SaintCyprien e Gurs, dove fu membro del Comitato direttivo del Partito comunista. Evase dal campo su disposizione del partito per svolgere un’importante missione in Etiopia (v.) con Ilio Barontini e Anton U k mar.

Ritornato a Parigi nel 1940, fu internato nel campo di Vernet. Dopo l’occupazione tedesca della Francia venne consegnato alla polizia italiana che lo inviò al confino. Riacquistata la libertà con la caduta del fascismo, all'indomani delI’8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle fila della Resistenza abruzzese (v. Marsica), dove fu commissario politico di quelle formazioni partig[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 58

Brano: [...]ntrare nel paese, ma fu nuovamente arrestato ed espulso. Ottenuto un passaporto spagnolo, arrivò in Spagna, dove dal settembre 1933, sotto altro nome, assolse importanti incarichi politici come dirigente del Partito comunista spagnolo a Malaga, Barcellona, Valencia. Dal 1935 fino al febbraio 1939 lavorò nell’apparato del Comitato centrale di questo partito. Passato in Francia dopo la sconfitta della Repubblica spagnola, fu internato nei campi di SaintCyprien e di Barcares. Successivamente, ubbidendo a precise direttive del P.C. spagnolo, lavorò in Francia durante il periodo bellico in una compagnia di lavoratori integrata nell’esercito francese.

Con la liberazione della Francia dall’occupazione tedesca si trasferì a Bordeaux ed entrò a far parte del Comitato italiano di liberazione, diventandone segretario. Nel giugno

1945 rientrò finalmente in Italia e riprese subito il suo posto di lotta nell’organizzazione comunista del Biellese.

Per la sua vasta esperienza politica e preparazione sindacale fu eletto segretario responsabile della Came[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Saint-Cyprien, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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