Brano: [...]. Siamo stati a discutere due ore nella camera del lavoro, tutti i dirigenti della zona, per pensare a tutte le trazzere, i sentieri, come conveniva meglio per non farci scoprire. Io ascoltavo perché non conoscevo la zona. A un certo momenta decisero che ci saremmo partiti a gruppi di quattro, di cinque, fingendo di andare a zappare. E fissandoci un appuntamento a Case Nuove, e quando saremmo stati tutti là, a bandiere al vento, saremmo andati a Sagana, e di li scendere alla Piana degli Aranci al feudo.
Siccome dovevano venire anche dagli altri paesi vicini, i responsabili andarono ad avvisare. Io rimasi a Carini e l'indomani all'alba andavamo a topoliare (bussare) casa per casa: — Turi. Arrisvegliati,
che emu a ghire alla terra. Nun ne vuoi terra? La terra!!!... E par
timmo, così a gruppi. Incontrammo una pattuglia di carabinieri ma questi s'ingannarono. Non ti posso dire quanto io abbia sofferto per la strada, per la montagna, con la gamba sciancata (mi son ferito quando sono andato volontario per la guerra di Liberazione). Tante volte[...]
[...]attuglia di carabinieri ma questi s'ingannarono. Non ti posso dire quanto io abbia sofferto per la strada, per la montagna, con la gamba sciancata (mi son ferito quando sono andato volontario per la guerra di Liberazione). Tante volte mi reggevo alla coda del mulo, e una volta mi buttai per terra che credevo di non farcela piú.
Arrivammo verso le sette. Attendemmo. Via via venivano gli altri: trecento circa. Aprimmo le bandiere e partimmo verso Sagana. Appena
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arrivati vicino alle case, scorgemmo da lontano un altro gruppo di contadini con le bandiere: erano di Partinico.
Ci unimmo e ci baciammo. Ma intanto s'era schierata in un piazzale la C.F.R.B.: si fece avanti un ufficiale e ci disse cosa eravamo venuti a fare. Dicemmo la verità, eravamo venuti a occupare il feudo. Questo ci voleva distogliere, minacciandoci: — La legge, la galera... — Intanto un maresciallo s'era diretto in un gruppo di contadini che tenevano le bandiere: uno teneva la bandiera italiana, un altro la bandiera rossa. Abbassi que[...]
[...]oi nessuno fiatasse) e ci denunciarono per nientepopodimeno « istigazione a delinquere, tentata occupazione di terre ».
Nel carcere stavamo tosi stretti, in una cella per quattro, che non si poteva camminare in duq,; tra buliolo, dove si faceva tutto, e minestra, c'era una confusione di odori... Dopo sei mesi, appena uscito dal carcere (dove avevo intanto potuto approfondirmi nello studio delle questioni sociali; avevamo costituita la cellula « Sagana » e abbiamo fatto qualche reclutato), ritornai alla Federbraccianti, alla mia attività normale.
Quando é venuto Eisenhower in Italia per ispezionare le truppe, la popolazione aveva inscenato una dimostrazione contro la guerra. Io mi trovavo in piazza Massimo, perché volevo partecipare anch'io. Ad un dato momento non so cosa é avvenuto, una confusione, ho visto spingere una donna su una camionetta e l'Onorevole Colajanni che,
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qualificandosi come deputato regionale, cercava di dissuadere la polizia ad arrestare quella donna. Si è gridato: — Viva la Sicil[...]