Brano: [...], subito dopo la liberazione di Reggio Emilia. Al centro, la staffetta Imelde Campani (Noris)
John). Facendo assegnamento sul
5.1.M. per avere informazioni precise e anche per stimolare e organizzare la Resistenza nell’Italia centrale e nel Nord, la N. 1 Special Force inviò oltre le linee del fronte più di 100 volontari presentati dal
5.1.M. e suddivisi in numerose missioni (v. Missioni alleate).
Verso la fine del 1943 il Comando del S.O.M. e quello della N. 1 Special Force ritennero di avere un quadro sufficientemente completo della situazione in territorio occupato. Tale quadro giustificava operazioni dirette a collegare la N. 1 Special Force con la Resistenza armata che aveva preso radice dalla Linea Gustav alle Alpi, al fine di potenziarla e di ottenere la cooperazione per azioni di guerriglia e di sabotaggio. Del quadro faceva parte il fatto che, in linea generale e pur mancando strutture ben definite, esisteva una netta distinzione fra “politici” aderenti a partiti del C.L.N. (Partito comunista, Partito d’Azione, Partito s[...]
[...]n linea generale e pur mancando strutture ben definite, esisteva una netta distinzione fra “politici” aderenti a partiti del C.L.N. (Partito comunista, Partito d’Azione, Partito socialista) e “badogliani”, ligi invece alla monarchia e al capo del governo.
I mezzi che il 15° Gruppo d'armate e il Comando Alleato nel Mediterraneo avevano messo a disposizione della N. 1 Special Force erano alquanto limitati, ma neH'inverno del 1944 il Comando del S.O.M. giunse alla conclusione che un mutamento nella situazione politica nell’Italia liberata avrebbe aumentato l'efficacia del personale e dei mezzi: si ritenne che, come nel novembre 1942 Darlan (v.) aveva fatto nell'Africa del Nord, nel settembre
1943 Badoglio aveva assolto in Italia un ruolo essenziale nel facilitare il successo degli Alleati, ma che Badoglio (come nel caso di Darlan per la Francia) avrebbe costituito un ostacolo a un ulteriore sviluppo della Resistenza armata in Italia. Convinto che il C.L.N. aveva nella Resistenza un ruolo superiore a quello dei “badogliani”, d'accordo con[...]
[...]n (v.) aveva fatto nell'Africa del Nord, nel settembre
1943 Badoglio aveva assolto in Italia un ruolo essenziale nel facilitare il successo degli Alleati, ma che Badoglio (come nel caso di Darlan per la Francia) avrebbe costituito un ostacolo a un ulteriore sviluppo della Resistenza armata in Italia. Convinto che il C.L.N. aveva nella Resistenza un ruolo superiore a quello dei “badogliani”, d'accordo con la Commissione Alleata di Controllo il S.O.M. chiese quindi al ministro britannico per gli Affari mediterranei (residente ad Algeri) di prendere l'iniziativa per sostituire al governo del maresciallo un governo del C.L.N.. Il ministro (e futuro primo ministro) Harold Macmillan (v.) giunse in Italia ai primi di aprile del 1944 e il risultato della sua venuta divenne storia italiana.
Poiché Roma si trovava nella zona operativa della 5a Armata, i collegamenti con la Resistenza romana vennero tenuti soprattutto dall’O.
S.S.. Invece in Toscana, dove con
fluirono nell'estate 1944 la 5a e l'8a Armata, la missione della N. 1 Special For[...]