Brano: [...]o puramente ideologico che trova nella realtà la cruda illustrazione e conferma di una verità intellettuale preacquisita e si risolve in un'opera che è insieme di alta pedagogia politica e di alta retorica morale. Il Viaggio di Radiséev è importante nella storia della narrativa russa non solo perché apre idealmente la linea della letteratura
« sociale » che troverà nel Che fare? di Cernysevskij il suo punto piú alto, ma anche perché il rapporto RussiaEuropa qui è interiorizzato e implicito: è la visione del mondo intellettuale europeo (nel caso di Radiscev, delle idee illuministiche con un'impronta pietistica) dal « punto di vista russo » che porta poi l'osservatore russo a guardare, alla luce di questa visione, la sua propria realtà nazionale e a trarne le conseguenze teoriche e pratiche. La visione russa è comparativa e stereoscopica: vede la Russia sullo sfondo dell'Europa e viceversa.
La visione culturale e romanzesca russa ha il suo soggetto non nel russo in generale, ma in quel russo assai particolare che è l'intellettuale (dapprima nobil[...]
[...]tipo ascetico e rigoristico dell'« uomo nuovo ». Ma se questo personaggio è un paradigma che si propone come un modello di comportamento poi fin troppo meccanicamente seguito e imitato, l'autentica Bildung rivoluzionaria della letteratura russa è incarnata in Herzen, nel suo Passato e pensieri, libera sintesi di un doppio ordine di svolgimento temporale: interiore e eticopsicologico l'uno, storico e politicomorale l'altro.
In Herzen il rapporto RussiaEuropa diventa non solo centro di una esperienza di vita, ma nucleo di una teoria dello sviluppo storico e dell'azione politica (il cosiddetto « socialismo russo »), che accoglie posizioni slavofile e inaugura la dottrina populista. Rispetto ad altre successive concezioni dell'originalità storicoculturale (si pensi, ad esempio, alla fortuna di una simile concezione nell'America Latina), l'idea dell'originalità storica russa ha la caratteristica di non esaurirsi in una meccanica contrapposizione alla cultura europeooccidentale, ma di porsi in un rapporto di dialettica continuità rispetto a essa su un[...]
[...] spirituale di tutta la vita della Russia moderna codificata nel suo romanzo ottocentesco. E se il romanzo russo classico si era svolto tra due eventi epocali (la rivoluzione francese e la rivoluzione russa) e all'interno di un confronto tra due entità storicosimboliche (la Russia e l'Europa), il romanzo russo sovietico si svolge in un tempo aperto postrivoluzionario e in uno spazio cosmicostorico che non si risolve piú nell'opposizione bipolare RussiaEuropa, ma che trova il suo centro nel rapporto della Russia col suo proprio complesso passato e presente e, di riflesso, col destino dell'intera umanità.
L'intreccio della storia universale è aperto sulla « cattiva infinità » o sulla cattiva catastrofe. Il romanzo non solo russo, ma mondiale non vive piú nel presagio di un'epoca nuova o nella delusione di questo presagio, ma nella prospettiva di una lunga fine. E nella ricchezza di un grande passato. Il « punto di vista russo » è ancora un ottimo punto di osservazione romanzesca su Russia e nonRussia, ma si apre su un paesaggio spaziotemporale orm[...]