Brano: [...]nel febbraio 1918, l’intero territorio lettone fu occupato dall’esercito tedesco, questo vi instaurò un regime di tipo coloniale: le terre vennero riconsegnate ai feudatari e contro i lavoratori fu scatenato il terrore, con il sostegno della borghesia locale e dei menscevichi.

A Riga continuarono a uscire clandestinamente giornali bolscevichi e si formò un soviet clandestino. Nel novembre 1918, con la denuncia del trattato di BrestLitovsk, la Russia Sovietica entrò in lotta aperta per liberare la Lettonia. Per contrastarne l’azione, i tedeschi costituirono un governo provvisorio controrivoluzionario diretto da Karlis Ulmanis e proclamarono la Lettonia « repubblica indipendente ». Dopo la capitolazione della Germania gli anglofrancesi inviarono le loro truppe nei Paesi Baltici.

Primo dopoguerra

Le forze di occupazione tedesche vennero lasciate dalle potenze dell’Intesa in Lettonia per impedire una ripresa delle masse rivoluzionarie. Il governo fantoccio emanò provvedimenti per cui veniva concessa la cittadinanza lettone e sarebbero state asse[...]

[...] ». Dopo la capitolazione della Germania gli anglofrancesi inviarono le loro truppe nei Paesi Baltici.

Primo dopoguerra

Le forze di occupazione tedesche vennero lasciate dalle potenze dell’Intesa in Lettonia per impedire una ripresa delle masse rivoluzionarie. Il governo fantoccio emanò provvedimenti per cui veniva concessa la cittadinanza lettone e sarebbero state assegnate proprietà terriere a chi avesse preso parte alla guerra contro la Russia Sovietica. Il 18.12.1918 la squadra navale inglese al comando dell’ammiraglio Sinclair entrò nel porto di Riga.

Nelle settimane seguenti ebbero luogo in tutto il paese grandi manifestazioni contro gli invasori e contro il governo collaborazionista di Ulmanis. A Riga le truppe in

glesi spararono sugli operai. Nonostante le repressioni, comitati militari rivoluzionari sorsero nei principali centri e il 17 dicembre venne formato un governo rivoluzionario provvisorio che, il 22 dello stesso mese, fu riconosciuto ufficialmente dal governo della Federazione Russa.

L’azione dei lavoratori venne soste[...]

[...]fu riconosciuto ufficialmente dal governo della Federazione Russa.

L’azione dei lavoratori venne sostenuta dall’offensiva dei fucilieri rivoluzionari lettoni su Riga. Furono nuovamente liberate Valka, Valmiera, Cesis, e alla fine di gennaio quasi l’intera Lettonia. Il governo di Ulmanis si rifugiò a Liepaja, tenuta dalle squadre navali anglofrancesi.

Il 19.1.1919 si aprì a Riga il I Congresso nazionale dei soviet, cui portò il saluto dalla Russia Sovietica Sverdlov. Il Congresso nominò il governo della Repubblica socialista sovietica di Lettonia, approvò la costituzione e un piano di ricostruzione, confiscò nuovamente le terre e i beni ai feudatari, nazionalizzò le banche e le grandi imprese industriali e commerciali, introdusse le assicurazioni sociali e la giornata lavorativa di 8 ore, organizzò una rete di mense pubbliche e migliorò l’alimentazione. Le fabbriche ripresero il lavoro. Venne istituita l’Università e furono fondate altre organizzazioni culturali. Le terre confiscate non vennero distribuite ai contadini, ma riunite in grandi azie[...]

Brano: [...]a Rossa in un esercito regolare;

2) fu fissata la linea di accordo verso il contadino medio [serednjak), basandosi saldamente sul contadino povero (bednjak) contro il contadino ricco {kulak).

Dopo la morte di Sverdlov, uno dei massimi leader bolscevichi, che aveva sostituito Kamenev alla presidenza de! Comitato esecutivo centrale panrusso dei soviet (capo del

lo Stato) venne eletto a tale carica M.l. Kalinin (v.).

La situazione della Russia sovietica restava però assai grave: intere regioni continuavano a rimanere sotto la dittatura delle guardie bianche. La Siberia e gli Urali si trovavano ancora sotto Kolciak; il generale Judenic controllava l’Estonia; il generale Denikin comandava « le forze armate del Sud della Russia »; nel Nord, le truppe bianche erano comandate dal generale Miller. Complessivamente, le guardie bianche disponevano di un milione di uomini, riforniti con larghezza di armi e vettovagliamenti da Francia, U.S.A., Gran Bretagna e Giappone.

Nel marzo 1919 Kolciak lanciò un’offensiva in direzione di Kazan sul Volga, cons[...]

[...]contrattacco, sbaragliando l’esercito polacco fino a giungere nel luglio alle porte di Varsavia. Ma a questo punto Pilsudski riprese il controllo della situazione e, fortemente aiutato dagli eserciti dell’Intesa, contrattaccò. L’Armata Rossa, troppo distaccata dalle proprie basi di rifornimento, subì a Varsavia una grave sconfitta. Tuttavia Pilsudski non aveva riserve a disposizione e fu costretto a cercare un accordo.

Le azioni di guerra fra Russia Sovietica e Polonia cessarono nell’ottobre 1920 e, il 18.3.1921, a Riga, fra i due Stati fu concluso un trattato di pace, in virtù del quale la Bielorussia occidentale e l’Ucraina occidentale passarono alla Polonia che, in tal modo, divenne a sua volta uno Stato multinazionale con molti problemi di difficile soluzione. Fra l’ottobre e il novembre 1920 le forze sovietiche sottomisero definitivamente la Crimea, infliggendo alle truppe bianche una sconfitta definitiva.

Nell’Asia centrale erano intanto sorte tre repubbliche popolari: Turkestan, Chorezm e Buchara. Nel Caucaso sorsero tre repubbliche sovi[...]

Brano: N.E.P.

N.EJP.

Novaia Ekonomiceskaia Politika (Nuova politica economica).

Poco più di tre anni dopo la nascita dello Stato sovietico (v. U.R.S.S.), la N.E.P. pose termine al regime detto comuniSmo di guerra. Consistente in un complesso di misure economiche, amministrative e legislative, la N.E.P. venne introdotta nella Russia Sovietica in seguito a una proposta di Lenin (v.) approvata dal X Congresso del partito comunista nel marzo 1921.

Della N.E.P. sono state date dagli stessi promotori diverse definizioni, talvolta parziali e contraddittorie. Secondo Lenin, che ne fu il principale assertore, la N.E.P. rappresentava una « ritirata strategica temporanea », imposta da condizioni di forza maggiore, alla quale avrebbe poi dovuto seguire la ripresa dell’avanzata sulla via del socialismo. Più particolarmente, la N.E.P. avrebbe f dovuto permettere di rafforzare l’intesa (l'esatto termine russo era soiuz, ossia « unione ») tra[...]

Brano: [...]avi batterono la bandiera rossa della Reggenza del Carnaro. Nel gennaio 1920, in concomitanza con lo sciopero generale dei ferrovieri, tre navi controllate dalla Federazione si tennero nelle acque di Ancona per sostenere attesi moti insurrezionali concordati tra Giuli etti, D’Annunzio e l’anarchico Errico Malatesta.

L'appoggio alla Rivoluzione sovietica

La F.N.L.M., nella quale militavano anche numerosi anarchici, appoggiò d’altra parte la Russia Sovietica nei primi anni dopo la Rivoluzione, tra l’altro dirottando su Fiume (settembre 1919) la nave Persia con un carico d’armi originariamente destinato agli eserciti bianchi. Nel maggio 1920 partecipò ufficialmente al cosiddetto Convegno Rosso per la difesa della Russia dei Soviet (a quella iniziativa presero parte il Sindacato Ferrovieri, la C.G.I.L., I’U.S.l. il P.S.I., VUnione Comunista Anarchica, il P.R.I., VAvanti! e Umanità Nuova). Nello stesso mese di maggio i lavoratori aderenti alla Federazione del Mare bloccarono nel porto di Genova una nave russa controllata dai controrivoluzionari e, a[...]