Brano: [...]ga Benario Prestes (mezza ebrea, scelse di stare nel blocco delle ebree per meglio esplicare la sua opera politica), Charlotte Eisenbletter e la socialista Ruth Grunspan.

A Dachau (v.) il capoblocco della baracca ebraica Heinz Eschen, organizzatore di un circolo di studio marxista, venne scoperto, torturato e infine appeso per 3 giorni a un albero, ma morì senza rivelare i nomi dei compagni.

A Buchenwald (v.) il giovane dirigente comunista Rudi Arndt, già passato per Dachau e Sachsenhausen, prima di essere ucciso dalle guardie riuscì a salvare la vita a centinaia di compagni nel blocco ospedaliero.

La Baumgruppe a Berlino

Gli ebrei tedeschi seppero contribuire alia Resistenza anche fuori dai campi. Grande risonanza ebbe la distruzione della mostra antisovietica intitolata II paradiso sovietico e organizzata a Berlino, nel maggio 1942, dal ministro della propaganda Goebbels. L'incendio della mostra, appiccato il 13 maggio dai membri della Baumgruppe, è considerato una delle più significative azioni di resistenza compiute in Germania [...]

[...]ti dalle distrutte organizzazioni sioniste, comuniste e operaie. Prese il nome dal suo capo Herbert Baum e contava circa 30 membri attivi, tutti giovanissimi e molti dei quali occupati presso le officine Siemens di Berlino, insieme ad altri 700 lavoratori coatti ebrei.

Già un grande significato aveva avuto la cerimonia clandestina organizzata da Baum all'inizio del

1941 presso il cimitero ebraico di Weissensee, per commemorare il berlinese Rudi Arndt ucciso pochi mesi prima a Buchenwald. Dai primi mesi del 1942 il gruppo passò alla resistenza attiva, attraverso scritte contro il nazismo e affissione di manifesti, svolgendo un’intensa propaganda antinazista verso i lavoratori coatti stranieri e mettendo in atto tentativi di salvare gruppi di ebrei dalla deportazione.

La Baumgruppe ebbe anche rapporti con altre organizzazioni della Resistenza, quale il gruppo ebraico di BerlinoWeissensee diretto da Hans Fruck e quello comunista del KaiserWilhelm Institut, guida

Monumento alia Baumgruppe nel cimitero di BerlinoWeissensee (D.D.R.). In f[...]

Brano: [...]1943 e seppe svolgere un’efficace azione di stimolo e di direzione per il sabotaggio della produzione industriale, alla quale i nazisti intendevano adibire i deportati. Nel 1944 la produzione mensile di armi leggere delle fabbriche Gustloff — ove venivano impiegati i prigionieri — scese da una media mensile di 55.000 pezzi a 6.000 pezzi.

Tra coloro che si distinsero nell'opera di solidarietà con i compagni di prigionia si ricordano i tedeschi Rudi Arndt e Wilhelm H am man. Il primo, un giovane ebreo comunista, riuscì a salvare la vita a centinaia di compagni ammalati sottraendo medicine presso i magazzini delle S.S.. Divenuto « kapo » per meglio svolgere la propria azione, Arndt organizzò una cellula comunista e riuscì ad assicurare a molti giovani ebrei polacchi, rinchiusi nel cosid

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Brano: [...]ere una stretta vigilanza, costò molte vittime. Albert Kuntz che era stato uno dei primi tre fondatori del Comitato clandestino, fu scoperto e rinchiuso nel bunker. Sopravvissuto a questa tortura, venne tradotto a Dora, dove continuò la lotta dirigendo il comitato illegale di quel campo, ma alla fine fu nuovamente individuato e questa volta rinchiuso nel bunker fino alla morte. Sempre a Buchenwald caddero il kapò del Revier con il suo aiutante e Rudi Arndt, organizzatore della lotta fra i deportati ebrei.

Banco utilizzato a Buchenwald per le fustigazioni