Brano: [...]zione locale, e 40 di questi vennero rinviati a giudizio. Il processo fu celebrato 2 anni più tardi, davanti al Tribunale speciale che, per l’occasione, illegalmente proclamò la propria competenza a giudicare retroattivamente fatti avvenuti prima delle leggi eccezionali fasciste.
La sentenza inflisse pene per complessivi 174 anni e 5 mesi di reclusione e tolse all’organizzazione comunista fiorentina, per lunghi anni, uomini come Fosco Frizzi, Romeo Baracchi, Aldo Lampredi, Giulio Mocali, Lazzaro Pancini, Igino Pallanti, tutti fondatori o fra i primissimi iscritti al P.C.d’I..
L’attività accanita degli organi di repressione fascista (Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, Ovra, Questura ecc.) a Firenze e in provincia dette in breve tempo i suoi frutti: tra il 1927 e il 1931 furono deferiti al Tribunale speciale altri 11 gruppi di comunisti.
L’intensa attività dell’Ovra e del Tribunale speciale eliminò dalla scena politica locale i primi organizzatori e dirigenti politici comunisti, incarcerandoli o costringendoli ad espatriare, ma n[...]
[...]anizzatori e dirigenti politici comunisti, incarcerandoli o costringendoli ad espatriare, ma non per questo il movimento nella provincia si dissolse: gli incarcerati e gli emigrati furono sostituiti da altri dirigenti, soprattutto giovani come Gino Tagliaferri, Faliero Pucci, Fernando Borghesi, e tanti altri che, affiancatisi ai pochi sfuggiti agli arresti (come Giulio Montelatici) o dimessi dal carcere al termine della pena (come Fosco Frizzi e Romeo Baracchi), seppero svolgere un ottimo lavoro. La organizzazione clandestina fu strutturata a compartimenti stagni, secondo le nuove norme cospirative del Partito. I contatti col Centro interno e con quello estero furono ripresi e regolarmente mantenuti.
Venne svolta, con le debite cautele, una discreta attività di proselitismo, soprattutto nell’Empolese. Così, benché l’Ovra continuasse puntigliosamente la caccia, l’organizzazione comunista clandestina seguitò a essere presente nei maggiori centri della provincia.
Tra il 1932 e il 1943 il Tribunale speciale giudicò 17 gruppi di comunisti della pr[...]
[...]ta, con le debite cautele, una discreta attività di proselitismo, soprattutto nell’Empolese. Così, benché l’Ovra continuasse puntigliosamente la caccia, l’organizzazione comunista clandestina seguitò a essere presente nei maggiori centri della provincia.
Tra il 1932 e il 1943 il Tribunale speciale giudicò 17 gruppi di comunisti della provincia di Firenze. Alcuni furono processati anche più di una volta, come Gino Tagliaferri, Cesare Coll ini, Romeo Baracchi, Cesare Rigacci, Paolo Vezzi e altri. Il contributo pagato dai comunisti della provincia alla lotta contro il fascismo non apparve soltanto in questi processi: numerosi comunisti fiorentini furono arrestati in altre province, dove svolgevano attività clandestina come corrieri o funzionari del Partito. Basta ricordare i nomi di Cesare Manetti, Giuseppe Rossi, Rigoletto Martini, Renato Bitossi, Mario Fabiani e Dino Saccenti per valutare l’apporto qualitativo, oltre che quantitativo, dato dalla provincia di Firenze al P.C.I. e alla lotta antifascista. Assieme a questi vanno ricordati tutti color[...]