Brano: [...]lto Garemi. Torrebelvicino, 1978.
E.Si.
Pahlavi, Muhammad Riza
N. a Teheran il 26.10.1919, m. a II Cairo il 27.7.1980; scià di Persia (v. Iran).
Successe al padre Riza Han il 26.8.
1941, quando questi fu costretto ad abdicare in seguito all'intervento delle potenze alleate, timorose per le sue eccessive simpatie nei confronti della Germania nazista. Esautorato nel 1951 dal suo primo ministro, il nazionalista Mossadeq, il 16.8.1953 Riza Pahlavi fu costretto a riparare all'estero da una sommossa popolare, ma il mese successivo, con l'aiuto dei servizi segreti americani, riuscì a ristabilire nel paese il proprio dispotismo.
Per contrastare l'influenza della chiesa musulmana sulla popolazione e praticamente ridotto l’Iran a una colonia degli U.S.A., mitizzò l’antico passato achemenide cercando di dare alla propria dittatura, grazie alle immense risorse petrolifere, peraltro sfruttate soprat
tutto dalle grandi compagnie internazionali, una parvenza di modernità. Di fatto instaurò un potere personale, fondato sul terrore, per spogl[...]
[...]rvenza di modernità. Di fatto instaurò un potere personale, fondato sul terrore, per spogliare il paese. Al tempo stesso intraprese una riforma agraria che portò aila distribuzione dei latifondi tra i contadini e introdusse altre misure modernizzatrici di facciata, accelerate agli inizi degli anni Sessanta in seguito a pressioni deH’amministrazione Kennedy. Mentre la grande maggioranza della popolazione viveva in condizioni di terribile miseria, Riza Pahlavi impiegò le risorse ottenute in seguito aH'aumento del prezzo del petrolio negli anni Settanta per costituirsi un immenso patrimonio personale all'estero e per armare a dismisura l'esercito. Egli potè così svolgere il ruolo di gendarme nel Golfo Persico, secondo le direttive dellamministrazione americana che, d'altra parte, si adattavano perfettamente alla sua megalomania. In questa fase, il suo potere venne sostenuto anche dall’Unione Sovietica, preoccupata per la sicurezza delle proprie frontiere meridionali, e dalla Cina.
Riza Pahlavi sposò in prime nozze la principessa egiziana Fawziyya[...]
[...]i Settanta per costituirsi un immenso patrimonio personale all'estero e per armare a dismisura l'esercito. Egli potè così svolgere il ruolo di gendarme nel Golfo Persico, secondo le direttive dellamministrazione americana che, d'altra parte, si adattavano perfettamente alla sua megalomania. In questa fase, il suo potere venne sostenuto anche dall’Unione Sovietica, preoccupata per la sicurezza delle proprie frontiere meridionali, e dalla Cina.
Riza Pahlavi sposò in prime nozze la principessa egiziana Fawziyya, poi la persiana Soraya Isfandyari e infine l’iraniana Farah Diba, da cui ebbe quattro figli.
In seguito alla rivolta popolare guidata dall 'ayatollah Khomeini, il 16.1.1979 lo scià fu costretto a lasciare precipitosamente l’Iran e, dopo un periodo di peregrinazioni che lo vide in Egitto, poi in Marocco, alle Bahamas e in Messico, trovò infine rifugio negli Stati Uniti. Quando, nel 1980, il governo iraniano sequestrò i diplomatici dell’Ambasciata americana a Teheran, chiedendo come condizione per la liberazione degli ostaggi la consegna[...]
[...] periodo di peregrinazioni che lo vide in Egitto, poi in Marocco, alle Bahamas e in Messico, trovò infine rifugio negli Stati Uniti. Quando, nel 1980, il governo iraniano sequestrò i diplomatici dell’Ambasciata americana a Teheran, chiedendo come condizione per la liberazione degli ostaggi la consegna del despota per sottoporlo a un processo popolare, il governo degli Stati Uniti si liberò dello scomodo ospite facendolo partire per l'Egitto. Qui Riza Pahlavi morì di cancro, poco dopo il suo arrivo. È tuttora in corso la rivendicazione dell’Iran sui beni ingentissimi trafugati dallo scià e nascosti all’estero durante la sua lunga dittatura.
Pahor, Roman
N. a Trieste il 7.2.1903, m. a Isola d’Istria (Jugoslavia) il 2.12.1951; impiegato.
Di famiglia slovena, fin dalle scuole medie fu tra i dirigenti antifascisti istriani. Successivamente di
venne segretario generale della Lega dei circoli giovanili sloveni che lottavano contro il processo di brutale nazionalizzazione imposto dal fascismo in tutta l’Istria. Per questa sua attività fu ripe[...]