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Il segmento testuale Rita Rosani è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 6Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 258

Brano: [...]
« di piccola statura, dai capelli rossocastani, di modi quasi infantili, impugnava II suo moschetto a fianco dei compagni. A chi la esortava a fuggire, rispose: « Vuialtri g’avì voia de schersàr » e continuò a sparare ».

Rimase ferita e, caduta poco dopo in mano al nemico, fu uccisa da un sottotenente repubblichino con una rivoltellata alla nuca. Il suo uccisore, condannato a 20 anni nel 1945, sarà successivamente assolto.

Alla memoria di Rita Rosani è stata conferita la Medaglia d’oro al valor militare. Le amministrazioni comunali di Verona e Trieste le hanno intitolato una delle principali vie nelle rispettive città. Un cippo la ricorda sul luogo dove cadde e una lapide è stata posta all'ingresso del tempio israelitico di Verona, con una epigrafe che reca (in ebraico) un passo della Bibbia: « Molte donne si sono comportate valorosamen

Rita Rosani

258



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 131

Brano: [...]vagna, Genova). Le altre 13 medaglie d’oro sono state conferite alla memoria di: Irma Bandiera (Bologna), Livia Bianchi (Torino), Bruna Davoli (Reggio Emilia), Cecilia Deganutti (Udine), Gabriella Degli Esposti (Castelfranco Emilia, Modena), Anna Maria Enriques Agnoletti (Firenze), Tina Lorenzoni (Firenze), Irma Marchiani (Firenze), Ancilla Marighetto (Trento), Clorinda Menguzzato (Casteltesino, Trento), Norma Pratelli Parenti (Massa Marittima), Rita Rosani (Monte Comune), Modesta Rossi (Bucine, Arezzo). Si veda, per ciascuna di esse, la rispettiva voce.

Durante la Guerra di liberazione si moltiplicarono i giornali clandestini femminili. Insieme a « La compagna » fu pubblicato La difesa della lavoratrice, organo dei « Gruppi di difesa ». Ai primi del 1945 le donne cattoliche stamparono La Fiamma. Tra i numerosi giornaletti locali so

Partigiane e staffette bolognesi nei giorni della Liberazione (Bologna, aprile 1945)



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 466

Brano: [...]mento

Nella zona della « Pasubio » andarono lentamente riannodandosi le fila tra i partigiani. Alla fine del settembre 1944, intorno a Marozin se ne erano nuovamente raccolti 150. Tra questi, erano i partigiani del Battaglione Autonomo « Aquila », comandati da Rito (Umberto Ricca), una piccola formazione operante in valle d’Adige e che, accerchiata su monte Comune, era riuscita a rompere la stretta. Sul monte Comune era caduta, tra gli altri, Rita Rosani, una triestina di religione israelita, alla cui memoria sarà conferita la medaglia d’oro al valor militare. Mentre si tentava la riorganizzazione della « Pasubio », giunse notizia che il C.L.N. di Vicenza l’aveva dichiarata fuorilegge e che Giuseppe Marozin era stato condannato a morte per « atti di insubordinazione e di indisciplina verso il Comitato di liberazione nazionale ». Questa sentenza, insensatamente emessa nel mese di agosto, risultava mostruosa nei giorni della sua comu

466



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 359

Brano: [...]so del gruppo del Brenta, delle Piccole Dolomiti e del Pasubio, contribuirono persone di ogni ceto sociale, compresi i sacerdoti (v. Clero e Resistenza).

Si valuta che le formazioni operanti sul monte Baldo comprendessero 475 partigiani, fra cui 26 donne e 35 combattenti di nazionalità straniera. I partigiani caduti furono 53 e i feriti 36 (fra cui 2 donne). Fra i caduti nella provincia va ricordata, quantunque non veronese, la Medaglia d’oro Rita Rosani (v.). Queste formazioni condussero una vivace guerriglia attraverso colpi di mano, disarmi di presìdi fascisti, attacchi a mezzi di trasporto tedeschi, cattura di spie ecc.. Tra le azioni più riuscite va ricordato l’assalto al carcere di Peschiera, che permise la liberazione di 30 patrioti ivi detenuti.

Operarono nel Veronese la Divisione “Pasubio” (v.), il Gruppo Divisioni “Garemi” (v.), alcune formazioni locali collegate alla Missione Rye, nonché formazioni autonome e altre ancora sorte nelle ultime settimane di guerra.

La formazione più largamente attiva nella provincia fu la “Pasubi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 360

Brano: [...] Scala; il Battaglione “Montanari”, comandato da Ugo Sitta e operante in Verona città; il “Tregnago”, comandato da Alessandro Canestrari e operante in vai d'Illasi.

Tra le altre formazioni si ricordano: il Battaglione autonomo “Aquila”, una piccola formazione comandata dal capitano Umberto Ricca [Rito), operante in vai d'Adige fino al settembre 1944 e poi confluita nella nuova formazione di Marozin (dell'“Aquila” faceva parte la già ricordata Rita Rosani); la Brigata “Adige”, al comando di Francesco Di Lorenzo [Romeo), operante nella zona di Albaredo d'Adige e nella Bassa veronese; la Brigata “Manara”, comandata da Luciano Dal Cero [Paolo). Di questa ultima Brigata facevano parte due formazioni: il Gruppo “Campiano”, comandato da Aurelio Bosaro [Franco) e attivo in vai Framigna, vai d'Illasi, Alpone; il Battaglione “Ligabò”, comandato da Attilio Cornetto e operante nelle stesse zone.

Vanno ancora ricordate alcune altre formazioni: la Brigata “Città di Verona”, comandata da Renato Tisato (Reti) e attiva appunto in città; la Brigata “Italia”[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Rita Rosani, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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