Brano: [...]lbanesi, il 4,4 da macedoni, il 3 da ungheresi, il 2,7 da montenegrini e altre minoranze. Capitale federale è Belgrado (circa 700.000 abitanti); altre città importanti sono Zagabria (500.000), Novi Sad (123.000), Fiume o Rijeka (111.000), Spalato o Split (106.000), Sarajevo (213.000), Lubiana (157.000), Skoplje (106.000), Pola o Pula (41.000).

Primo dopoguerra

L’attuale repubblica federale rappresenta solo geograficamente la continuità del Regno di Jugoslavia nato nel 1919 sulla dissoluzione dell’impero austroungarico. Le basi di quel Regno erano state poste dalla Dichiarazione di Corfù (20.7. 1917) che appunto prevedeva l’unificazione della Serbia con le altre regioni jugoslave già sotto l’AustriaUngheria, in uno Stato monarchico costituzionale affidato alla dinastia dei Karagiorgjevic. L’11.8.1917 aderiva alla stessa Dichiarazione il Comitato di unificazione nazionale montenegrino, sorto a Parigi nel marzo di quell’anno.

La Rivoluzione sovietica del 1917, che ebbe una particolare influenza tra i popoli slavi, impresse un grande slancio alla l[...]

Brano: [...]el crimine di pretta marca fascista fu pronta e combattiva: a Zagabria furono erette barricate e si combattè alcuni giorni per le strade. Gli operai scesero in sciopero. Re Alessandro riuscì a guadagnare tempo promettendo ordinamenti più democratici, ma subito dopo, alla morte di Radic, sciolse partiti e associazioni democratiche e abrogò la Costituzione.

Soppressa la denominazione di « Regno dei serbicroatisloveni », venne adottata quella di Regno di Jugoslavia. Furono abolite le autonomie dei comuni e delle città. Il Regno venne diviso in 9 banati (le cui circoscrizioni non rispettavano i confini nazionali storici), governati da funzionari di nomina reale. Si trattava di un vero e proprio colpo di stato (6.1.1929), grazie al quale la « Mano bianca » e il re instaurarono in tutta la Jugoslavia una dittatura monarchicofascista.

Soppresse anche formalmente le garanzie costituzionali, sciolti tutti i partiti borghesi (il P.C.J. già da tempo operava nella clandestinità) , si fecero avanti nuove formazioni politiche: il Partito nazionale jugoslavo (J.[...]

Brano: [...] 2.000.000 di abitanti, con minoranze etniche nel Pomurje (circa 10.000 ungheresi) e nell’lstria (3.000 italiani, sparsi sui territori dei comuni di Capodistria, Isola d’Istria e Pirano). La capitale della repubblica è Lubiana, con circa 600.000 abitanti. La popolazione è in maggioranza cattolica. Appartenente all’Austria fino al 1918, con la fine della Prima guerra mondiale e la dissoluzione dell’impero austroungarico la Slovenia fu inclusa nel Regno di Jugoslavia nato nel 1919. Durante la Seconda guerra mondiale, nell’aprile 1941 venne occupata dalle forze italotedesche e spartita fra Germania, Italia e (in piccola parte) data all’Ungheria. I tedeschi si presero la zona industriale e mineraria di Marburgo, gli italiani la parte meridionale, costituendovi la provincia di Lubiana (v.).

L’insurrezione slovena del 1941

Dopo lo sfacelo dell'esercito regio jugoslavo, all'inizio di aprile del

1941, sotto i colpi concentrici delle armate tedesche, italiane e dei satelliti dell'Asse nei Balcani, gli occupanti procedettero a un vero e proprio saccheggi[...]