Brano: [...]di un nemico di gran lunga superiore a essi per numero. Senza queste vittorie partigiane non vi sarebbe stata in Italia una vittoria alleata così rapida, così schiacciante o così poco dispendiosa ».
Per la massa dei suoi dati e degli elementi informativi, per i riconoscimenti obiettivi, per la funzione dirigente assolta dal suo compilatore e per il fatto di essere un docu
mento interno, strettamente riservato al Comando supremo alleato, il Rapporto Hewitt costituisce certamente una base di straordinaria importanza per valutare il contributo del movimento partigiano e della Resistenza alla Guerra di liberazione in Italia, e ciò malgrado le sue lacune, derivanti dall’aver considerato fonti essenziali solo le relazioni delle missioni di collegamento della Special Force inglese: le altre informazioni a disposizione del servizio britannico sono state trascurate
o probabilmente del tutto ignorate (come quelle che avrebbe potuto attingere dal parallelo, ma non collegato, servizio speciale americano
o come quelle fornite dal servizio di informaz[...]
[...]e, derivanti dall’aver considerato fonti essenziali solo le relazioni delle missioni di collegamento della Special Force inglese: le altre informazioni a disposizione del servizio britannico sono state trascurate
o probabilmente del tutto ignorate (come quelle che avrebbe potuto attingere dal parallelo, ma non collegato, servizio speciale americano
o come quelle fornite dal servizio di informazioni del Comando generale del C.V.L.).
« Il Rapporto Hewitt — ha osservato Ferruccio Parri — conserva per noi un altissimo valore storico. Il giudizio d’insieme che vi è implicito, le affermazioni esplicite del relatore sono ottima e sicura testimonianza, soprattutto del valore militare della guerra partigiana e del suo peso sulle vicende e sull'esito della guerra in Italia. Nessuno più del ten. col. Hewitt, responsabile di questo rapporto, era impegnato alla obbiettività e serietà del giudizio dal suo dovere professionale. Egli, che fu uno degli ufficiali più distinti della Special Force inglese, era alla testa infatti dei suoi servizi operanti e, co[...]
[...]Force inglese, era alla testa infatti dei suoi servizi operanti e, come tale, quando la missione del Comando generale del C.V.L. fu al Sud nel novembredicembre 1944 per definire rapporti ed accordi con il Comando alleato, diresse le trattative tecniche (lanci, messaggi, sabotaggi, prigionieri, informazioni) con i delegati italiani: con lo stesso incarico prese contatto con essi a Siena nel marzo 1945 ».
Bibliografia: Le parti fondamentali del Rapporto Hewitt sono state riprodotte sui nn. 3 e 4 de « Il movimento di Liberazione in Italia » (novembre 1949gennaio 1950); il testo originale inglese è stato riprodotto integralmente nel volume di P. Secchia e
F. Frassati, La Resistenza e gli Alleati, Milano 1962.
Heydrich, Reinhard
N. a Halle (Germania) il 7.3.1904, m. a Praga il 4.6.1942; esponente della polizia nazista.
Studente ginnasiale, nei mesi immediatamente successivi alla fine della Prima guerra mondiale prese parte all’attività paramilitare dei corpi franchi nazionalisti e antibolscevichi in Germania (v.). Nel 1922 si arruolò nella[...]