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Il segmento testuale Raffaello Sacconi è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 4Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 610

Brano: [...]eo della futura 23a Brigata Garibaldi), al cui comando fu posto il tenente.Siro Rosseti.

Attività della Brigata

Poco dopo la costituzione del Raggruppamento una retata fascista determinò l’arresto di una sessantina di elementi, fra cui il Rosseti e altri comandanti. Il lavoro di organizzazione subì quindi un certo rallentamento, ma i nuclei del Casentino, comprendenti circa 150 uomini, continuarono a operare sotto la guida del sottotenente Raffaello Sacconi.

Un impulso decisivo alla costituzione di un Comando unitario di brigata venne dalla riunione svoltasi il 12.4.1944 a Quarata, dove fu deciso di trasformare il Comitato provinciale di concentrazione antifascista in C.L.N. provinciale, rinnovando al tempo stesso la rappresentanza dei vari partiti al suo interno.

In una successiva riunione del 2829 aprile, Antonio Curina (presidente del C.L.N.) e alcuni comandanti partigiani decisero di procedere alla costituzione di un Comando militare unitario fra le varie formazioni della provincia. L’incarico di portare a termine l'operazione fu affid[...]

[...]di concentrazione antifascista in C.L.N. provinciale, rinnovando al tempo stesso la rappresentanza dei vari partiti al suo interno.

In una successiva riunione del 2829 aprile, Antonio Curina (presidente del C.L.N.) e alcuni comandanti partigiani decisero di procedere alla costituzione di un Comando militare unitario fra le varie formazioni della provincia. L’incarico di portare a termine l'operazione fu affidato a Siro Rosseti, Aldo Donnini e Raffaello Sacconi; e, in effetti, nella seconda metà di maggio i gruppi partigiani del Pratomagno, del Casentino, deH’Appennino Toscoromagnolo, delI’Alpe di Catenaia, dell’AIpe di Poti e del monte Favalto si strutturarono in distaccamenti, tutti facenti capo alla 23a Brigata Garibaldi « Pio Borri », della Divisione partigiani «Arezzo». La Brigata risultò composta di 3 battaglioni: il primo, operante soprattutto suII’Alpe di Catenaia; il secondo, nella zona compresa fra ì’AIpe di Roti e il monte Favalto; il terzo, dislocato sul Pratomagno. Inoltre fu inquadrata la « Compagnia volante » che, al comando di Lido N[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 758

Brano: [...]idi di Ortignano e don Walfrido Pendolesi di Bibbiena), alla fine di aprile gli ostaggi furono rimessi in libertà, sfuggendo a morte quasi certa. Dopo i fatti di Ortignano, prevedendo un rastrellamento, i partigiani aretini avevano intanto lasciato il Pratomagno (12 marzo) e si erano portati in Vallesanta, poi al Romitorio e alla Verna. Sloggiato da qui con l'inizio dei lavori di approntamento della Linea Gotica, il gruppo guidato da Vecchioni e Raffaello Sacconi tornò il 20 marzo in Vallesanta e si acquartierò nella caserma delle guardie forestali. Successivamente scese in Romagna, a San Paolo in Alpe, dove ricevette l’8 aprile un aviolancio alleato.

Il 12 aprile ebbe inizio sull'intero Appennino ToscoRomagnolo un rastrellamento, al quale i partigiani cercarono di sfuggire spostandosi presso Partina dove i tedeschi massacrarono 29 civili inermi (v. Partina, Eccidio di). Sfiniti dalla lunga marcia notturna, gli aretini rimasero al podere « Prati », presso Partina, esposti al rischio di cadere in mano al nemico.

Altre formazioni caddero nel rastr[...]

[...]luglio a San Giustino Valdarno; 4 partigiani impiccati il

4 luglio a Castelfocognano; 5 civili uccisi I’11 luglio a Quota, nel comune di Poppi, e altri 5 lo stesso giorno nel comune di Ortignano; 25 altri trucidati il 25 agosto nelle frazioni di Moscia e Legacciolo (Montemignaio). Dovunque, venivano inoltre saccheggiate e incendiate le case, razziato il bestiame.

Sulle montagne del Pratomagno gli uomini guidati da AJigi Barducci [Potente), Raffaello Sacconi, Raul Ballocci e Rodolfo Chiosi (« Brigata Mameli ») dovettero continuamente spostarsi da un luogo all’altro per sfuggire ai sanguinosi rastrellamenti. Dal 12 al 14 luglio, mentre « Potente » si preparava a calare con i suoi su Firenze, i nazifascisti intrapresero un ultimo, massiccio rastrellamento sul Pratomagno (sopra Carda e Calletta) investendo il 3° Battaglione della « Pio Borri », ma i partigiani riuscirono a sfuggire alla rete, pur restando nella zona. Dal giorno della liberazione di Arezzo (16 luglio) il 3° Battaglione inviò quasi quotidianamente staffette al Comando Alleato per info[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 707

Brano: [...]d’Azione), Umberto Sassoli, (Partito comunista), Augusto CeccareJli, (Democrazia cristiana), Piero Mecatti, (Partito liberale) e Aristodemo Biagiotti (Partito socialista). Nelle montagne circostanti si insediò un gruppo di patrioti e, inizialmente, questi si diedero ad assistere ex prigionieri di guerra (qualche centinaio, quasi tutti greci) che erano stati rinchiusi in un campo di concentramento presso il paese.

In seguito, l’ex sottotenente Raffaello Sacconi promosse la formazione di bande partigiane. Furono ricuperate diverse armi abbandonate dall’esercito regio e vennero compiute, d’intesa con il C.L.N. casentinese, azioni di disturbo contro i nazifascisti.

Nella primavera e nell’estate 1944 si ebbero nel territorio del comune sanguinose rappresaglie fasciste: il 13 aprile furono fucilati a Badia Prataglia quattro partigiani: Otello Zoni (di anni 23), Sincero Tacconi (di anni 22), Guido CiampelM (di anni 36), Gino Grilli (di anni 20).

Il 17 luglio a Quota, durante un rastrellamento condotto dai tedeschi e da elementi della G.N.R., vennero[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 287

Brano: [...]tino dalla Romagna. Condotti presso il cimitero di Stia, tutti i prigionieri furono fucilati. Essi erano: Rino Bagnoli, Mario Berlini, Giorgio Bratti, Zo Casadei, Giorgio Cremonini, Antonio Fabbri, Lelio Lama, Michele Manaresi, Marcello Marzolini, Gualtiero Righini, Romolo Zaccaroni, Fideimo Zambianchi, più 5 di cui non è stato possibile procedere all’identificazione.

Bibliografia: Albert Kesselring, Memorie di guerra, Garzanti, Milano, 1954; Raffaello Sacconi, Partigiani in Casentino e in Val di Chiana, La Nuova Italia, Firenze, 1975; Giampiero Carocci, La Resistenza italiana, Garzanti, Milano, 1963; 35° Anniversario degli eccidi di Vallucciole, alto Casentino e valle del Bidente, 19441979, ed. a cura del Comune di Stia il 78 aprile 1979.

Valsesia

Vallata del fiume Sesia, lunga circa 65 km da Alagna (v.), ai piedi del monte Rosa (dove nasce il fiume), fino a Romagnano. L'alta valle (che si divide in tre valli principali: vai Grande, vai Sermenza e vai Mastallone, che a loro volta si dividono in altre valli minori) è collegata con il Biellese[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Raffaello Sacconi, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Bibliografia <---C.L.N. <---G.N.R. <---Lido Nencetti <---Partito comunista <---Pio Borri <---comunista <---cristiana <---fascista <---fascisti <---italiana <---italiani <---nazifascisti <---Aldo Donnini <---Alleati a Campogialli <---Antonio Curina <---Antonio Fabbri <---Casentino dal Valdarno <---Casentino dalla Romagna <---Castel San Niccolò <---Cavour a Milano <---Cesare Caponi <---Comitato centrale <---Comune di Stia <---Danilo Guidotti <---E.V. <---Eccellenza Reverendissima Rimetto <---Friuli-Venezia <---Giorgio Bratti <---Giorgio Cremonini <---Giovanni Bindi <---Giuseppe Versati <---Hs Messaggi <---Il Popolo <---Il lavoro <---Il popolo <---La Nuova Italia <---La colonna <---Lelio Lama <---Leone XIII <---Linea Gotica <---Nuova Italia <---P.C.I. <---P.N.F. <---Parrocchia di San Martino a Castagno <---Partigiani in Casentino <---Piazza Cavour <---Pio XI <---Potosem Wnerta <---Raul Ballocci <---Re Imperatore <---Rerum novarum <---Romolo Zaccaroni <---S.S. <---San Giustino Valdarno <---San Martino a Castagno <---San Paolo <---San Paolo in Alpe <---Secchieta di Montemignaio <---Silio Bidi di Or <---Storia <---Tosco-Romagnolo <---Val di Chiana <---Walfrido Pendolesi di Bibbiena <---Zo Casa <---antifascista <---antifascisti <---d'Italia <---d'Metili <---dell'Abbate <---dell'Italia <---fascismo <---fasciste <---nazista <---socialista <---tigiani <---valligiani



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