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Il segmento testuale R.F.T. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 45Entità Multimediali , di cui in selezione 34 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 96

Brano: Neonazismo

La polizia della R.F.T. schierata contro una manifestazione antifascista [8.6.1970) *

giunse in Gran Bretagna con passaporto falso e venne ospitato da un certo Rod Roberts.

Nell’estate 1980 l’organizzazione neofascista britannica League of St. George riuscì a sottrarre alle indagini dell’interpol Willi Krause, membro del Gruppo sportivomilitare Hoffmann. Gruppi neofascisti britannici stampano anche materiale di propaganda per i neonazisti della R.F.T.. Il Fronte d’azione dei socialisti nazionali mantiene rapporti con la Federazione d'azione nazionale europea (F.A.N.N.E.) fondata nel 1966 dal neofascista francese Marc Frederiksen. Vietata per legge nel settembre 1980, questa organizzazione è risorta sotto il nuovo nome di « Fasci nazionalisti europei » (F.N.E.), riacquistando la legalità.

Giovani neonazisti della R.F.T. partecipano regolarmente anche a corsi di addestramento per azioni terroristiche organizzati in territorio spagnolo. Uno di questi accampamenti (diretti da estremisti di destra spagnoli) si trova a 35 km da Madrid; il capo si chiama Comandante Walter ed è un vecchio ufficiale tedesco delle S.S..

Membri di organizzazioni neonaziste tedesche federali hanno partecipato a campi di addestramento anche in Francia e in Italia.

Il collegamento con i gruppi neofascisti degli U.S.A. avviene attraverso il neonazista americano Gary Rex Lauck.

Secondo quanto si sa attraverso la rivista amburghese[...]

[...]le S.S..

Membri di organizzazioni neonaziste tedesche federali hanno partecipato a campi di addestramento anche in Francia e in Italia.

Il collegamento con i gruppi neofascisti degli U.S.A. avviene attraverso il neonazista americano Gary Rex Lauck.

Secondo quanto si sa attraverso la rivista amburghese « Stern », anche l’organizzazione razzista e terrorista statunitense del Ku Klux

Khan (v.) coopera con organizzazioni neonaziste della R.F.T.. La sezione R.F.T. del K.K.K. conterebbe ormai più di 1.000 affiliati. Capoklan per la R.F.T. sarebbe un ex sergente della 52a Squadra cacciatori tattici a Spangdahlem, nell’Eifel; egli sarebbe incaricato di « reclutare camerati tedeschi e di costruire una seconda linea principale di combattimento in Europa ». Altre fonti informano che il Klan ormai addestrerebbe neonazisti della R.F.T. insieme a fascisti americani come guerriglieri nelI’Alabama.

Neonazismo e autorità giudiziaria nella R.F.T.

Gli accordi di Potsdam e le dichia zioni della Commissione di con trollo degli Alleati in Germania costituiscono il fondamento giuridico, avente carattere di diritto internazionale, per perseguire giuridicamente il neonazismo nella R.F.T..

Nel Proclama n. 2 della Commissione di controllo degli Alleati del 20.9.1945, al titolo l/l, si legge:

« I. Tutte le forze armate tedesche, sia l’esercito che la marina e l’aeronautica, le S.S., S.A., S.D. e la Gestapo, comprese tutte le loro organizzazioni, i quadri e le istituzioni, compreso lo stato maggiore del corpo degli ufficiali, del corpo di riserva, delle scuole militari, delle organizzazioni di ex combattenti e di tutte le altre organizzazioni militari e paramilitari, come pure tutte le associazioni che mirano a mantenere la tradizione militare in Germania, devono essere com[...]

[...] la pace internazionale;

le amministrazioni tedesche sono obbligate a osservare subito tutte le direttive rivolte al divieto della loro ricostruzione sotto qualsiasi forma, al licenziamento e al!'internamento del personale nazista, al controllo ovvero alla requisizione di proprietà e fondi nazisti, alla repressione dell’ideologia e delle teorie naziste ».

Queste deliberazioni sono state adottate daM'art. 139 del Codice Costituzionale della R.F.T. e sono tutt’ora in vigore come norme giuridiche.

L'art. 139 della Costituzione dice infatti: « Le direttive giuridiche emanate per liberare il popolo tedesco dal nazionalsocialismo e dal militarismo non vengono intralciate dalle disposizioni di questo Codice Costituzionale ».

Tale principio venne poi riconfermato con la sentenza del I Senato della Corte Costituzionale Federale del 27.9.1951 (BVerfGE 1,5 ff.): « Provvedimenti presi in base alle direttive emanate per liberare il popolo tedesco dal nazionalsocialismo e dal militarismo non possono essere impugnati davanti alla Corte Costitu[...]

[...]esto Codice Costituzionale ».

Tale principio venne poi riconfermato con la sentenza del I Senato della Corte Costituzionale Federale del 27.9.1951 (BVerfGE 1,5 ff.): « Provvedimenti presi in base alle direttive emanate per liberare il popolo tedesco dal nazionalsocialismo e dal militarismo non possono essere impugnati davanti alla Corte Costituzionale », una deliberazione di carattere legislativo.

Al di là di questi, il Codice penale della R.F.T., con una ampia legiferazione, conferisce agli uffici decentrati del governo, in specie all'amministrazione giudiziaria, numerosi strumenti per poter prendere misure efficienti contro il neonazismo. Per esempio, il Codice penale prevede, al paragrafo 130, fino a 3 anni di reclusione per punire la « sobillazione del popolo ». La legge dice: « Chiunque attacca l'onore di altri in una forma atta a rompere lo stato di pace, o attraverso l’istigazione di odio contro una parte della popolazione, o attraversò la provocazione di atti violenti o provvedimenti arbitrari contro di essa, ovvero attraverso[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 87

Brano: Neonazismo

Svastiche disegnate da neonazisti su tombe del cimitero ebraico di Francoforte (1978)

come una farsa. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, la popolazione del territorio della R.F.T. non è mai stata informata sul carattere reale del fascismo, sulla sua origine, sulle sue radici economiche e sui suoi metodi di dominio. Inoltre, la rieducazione iniziata dagli Alleati occidentali fu impostata in modo troppo burocratico.

La « denazificazione » di molti milioni di ex membri del partito di Hitler portò anche a confondere il nazismo con il fatto di essere tedeschi e assunse così un orientamento genericamente antitedesco anziché inequivocabilmente antifascista. Questo tipo di « rieducazione » finì per indignare larghi strati di popolazione, per cui la « denazificazione » prati[...]

[...]rono inchiodati alle loro responsabilità attraverso i processi di Norimberga (v.) contro i criminali di guerra, mentre centinaia di migliaia di nazisti che avevano prestato servizio propagando l'ideologia fascista nelle scuole, nelle università, nella pubblica amministrazione e presso altri enti non vennero importunati da procedure penali.

Secondo le stime della Compagnia radiofonica britannica B.B.C., circa

200.000 criminali nazisti della R.F.T., responsabili degassassimo di almeno 12 milioni di europei, non sono mai stati oggetto di procedimenti penali. Molti di questi criminali nazisti ufficialmente « denazifi

cati », ovvero rimasti indisturbati, furono tranquillamente reintegrati nelle loro funzioni in seno all'esercito e nella pubblica amministrazione, nell'apparato giudiziario, nella polizia, tra i quadri dirigenti dell’industria e dei partiti borghesi. Il Braunbuch (Libro bruno), pubblicato nella Repubblica Democratica Tedesca nel 1965, rese noti i nomi di oltre 1.800 alti funzionari nazisti e criminali di guerra gravemente [...]

[...]oni in seno all'esercito e nella pubblica amministrazione, nell'apparato giudiziario, nella polizia, tra i quadri dirigenti dell’industria e dei partiti borghesi. Il Braunbuch (Libro bruno), pubblicato nella Repubblica Democratica Tedesca nel 1965, rese noti i nomi di oltre 1.800 alti funzionari nazisti e criminali di guerra gravemente compromessi che potevano circolare liberamente in posizioni dirigenti dell’apparato politico ed economico della R.F.T., quando non percepivano cospicue pensioni statali. Fra questi troviamo 15 ministri e segretari di stato, 100 generali e ammiragli delle forze armate della R.F.T., 828 alti funzionari dell apparato giudiziario nonché magistrati e procuratori di stato, 245 funzionari dirigenti del ministero degli Esteri, delle ambasciate e dei consolati della R.F.T., e infine 297 alti ufficiali della polizia e del servizio segreto interno (Verfassungsschutz).

La carica di Presidente della Repubblica è stata coperta da Heinrich Luebke (v.), che aveva partecipato alla realizzazione dei più segreti progetti di riarmo dei capi nazisti. In virtù della « Legge per la regolarizzazione delle condizioni giuridiche delle persone interessate dall’art. 131 del Codice costituzionale » (la cosiddetta « legge 131 », entrata in vigore l’11.5.1951), decine di migliaia di individui, già funzionari di stato e deH’esercito, magistrati e diplomatici nazisti, venivano perf[...]

[...]gge 131 », entrata in vigore l’11.5.1951), decine di migliaia di individui, già funzionari di stato e deH’esercito, magistrati e diplomatici nazisti, venivano perfino favoriti nell accedere a posizioni dirigenti dello Stato, indipendentemente dal fatto che avessero ricoperto cariche nell’apparato nazista o che fossero stati dei semplici simpatizzanti del nazismo.

Organizzazioni neonaziste

Tale era l’ambiente in cui, fin dalle origini della R.F.T., si fece strada

lo sviluppo continuo della destra politica. Il partito di destra radicale Sozialistische Reichspartei (S.R.P., Partito socialista del Reich), fondato fin dal 1949, riuscì a ottenere circa il 10 per cento dei voti nelle elezioni regionali della Bassa Sassonia e di Brema. All’inizio degli anni Cinquanta sorsero altri partiti e gruppi neofascisti, quali la Deutsche Gemeinschaft (Comunità tedesca), il Deutscher BJock (Blocco tedesco), la VaterlaendJsche Union (Unione patriottica). Notevole rilievo raggiunse anche il Block der

Heimatvertriebenen und Entrechteten (B.H.E., Bloc[...]

[...]acciaio) e l’organizzazione erede delle SS Hilfsgemeinschaft auf Gegenseitigkeit (H.I.A.G., Associazione di mutuo soccorso). Questa rete di partiti e raggruppamenti nazisti, già allora ben estesa, per la maggior parte poteva muoversi senza avere fastidi e pubblicare i propri opuscoli di propaganda per esercitare un'influenza sulla formazione deH’opinione pubblica popolare. Soltanto nel 1952 fu vietata la S.R.P., ma questo perché al governo della R.F.T. serviva un pretesto per vietare il Partito comunista tedesco, divieto da tempo premeditato e poi reso operativo nel 1956. Al posto della S.R.P., il cui divieto coincideva con l'autoscioglimento di quel partito già in atto, subentrò la Deutsche Reichspartei (D.R.P., Partito del Reich tedesco), che fino alla metà degli anni Sessanta si presentò, sia pure con scarso successo, a tutte le elezioni federali. Durante gli anni del boom economico della R.F.T. molti di questi partiti di destra, come la Deutsche Partei (Partito tedesco), il B.H.E. e la Freie Volkspartei (Partito po

li palco della presidenza durante una manifestazione revanscista nella R.F.T.. Ultimo a destra, Otto d'Asburgo. Lo striscione reca lo slogan: « Nessuna falsificazione storica. Con ciò non si fa la pace! »

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 95

Brano: [...] campo di deportazione di BergenBelsen, oltraggio contro il monumento eretto per commemorare gli oltre

50.000 soldati sovietici ivi uccisi dai nazisti.

26 settembre: a Monaco, Io studente ventunenne Gundolf Koehler, membro del Gruppo sportivo militare Hoffmann, lancia un ordigno esplosivo contro i partecipanti all'Oktoberfest. Restano uccise 13 persone e più di 200 ferite.

24 ottobre: il Gruppo neofascista Koehler minaccia aziende della R.F.T. aventi rapporti commerciali con paesi socialisti.

9 novembre: a Monaco, il Fronte giovanile organizza una manifestazione, ripetendo la « Marcia sul padiglione dei generali » compiuta da Hitler in occasione del fallito colpo di stato del 9.11.1923.

24 dicembre: il neofascista Frank Schubert, membro del Movimento socialista popolare della Germania/ Partito del lavoro, uccide una guardia confinaria e un ufficiale di dogana svizzeri.

Collegamenti internazionali

Il neonazismo della R.F.T. sta diventando sempre più chiaramente una delle centrali del neofascismo internazionale. Per quant[...]

[...]isti.

9 novembre: a Monaco, il Fronte giovanile organizza una manifestazione, ripetendo la « Marcia sul padiglione dei generali » compiuta da Hitler in occasione del fallito colpo di stato del 9.11.1923.

24 dicembre: il neofascista Frank Schubert, membro del Movimento socialista popolare della Germania/ Partito del lavoro, uccide una guardia confinaria e un ufficiale di dogana svizzeri.

Collegamenti internazionali

Il neonazismo della R.F.T. sta diventando sempre più chiaramente una delle centrali del neofascismo internazionale. Per quanto possiamo qui rilevare a proposito dei suoi collegamenti con forze neofasciste

di altri paesi, emerge soltanto la punta di un iceberg, poiché sta nella natura di tali contatti l’essere tenuti gelosamente nascosti all’opinione pubblica. Sono comunque accertabili i collegamenti fra gruppi neonazisti della R.F.T. con la maggiore organizzazione neofascista belga, il Vlaamse Militanten Order (V.M.O.). I membri di questa formazione paramilitare si esercitano periodicamente nel corso dell’anno, sulle Ardenne, in azioni di guerriglia. Nell’estate del 1979, 75 neofascisti della R.F.T., nonché francesi e belgi, parteciparono al campo di addestramento vicino alla città di La Roche, sulle Ardenne.

Neofascisti belgi hanno, per contro, partecipato alle esercitazioni militari del Gruppo sportivomilitare Hoffmann nella R.F.T., gruppo che nel frattempo, è stato vietato. Nel settembre 1980, due giorni dopo la strage all’Oktoberfest di Monaco, il neofascista belga Michael Graisse dichiarò apertamente, alla televisione del suo paese, di essere membro del Gruppo sportivomilitare Hoffmann. Anche membri della Gioventù vichinga della R.F.T. hanno partecipato alle esercitazioni militari dei neofascisti belgi.

I neofascisti della R.F.T. mantengono stretti legami anche con quelli della Gran Bretagna. Neonazisti della R.F.T. si sono ripetutamente affidati ai loro camerati britannici quando dovevano nascondersi per sfuggire a indagini della polizia e a procedimenti giuridici pendenti a loro carico. Per esempio, l’avvocato Manfred Boeder, capo della Iniziativa civile tedesca,

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 88

Brano: Neonazismo

Corteo renvascista in Baviera. Il cartellone in primo piano dice: « Berlino è tedescai. Lipsia resta tedesca. Bratislava sarà di nuovo tedesca »

polare libero), furono assorbiti dalla C.D.U.C.S.U., andando ad aumentarne il potenziale reazionario. Ma già con l'inizio della prima maggiore crisi economica della R.F.T., alla metà degli anni Sessanta, il neonazismo ricomparve vistosamente in pubblico. Partendo quasi da zero, la Nationaidemokr'atische Partei Deutschlands (N.P.D., Partito nazionaldemocratico tedesco), sorta attraverso la fusione di diversi gruppi neofascisti nel 1964, riuscì a conquistare il 2 per cento dei voti nelle elezioni federali del 196667. Tra il 1965 e il 1967, il numero dei tesserati di questo partito aumentò da 10.000 a 30.000. Solo grazie ai contraccolpi subiti per le proteste deH'opinione pubblica democratica questo partito mancò, nel 1969, l’obiettivo di entrare nel Parlamento fe[...]

[...]e idee della Direzione federale della N.P.D., il « Partito degli elettori della N.P.D. » dovrebbe trasformarsi in un partitoquadro, di cui l'effettivo nucleo militante dovrebbe essere costituito dalla sua organizzazione giovanile, cioè dagli Junge Nationaldemokraten (Giovani democratici nazionali).

Favorita dall'impatto della più grave crisi economica del dopoguerra,

cominciata a partire dal 1973, l’attivazione delle forze neonaziste nella R.F.T. ha assunto una nuova qualità, messa in evidenza dalla comparsa di un altro grande gruppo di organizzazioni apertamente fasciste.

Mentre questo gruppo, facente capo al movimento NationalFreiheitliche fìechte (Destra nazionalliberale), fondato nel 1972 dall'editore Gerhard Frey, opera prevalentemente attraverso le sue pubblicazioni, sono sorti altri gruppi della cosiddetta Nuova Destra che operano soprattutto attraverso azioni terroristiche, presentandosi come avanguardie di una nuova N.S.D.A.P. (Partito nazionalsocialista tedesco). A rafforzare il potenziale neonazista nella R.F.T. contribu[...]

[...]ntre questo gruppo, facente capo al movimento NationalFreiheitliche fìechte (Destra nazionalliberale), fondato nel 1972 dall'editore Gerhard Frey, opera prevalentemente attraverso le sue pubblicazioni, sono sorti altri gruppi della cosiddetta Nuova Destra che operano soprattutto attraverso azioni terroristiche, presentandosi come avanguardie di una nuova N.S.D.A.P. (Partito nazionalsocialista tedesco). A rafforzare il potenziale neonazista nella R.F.T. contribuisce il revanscismo organizzato su basi regionali da numerose associazioni di estrema destra aventi finalità economiche, da quella dei « Circoli di amici » sorti fra gli ufficiali superiori dell'esercito, a quella della G.S.U. diretta da Franz Joseph Strauss, tome pure dagli ambienti della C.D.U..

Criteri organizzativi

Secondo dati incompleti, esistono attualmente nella R.F.T. oltre 300 fra organizzazioni, associazioni e raggruppamenti neonazisti, che nel loro insieme contano più di 20.000 membri. Oltre a questi, una quarantina di organizzazioni neofasciste di altri paesi hanno nella R.F.T. le loro filiali, punti di appoggio e uffici di collegamento. Questa dispersione delle forze in tanti gruppi e associazioni serve da copertura per nascondere la reale esten

sione del potenziale neonazista: i vari gruppi che sorgono spesso spontaneamente e si sciolgono all'improvviso, per poi ricostituirsi sotto nuova denominazione, appaiono come fenomeni limitati e non significativi. A determinare l'attuale struttura organizzativa del neonazismo concorrono anche altri motivi:

1. La sensibilità dell'opinione pubblica mondiale e la crescente opposizione da parte delle forze antifasciste ne[...]

[...]ere la reale esten

sione del potenziale neonazista: i vari gruppi che sorgono spesso spontaneamente e si sciolgono all'improvviso, per poi ricostituirsi sotto nuova denominazione, appaiono come fenomeni limitati e non significativi. A determinare l'attuale struttura organizzativa del neonazismo concorrono anche altri motivi:

1. La sensibilità dell'opinione pubblica mondiale e la crescente opposizione da parte delle forze antifasciste nella R.F.T. rendono difficile una maggiore concentrazione del potenziale neofascista, quale risulterebbe dalla nascita di nuove organizzazioni che abbracciassero l’intero territorio federale.

2. Dati i rapporti di forza esistenti sul piano parlamentare, i gruppi dominanti del capitale monopolistico non hanno per il momento alcun interesse di fare sorgere partiti e organizzazioni fasciste di livello nazionale, perché ciò comporterebbe il pericolo di una ulteriore dispersione di voti nell'elettorato di destra.

3. Le organizzazioni e i gruppi neonazisti hanno un'origine molto eterogenea. Mentre taluni[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 97

Brano: Neonazismo

e il 1979, su 750 indagini e procedimenti giuridici intrapresi contro la divulgazione di propaganda e

I utilizzo di simboli nazisti, in meno di 8 casi si è arrivati a una condanna e, nella maggior parte di questi casi, la pena si è limitata a insignificanti multe in denaro. Gran parte dei processi penali iniziati dai tribunali della R.F.T. contro i neofascisti e le loro attività finiscono d’altra parte per nascondere le cause del fascismo e del neonazismo. Le azioni violente dei neonazisti vengono presentate come casi di criminalità comune o addirittura falsificate quali trasgressioni perdonabili. L'oltraggio contro i cimiteri israeliti e i luoghi o i monumenti commemorativi antifascisti vengono spesso giudicati dai tribunali come « eccessi » di comportamento. Azioni terroristiche contro organizzazioni democratiche e personalità antifasciste finiscono per essere valutate come ragazzate. Così, alle organizzazioni e ai partiti ne[...]

[...]ti erano stati accusati di aver formato un’associazione a delinquere e di aver preparato e realizzato attentati dinamitardi. Anche la loro partecipazione a diversi gravi attentati incendiari avvenuti a Francoforte era stata accertata, ma il procuratore di Stato competente per il processo giustificò il rilascio dei neofascisti perché « gli imputati sono stati, in linea di principio, disposti a deporre ».

In molti casi le Procure di stato nella R.F.T. si rifiutano perfino di iniziare la causa contro neofascisti e spesso sospendono procedimenti già in corso.

Nel giugno 1979 la Procura di Goettingen sospese un processo in corso contro II funzionario della N.P.D. Heinz Gerlach che aveva lanciato parole d’ordine naziste durante una provocatoria manifestazione del suo partito. Per giustificare tale sospensione, la Procura si servì del pretesto che le parole adoperate dal l'imputato, come del resto la sua aperta istigazione anticomunista, non rientravano nell'ideologia nazista, quindi non sussisteva reato.

Nel luglio 1979 il procuratore ca[...]

[...]spensione, la Procura si servì del pretesto che le parole adoperate dal l'imputato, come del resto la sua aperta istigazione anticomunista, non rientravano nell'ideologia nazista, quindi non sussisteva reato.

Nel luglio 1979 il procuratore capo di Ha* nau sospese le indagini a carico di un'insegnante che aveva diffuso un libello dal titolo « Le bugie di Auschwitz ».

Sotto l’occhio tollerante dell’amministrazione giudiziaria si svolge nella R.F.T. un fiorente commercio di simboli e testi nazisti.

Il 3° Senato penale della Corte Suprema Federale a Karlsruhe ha invalidato una sentenza di condanna emessa dal tribunale regionale di Norimberga/Fuerth contro un commerciante di antichità. L'imputato aveva offerto in vendita il libro « Mein Kampf » di Hitler ed era stato condannato a una multa di 1.200 marchi per aver «tenuto a disposizione materiale di propaganda di organizzazioni anticostituzionali ». La Corte Suprema, invalidando con la propria sentenza quella del tribunale di Norimberga, aveva ritenuto non illegale la vendita del libro [...]

[...]e materiale di propaganda di organizzazioni anticostituzionali ». La Corte Suprema, invalidando con la propria sentenza quella del tribunale di Norimberga, aveva ritenuto non illegale la vendita del libro perché, secondo lei, i libri dell’epoca nazista « servono innanzitutto quali mezzi di informazione » e sarebbero quindi da valutare come « documenti di storia contemporanea ».

Mentre nei confronti dei vecchi e nuovi nazisti i tribunali della R.F.T. mostrano questo spirito conciliante, non esitano a perseguitare le forze che si battono contro il neonazismo.

Così la polizia di Norimberga perseguì i partecipanti a una manifestazione di protesta contro una riunione della N.P.D., che si svolgeva nel centro della città e nella quale il capo del partito Hussgnug lanciò parole d'ordine contro gli stranieri nella R.F.T.. Il dirigente sindacale di Norimberga dichiarò di essere preoccupatissimo, vedendo quanto grande era lo spazio in cui potevano ancora muoversi le forze di estrema destra e fasciste nella Germania occidentale («Die Tat », 3.10.1980).

Il 15.9.1980, a Bochum, l’antifascista floswitha Wolf veniva condannata a una multa in denaro per « diffamazione e calunnia » nei confronti della N.P.D. e di tre membri di questo partito. Roswitha Wolf, membro della Direzione della WN/Lega degli antifascisti, era rea di aver firmato quale responsabile un volantino del movimento « Iniziativa antifascista Bochum [...]

[...]che « le leggi, le deleghe date a Hitler e il sistema brutale, corrotto e degradato della giustizia nazionalsocialista costituiscono già di per sé crimine di guerra e crimine contro l'umanità, sicché una partecipazione al l'emanazione e alla realizzazione di tali leggi costituisce una complicità ».

Questa sentenza, adottata per deliberazione dall'ONU, è entrata a far parte del diritto internazionale. Nondimeno, nessun magistrato nazista della R.F.T. è mai stato chiamato a rispondere delle sue responsabilità davanti a un tribunale, nemmeno I magistrati del « Tribunale del Popolo » che

Giovani antifascisti esibiscono cartelli con lo slogan « 33/ Vigilate! », richiamandosi al pericolo di rinascita del nazismo (8.6.1970)

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 90

Brano: [...]I.A.G. (Amburgo, 1983)

gen, WaffenSS (H.I.A.G., Associazione di mutuo soccorso dei soldati dell’arma delle SS, Associazione registrata). La sua fondazione risale al 1951, nonostante che le

S.S. fossero state condannate dal Tribunale di Norimberga nel 194546 come « organizzazione criminale » e fosse stato emanato un divieto di creare organizzazioni che ne raccogliessero la successione. In virtù dell’art. 139 della Carta costituzionale della R.F.T., tale divieto sarebbe tuttora in vigore. Fanno capo alI’H.I.A.G. circa 40.000 membri delle SS., organizzati in 113 raggruppamenti locali. Ogni mese si svolgono un centinaio di riunioni dell’H.I.A.G. e spesso vi partecipano ufficiali in carica dell’esercito, nonché funzionari politici di livello comunale e regionale.

Il quadro dirigente dell’H.LA.G. è interamente costituito da ex ufficiali di rango elevato delle S.S..

Karl Weibel, nel settembre 1976 dichiarò pubblicamente a Wuerzburg: « Noi non saremo mai disposti a vergognarci per quanto abbiamo fatto [...] durante l'ultima guerra ».
[...]

[...] per l'imposizione dei principi nazionalisti, per la punizione di tutti i combattenti nella Resistenza quali traditori del popolo, per la liberazione di Rudolf Hess e per dare una smentita al fantasma dei cosiddetti crimini commessi in serie ad Auschwitz ».

N.S.D.A.P.A.O., NationaJsozialistische Deutsche Arbeiterpartei Auslandsorganisation (Partito degli operai tedeschi nazionalsocialisti Organizzazione estera). Questo partito è attivo nella R.F.T. dal 1974 e, come sede, viene fornito un indirizzo negli U.S.A.. La sua rivista NSKampfruf viene distribuita nella R.F.T. ad abbonati e a simpatizzanti. Altre pubblicazioni di propaganda e volantini lanciano slogan di questo tipo: « Fronte rosso, crepa! »; « Abolizione del divieto della N.S.D.A.P.! »; « Nessuna voce ai partiti ebraici! »; « Non comprate dagli ebrei! ».

Capo della N.S.D.A.P.A.O. è Gary (Gerhard) Rex Lauck, cittadino statunitense di Lincoln/Nebraska, che si è ripetutamente trattenuto nella R.F.T. per mettere in piedi la sua organizzazione. Egli tiene contatti anche con gruppi neonazisti in altri paesi del l'Europa occidentale. C’è da pensare che Lauck funga soltanto da paravento e che la direzione, nonché la centrale operativa del partito siano ormai trasferite nella R.F.T..

WikingJugend (W.J., Gioventù Vikinga), fondata fin dal 1952. I suoi membri, militarmente addestrati, indossano una divisa simile a quella che aveva la Hitlerjugend (Gioventù di Hitler) e partecipano a violente aggressioni contro antifascisti. e democratici. Il loro attua

le « Fuhrer federale » si chiama Wolfgang Nahrat.

Anticom munisti sche Kampfgruppe « Horst Wessel », (Gruppo di lotta anticomunista « Horst Wessel »). HiJfsgemeinschaft « Freiheit fuer Rudolf Hess », e.V., (Associazione di soccorso « Libertà per Rudolf Hess», Associazione registrata). Kampfbund fuer Freiheit und Ger[...]

[...]lari della croce di cavaliere).

S oziai revolutionaere Kampfgemeinschaft Deutschlands (Associazione di lotta socialrivoluzionaria della Germania).

Volkssozialistische Bewegung Deutschlands (Movimento socialista popolare della Germania).

Jugendbund Adler (Lega giovanile Aquila).

Faschistische Front (Fronte fascista) .

Neonazismo e revanscismo

Il neonazismo viene notevolmente rafforzato dai 19 gruppi di profughi revanscisti nella R.F.T. che fanno capo all’organizzazione federale Bund der Vertriebenen/BdV (Lega dei profughi). S’intende che non tutti i due milioni e mezzo di profughi diventati membri del BdV sono da considerare neonazisti, ma sta di fatto che le cariche dirigenti in seno al BdV vengono quasi sempre ricoperte da nazisti vecchi e nuovi. Tra questi c’è, ad esempio, Walter Becher, portavoce e presidente delI’Organizzazione dei profughi tedeschi dei Sudeti, il quale all’epoca del fascismo hitleriano era redattore responsabile del quotidiano della N.S.D.A.P. « Die Zeit » e scriveva articoli diffamatori contro gli eb[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 98

Brano: Neonazismo

avevano condannato a morte decine di migliaia di antifascisti; anzi, ancora oggi, 71 di quei magistrati superstiti percepiscono alte pensioni statali come persone rispettabili.

Dopo il 1945 la maggior parte dei giuristi nazisti è stata reinserita nell’apparato giudiziario della R.F.T., dove molti di loro ricoprivano in precedenza alte cariche. Da allora, essi hanno potuto addestrare una nuova generazione di giuristi fedele ai loro principi e perciò disposta ad assicurarne la continuità.

Bibliografia: Neofaschismus in der BRD, Dietz Verlag Berlin 1980. (Neofascismo nella R.F.T.) ; Graubuch, Staatsverlag der DDR 1967 (Libro grigio); Rechtsextremismus in der BRD, Landeszentrale fuer Politische Bildung Hamburg, Hamburg 1978 (Estremismo di destra nella R.F.T.); Faschismusforschung. Positionen, Probleme, Polemik, AkademieVerlag, Berlin 1980 (Ricerca sul fascismo. Posizioni, problemi, polemiche); Wie Faschismus entsteht und verhindert wird. RoederbergVerlag, Frankfurt am Main 1980 (Come nasce il fascismo e come andrebbe evitato); Die Neonazis, Teil I und TeiI II, WeltkreisVerlag, Dortmund, 1978 und 1980 (I neonazisti. Parte I e parte II); Faschismus und antifaschistischer Kampf, RoederbergVerlag, Frankfurt am Main 1978 (Fascismo e lotta antifascista); Braunbuch. Kriegs — und Naziverbrecher in der BRD, Staatsverlag der DDR 1965 (Libro bruno. Crimina[...]

[...]. RoederbergVerlag, Frankfurt am Main 1980 (Come nasce il fascismo e come andrebbe evitato); Die Neonazis, Teil I und TeiI II, WeltkreisVerlag, Dortmund, 1978 und 1980 (I neonazisti. Parte I e parte II); Faschismus und antifaschistischer Kampf, RoederbergVerlag, Frankfurt am Main 1978 (Fascismo e lotta antifascista); Braunbuch. Kriegs — und Naziverbrecher in der BRD, Staatsverlag der DDR 1965 (Libro bruno. Criminali di guerra e del nazismo nella R.F.T.); Verfassungswidrig? Verbrecherisch? Geduldet? Eine Dokumentatione Herausgegeben vom Bundesvorstand der Vereinigung Demokratischer J uri sten und vom Praesidium der VVN — Bund der Antifaschisten in der BRD 1978 (Anticostituzionale? Criminale? Tollerato? Una documentazione pubblicata dal Presidio federale dell'Unione Giuristi Democratici e dal Presidio del VVN/Lega degli antifascisti nella R.F.T.,

1978).

Giuseppe Gaddi, Neofascismo in Europa, La Pietra 1975.

W. G.

Neorealismo

Movimento culturale affermatosi in Italia, aH’indomani della Seconda guerra mondiale, nel campo delle arti figurative, del cinema e della letteratura. Esso tentò di saldare quel divorzio tra arte e pubblico, tra cultura e vita, che le tendenze intellettualistiche e solitarie deH'impressionismo, del simbolismo e deH'ermetismo avevano determinato con il loro rifiuto della realtà.

L'Italia del secondo dopoguerra, grazie alla vitalità della presenza delle masse operaie e contadine che si erano appen[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 86

Brano: [...]A Bari, la magistratura militare accoglie la richiesta di libertà del maggiore delle S.S. Reder, già condannato aH’ergastolo per la strage di Marzabotto (v.).

2.8: Bomba alla Stazione centrale di Bologna: 84 vittime e centinaia di feriti. L’attentato viene rivendicato dai N.A.R..

A. Se.

Neonazismo

Ideologia e attività miranti a rivalutare il nazismo (v.) e a restaurarne i metodi dopo la Seconda guerra mondiale.

Il neonazismo nella R.F.T. costituisce oggi una forza politica crescente, alla quale spetta di svolgere, nell’ambito del sistema monopolistico di stato, importanti compiti di repressione nei confronti delle masse popolari per conto della borghesia monopolistica. I partiti, le organizzazioni e i gruppi neonazisti fungono da bacino collettore e da truppa d’assalto delle più virulenti forze deH’anticomunismo, dell'antisovietismo e del revanscismo tedesco. Essi costituiscono quindi una forza supplementare di oppressione della classe operaia, completando la macchina di potere monopolisticostatale. Aumentando sistematicament[...]

[...] compiere, in determinate circostanze storiche, un tale passo (verso l'abrogazione del sistema democraticoparlamentare) ; le attività propagandistiche del neonazismo forniscono nello stesso tempo ad altre forze politiche del capitale monopolistico un alibi, un pretesto, permettendo loro di presentare la loro politica nell’ambito del sistema democraticoparlamentare come una politica amante della pace e democratica.

Origini del neonazismo nella R.F.T.

L’attuale quadro del neonazismo nella R.F.T. non è separabile dallo sviluppo sociale avvenuto sul territorio di questa nel secondo dopoguerra. In aperto contrasto con la volontà dei popoli della coalizione antihitleriana, articolatasi nell’accordo dì Potsdam (v.), nella R.F.T. non vennero mai seriamente messe in discussione le radici economiche e politiche del fascismo e del neonazismo, cioè il potere dei monopoli e dei latifondisti. Conformemente al loro interesse di classe altoborghese, gli U.S.A., la Gran Bretagna e la Francia svolsero fin dall’inizio una politica di restaurazione nei confronti dell’imperialismo tedesco: obiettivo di queste potenze fu quello di creare, coll’aiuto del loro precedente nemico, un forte centro strategico nel cuore dell'Europa, con il quale fosse possibile ostacolare! cambiamenti sociali in atto nell'Europa orientale e, in un tempo s[...]

[...]enti per lo smembramento di complessi industriali, poi revocati) e permisero ai rappresentanti del grande capitale di organizzarsi politicamente. Migliaia di ex nazisti diventarono così membri del partito C.D.U.C.S.U. (Christliche Demokratische Union Christliche Soziale Union, Unione democratica cristiana Unione sociale cristiana), diretti rappresentanti degli interessi del capitale monopolistico, che prepararono e realizzarono l'ingresso della R.F.T. nella N.A.T.O. (v.).

Un ruolo importante per la conservazione delle radici del fascismo e del neonazismo ebbe poi il fatto che la « denazificazione », decisa dal Trattato di Potsdam, venne gestita dalle potenze d’occupazione



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 94

Brano: [...]izio. Il tribunale di Monaco emise infatti nei loro confronti un giudizio che costituisce un precedente: tramite un provvedimento preliminare invalidò la decisione di mandarli in congedo, dichiarando che quegli ufficiali avrebbero « agito sotto l’influenza di alcoolici ». (D.P.A., 20 gennaio

1978).

L’aumento del teppismo neonazista

Nel 1980 il terrorismo degli elementi fascisti e neofascisti sfociò a un livello mai raggiunto prima nella R.F.T.. Secondo informazioni della V.V.N. (Lega degli antifascisti), esistono attualmente nella R.F.T. più di 40 organizzazioni neonaziste che sarebbero coinvolte nella ideazione e realizzazione di azioni terroristiche. In seguito ad attacchi di terroristi armati, nel so

lo anno 1980 sono rimaste uccise 17 persone, 13 delle quali nell’attentato dinamitardo alI’Oktoberfest di Monaco.

Secondo quanto comunica il ministro degli Interni della R.F.T., Baum, nel 1980 si sarebbero registrate 1.643 azioni di violenza neonazista, tra cui 7 attentati dinamitardi. Questo costituisce quasi il raddoppio delle azioni di teppismo rispetto alle 922 del 1978 e il triplo nei confronti del 1977 (616). Ecco qualche esempio di teppismo neonazista nella R.F.T. dal 1969 fino al 1980.

1969

25 luglio: nel vestibolo del salone « Cantate » di Francoforte, dozzine di antifascisti vengono picchiati a sangue da militanti della N.P.D., tutti armati fino ai denti. Anche in altre città, membri della N.P.D. aggrediscono i democratici con metodi tipici delle S.S. e delle S.A..

16 settembre: Klaus KoJJey, dirigente del servizio d’ordine del N.P.D., spara con la pistola contro due antifascisti. Settembreottobre: Schumm, un addetto della N.P.D., spara contro la sede dell’Unione sindacale e contro l'abitazione di un sindacalista.

94

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 93

Brano: [...]no il famigerato generale delle S.S. Sepp

Dietrich; l’aviatore colonnello Rudel nonché l’ammiraglio Doenitz, successore di Hitler. Come « grandi operazioni » vengono spacciate l’aggressione all’U.R.S.S., sotto i titoli: « Battaglia d’accerchiamento di Kiev »; « Conquista della Crimea » e « Stalingrado ».

La rivista « Fernsehwoche » della casa editrice Bauer offre, al prezzo di 58 marchi cadauna, monete commemorative « Adolf Hitler ». Nella R.F.T. circolano del resto vari cataloghi che offrono in vendita il « Mein Kampf » di Hitler, « al miglior offerente » una edizione completa dello Stuermer, il giornale antisemita di Julius Streicher (che è finito impiccato), nonché «distintivi del raduno annuo del Partito N.S.D.A.P. » a vari prezzi, fibbie auree di cinturoni da « funzionario nazionalsocialista », onorificenze delle S.S. olandesi con fermaglio. Questa intensa e svariata propaganda neonazista lascia il suo segno sul modo di pensare di molti cittadini tedeschi federali. Un’inchiesta demoscopica, pubblicata nell’aprile 1981, rivela che[...]

[...]reicher (che è finito impiccato), nonché «distintivi del raduno annuo del Partito N.S.D.A.P. » a vari prezzi, fibbie auree di cinturoni da « funzionario nazionalsocialista », onorificenze delle S.S. olandesi con fermaglio. Questa intensa e svariata propaganda neonazista lascia il suo segno sul modo di pensare di molti cittadini tedeschi federali. Un’inchiesta demoscopica, pubblicata nell’aprile 1981, rivela che il 13 per cento dei cittadini dell'R.F.T. ha una concezione del mondo di estrema destra.

Il 18 per cento degli intervistati dichiararono: « Se potessimo lasciare da parte la guerra, sotto Hitler la Germania stava meglio ».

Neonazismo e Forze armate federali

L’influenza esercitata da vecchi fascisti e neonazisti nelle Forze Armate della R.F.T. è evidente già dal fatto che queste, quando furono ufficialmente fondate nel 1955, vennero ricostituite con ex generali ed ex ufficiali del regime hitleriano, compresi certi notori militaristi e oltranzisti: generali come Heusinger, Speidel, Johann Adolf Graf von KieJmannsegg, Panitzki, de Maizière e Stein ho ff; e perfino criminali di guerra condannati come Trettner e Foertsch.

Ancora nel 1970 il vertice delle Forze Armate contava 170 generali che avevano ricoperto ruoli di rango elevato al servizio di Hitler. Essi mantenevano stretti legami con i loro « vecchi camerati di guerra » ed apr[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine R.F.T., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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