Brano: [...] della libertà (v.), che l’appoggio degli Alleati alla Resistenza subì una evoluzione positiva e che gli Alleati rivolsero una particolare attenzione alle strutture del C.L.N.A.I. (v. Lanci).
Il 23.5.1944 il Times di Londra pubblicò una intervista con il Comandante supremo Alexander (v.), il quale dichiarò che la Resistenza impegnava ben 6 delle 25 divisioni tedesche presenti in Italia e che, in quello stesso periodo, nei circoli alleati si parlava di una cifra di circa 70.000 combattenti: un numero di resistenti che, secondo il Comando generale del C.V.L., si sarebbe potuto raddoppiare qualora fossero state soddisfatte le ripetute richieste allo Special Force, ossia se fosse stato messo a disposizione un rifornimento più ampio e regolare di armi, equipaggiamento e denaro, li 6.6.1944 il generale Alexander invitò, con un noto proclama, le forze della Resistenza a partecipare alla grande campagna militare estiva e annunciò che la fine della guerra era vicina. Ebbe così inizio la stagione più lunga e fruttuosa dei^ rapporti fra Alleati[...]
[...] il Quartier generale delle forze alleate inviò al Nord il generale Raffaele Cadorna (v.) per coordinare e sorvegliare le operazioni del Comando Generale del C.V.L. Alla fine di agosto, Harold Macmillan (v.)f consigliere politico inglese del Comandante supremo, disse al Foreign Office di Londra che « la Resistenza italiana ha dato e sta dando risultati di prim'ordine » e l’AIto Commissario inglese incaricato presso il Governo italiano, Sir N. Charles, alla stessa epoca stimò che vi fossero in Italia da 100.000 a 200.000 partigiani.
Nel frattempo, con l’avanzata degli Alleati in Toscana e la liberazione di Firenze (completata 1*1.9.1944), il sistema di controllo alleato si trovò a dover far fronte ad una nuova serie di problemi che coinvolgevano il suo rapporto con la Resistenza. Per la prima volta gli Alleati dovettero confrontarsi con un movimento che si presentava come organizzazione militare e politica (non quindi soltanto come un insieme di bande eterogenee), operante attraverso i Comitati di liberazione nazionale, regionale e pe[...]
[...] opera di questo genere, si analizzano i vari aspetti di tale scontro: la lotta per circoscrivere e poi ridurre i poteri del C.T.L.N., la rigida insistenza del governo di Roma per il ripristino del sistema di potere istituzionale, la varietà delle esperienze a livello provinciale. Riconoscendo il valore dello spirito di iniziativa dimostrato a livello locale e sapendo che lo Stato doveva riconquistarsi completamente la pro
li generale inglese R.L. Mac Creery, comandante delI’8a Armata britannica, ispeziona un gruppo di partigiani in una località dell’Italia centrale (estate 1944)
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