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Il segmento testuale R.A.S. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 379

Brano: [...]on discrezionalità assoluta di intervento e modifica sulle leggi preesistenti (massima autorità giudiziaria del Litorale divenne così il Gauleiter stesso, cui spettava anche .il diritto di grazia);

2) proibizione fatta al Comando regionale delle forze armate della Repubblica sociale italiana (generale Giovanni Esposito) di reclutare in via obbligatoria; sottomissione al Comando tedesco di tutti i reparti della Guardia nazionale repubblicana (trasformata in Milizia per la difesa territoriale, inglobante anche i collaborazionisti slavi e le Guardie civiche) e deM’Esercito repubblicano, con obbligo di giuramento al Reich;

3) arruolamento obbligatorio dei cittadini del Litorale per il « servizio di guerra » nella Wehrmacht, nelle S.S. tedesche e nell’organizzazione Todt, con una facoltà di opzione limitata al 5 per cento in favore dell'Esercito fascista repubblicano (come risulta da una circolare segreta citata in un rapporto fascista « riservato alla persona del Duce », inviato da Trieste il 31.12.1944);

4) proibizione di inalberar[...]

[...]

5) avocazione della nomina e dell'insediamento di prefetti e podestà, sia italiani che sloveni e croati, e conseguente ricusazione dei funzionari designati dal governo fascista di Salò (il prefetto Edoardo Salerno, nominato da Mussolini, venne infatti allontanato);

6) proibizione all’Esercito di Salò di inviare propri reparti nel Litorale (così la X Mas di Valerio Borghese, giunta in Friuli nel novembre 1944 dopo aver partecipato ai grandi rastrellamenti della Carnia e dell'Alto Isonzo, fu allontanata);

7) limitazione del diritto di soggiorno nel Litorale a soli 7 giorni per le persone provenienti da altre province italiane; obbligo di autorizzazione speciale oltre tale termine e punizione dei trasgressori anche « con misure coercitive da parte della Polizia » (Ordinanza Rainer del 10.3.1944);

8) creazione della Guterverkehrgesellschaft Adria,, organizzazione incaricata della sistematica spoliazione del patrimonio economico e artistico della regione, del l’accaparramento di prodotti e beni « soggetti alla volontà tedesca » (DeutschenWillen), dalia regolazione del traffico merci con la « Duceltalien » e altri paesi stranieri, dello sfruttamento dei beni sequestrati agli ebrei, del finanziamento delle truppe tedesche, ecc. (si veda, in proposito, il carteggio nazista Oberster Kommissar[...]

[...]a nazionalista o slavofobia. Per favorire tale collaborazionismo il Rainer insediò alle cariche locali alcuni italiani, su designazione dell’Unione Industriali: come prefetto di Trieste il dott. Bruno Coceani (v.), vicepresidente dell’Unione stessa ed ex gerarca corporativo; come podestà, l’avvocato Cesare Pagnini, già consigliere della Associazione italo germanica; a direttore del Lloyd Triestino, l’armatore Guido Cosulich; e a direttore della R.A.S., Gustavo Comici. A prefetto di Gorizia fu nominato il conte Marino

Pace, grande proprietario terriero. Il collaborazionismo della borghesia locale obbediva a interessi di autoconservazione di fronte al pericolo « sovversivo », rispetto al quale i nazisti rappresentavano il partito « dell’ordine ». Quei gruppi, portatori di un’« italianità » classista e razzista con tradizioni fortemente autoritarie, cercarono di attirare la popolazione italiana presentando la collaborazione con i nazisti come la salvezza della « civiltà » nazionale contro la marea « bolscevica » slava. In ciò si servirono [...]

[...]bolscevica » slava. In ciò si servirono de II Piccolo, il quotidiano triestino che fin dal 1920 aveva sostenuto i fascisti e i capitalisti locali e di cui il gerarca Rino Alessi si era impadronito, facendoselo cedere dal proprietario Teodoro Mayer al tempo delle leggi razziali.

Il giornale invitava gli italiani a stringersi attorno ai prefetti e ai podestà collaborazionisti, definendoli « spiriti riflessivi, equilibrati, temprati dalla vita e rassodati dai coperti uffici », uomini di « illibato patriot

379



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 581

Brano: Piccolo» !i

Primo dopoguerra

Con l'unione di Trieste all'Italia, « II Piccolo » rinacque, con l’apporto di società assicuratrici [Generali, R.A.S.), armatoriali (Cosulich, Tripcovich) e della Banca Commerciale Triestina.

Il primo numero della nuova serie uscì, insieme alledizione pomeridiana Il Piccolo della Sera (esistente sin dal 1886), il 20.11.1919. Mayer, che nel 1920 fu nominato senatore (e poi ministro di stato e presidente dell’I.M.I. durante il fascismo fino alle leggi razziali del

1938), chiamò a dirigere il giornale il romagnolo Rino Alessi, già corrispondente di guerra del « Secolo » di Milano e del « Messaggero » di Roma,

Il convulso periodo deH’inserimento di Trieste e delle altre province « redente » nello Stato [...]

[...] Sera (esistente sin dal 1886), il 20.11.1919. Mayer, che nel 1920 fu nominato senatore (e poi ministro di stato e presidente dell’I.M.I. durante il fascismo fino alle leggi razziali del

1938), chiamò a dirigere il giornale il romagnolo Rino Alessi, già corrispondente di guerra del « Secolo » di Milano e del « Messaggero » di Roma,

Il convulso periodo deH’inserimento di Trieste e delle altre province « redente » nello Stato italiano fu contrassegnato da una profonda crisi economica, dalla disgregazione del Partito liberalnazionale, dall’emergere aggressivo del movimento fascista che assunse presto un ruo

lo di punta nel blocco nazionalista e capitalista poi vittorioso nelle elezioni politiche del 1921. Si ebbero quindi accese lotte sociali e politiche, nel corso delle quali la classe operaia e le forze della sinistra (comunisti, socialisti, repubblicani, anarchici) dovettero fronteggiare, soccombendo, la violenta reazione squadristica foraggiata dalla destra e appoggiata dalle autorità militari e civili. In questa fase cruciale,[...]

[...]itler, su cui l’Alessi scriveva (ranche su riviste nazionali) articoli traboccanti di delirante ammirazione. Da ricordare qui sommariamente la violenta campagna del giornale contro il vescovo di Trieste monsignor Luigi Fogar (costretto a dimettersi), per aver questi difeso certi elementari diritti civili e religiosi delle popolazioni slave; e la martellante propaganda antislava che raggiunse il culmine nel 194143 con incitamenti av rappresaglie drastiche e collettive.

Dopo aver in un primo tempo difeso il contributo degli ebrei triestini all’irredentismo e alle tradizioni patriottiche degli italiani di queste terre, in polemica con il farinacciano « Regime fascista », il giornale (che con l'emanazione delle leggi razziali nel 1938 era passato in proprietà dell'Alessi) si allineò con la stampa più oltranzista in materia pubblicando, fra l’altro, una serie di articoli truci e insieme grotteschi fino ad approvare, per la penna dell'Alessi, le feroci « purghe » staliniane che avevano liquidato gli ebrei trotzkisti!

Dal 25 luglio alla L[...]

[...]assunta dal critico musicale Vittorio Tranquilli che però, dopo pochi mesi, quando i nazisti considerarono chiusa la fase tattica di limitate concessioni alle nostalgie patriottiche e celebrative deH'italianità, venne a sua volta rimosso e sostituito con Rodolfo Maucci, insegnante di tedesco e

già collaboratore del quotidiano. Da allora e fino al 29.4.1945 il giornale accentuò il carattere di grigio organo di informazioni e commenti politici trasmessi dagli uffici stampa tedeschi e dal Comando delle S.S., nel quadro della politica nazista nel Litorale Adriatico (v.).

Secondo dopoguerra

li 6.3.1947 « Il Piccolo » ricomparve con la nuova testata II Giornale di Trieste. Questa seconda « rinascita », favorita anche dalla particolare situazione giuridicopolitica della città amministrata dagli angloamericani, fu il frutto degli accordi intercorsi sin dal periodo bellico con la Curia di Milano, alla quale l’AIessi aveva consegnato le azioni del giornale e dello stabilimento. Fu, questa, un’accorta soluzionepareheggio, escogitata daU’Al[...]

[...]eriodo di transizione durante il quale fu anche liquidata la concorrenza del quotidiano La Voce libera, foglio del pomeriggio (il « Giornale » usciva alla mattina), sorto nel 1945 nell’ ambito del C.L.N. triestino e diretto dal repubblicano prof. Vittorio Furiant. La « Voce », a cui nel 1949 il governo tolse ogni aiuto, dovette infatti cessare le pubblicazioni.

« Il Giornale di Trieste » riassunse quindi a Trieste il monopolio pressoché incontrastato della stampa e della pubblicità. Poi, con il ritorno della città all’Italia (26.10.

1954), venne ripristinata anche l’antica testata de « Il Piccolo », la cui direzione fu assunta (gennaio 1955) da Chino Alessi, figlio di Rino. Dal 1949 al 1954 l'edizione serale de Le Ultime Notizie era stata affidata alla Democrazia cristiana locale, con direttore Franco Amadini.

Più volte definito giornale « specchio della città », in effetti « Il Piccolo » fu, anche nel secondo dopoguerra, specchio, portavoce e veicolo di diffusione (diretta o mediata attraverso la cronaca cittadina, quella nazio[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine R.A.S., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Rino Alessi <---S.S. <---fascista <---italiani <---nazionalista <---nazista <---nazisti <---Banca Commerciale Triestina <---C.L.N. <---Cesare Pagnini <---Curia di Milano <---Diritto <---Edoardo Salerno <---Germania di Hitler <---Giornale di Trieste <---Guido Cosulich <---Guterverkehrgesellschaft Adria <---I.M.I. <---Il Giornale <---Il Piccolo <---La Voce <---Le Ultime Notizie <---Litorale Adriatico <---Mas di Valerio <---P.N.F. <---Popolo di Trieste <---Silvio Benco <---Sistematica <---Storia <---Teodoro Mayer <---Valerio Borghese <---Venezia-Giulia <---Vittorio Furiant <---Vittorio Tranquilli <---X Mas di Valerio Borghese <---antifascisti <---borazioniste <---capitalismo <---capitalista <---capitalisti <---classista <---collaborazionismo <---collaborazionisti <---comunista <---comunisti <---conservatorismo <---cristiana <---dell'Alessi <---dell'Alto <---dell'Esercito <---democristiani <---fascismo <---fascisti <---giuliani <---giuliano <---imperialista <---irredentismo <---irredentisti <---italiana <---italiane <---italiano <---nazionalfascista <---nell'Archivio <---oltranzista <---opportunismo <---pomeridiana <---razzista <---rinacciano <---separatista <---socialisti <---staliniane <---trotzkisti



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