→ modalità player
modalità contesto

Il segmento testuale Questura di Milano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 19Entità Multimediali , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 338

Brano: [...]rnata [...]. Incombente come una perpetua minaccia, ossessionante come un incubo ignoto e, appunto per questo, più pauroso, bastava da sola a evocare tutta una lugubre mostruosa visione: tradimenti e delitti, spionaggi e delazioni, processi e soprusi, persecuzioni, confino, carcere ».

Origini e organizzazione

Nel 1926, alle dipendenze di un ufficio speciale del Ministero degli Interni, diretto da un funzionario della Squadra politica della Questura di Milano (certo BeIJoni), venne creato un « servizio informazioni ». L’anno successivo Mussolini rafforzò tale servizio affidandolo a due funzionari più qualificati: Ernesto Gulì, segretario generale della Direzione di Pubblica Sicurezza, e Michelangelo Di Stefano, capodivisione della medesima. Arturo Bocchini (v.), nominato nel 1926 capo della polizia, affidò al Gulì la direzione della Polizia politica e Io sostituì poi con il Di Stefano che creò subito le basi di un servizio segreto, destinato appunto a diventare l’Ovra. Dello schema organizzativo tracciato dal Di Stefano si servì infatti Bocchini q[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Questura di Milano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Di Gualtieri <---Di Stefano <---Direzione di Pubblica Sicurezza <---Michelangelo Di Stefano <---Ministero degli Interni <---Opera volontaria di repressione antifascista <---Organo di vigilanza dei reati antistatali <---P.N.F. <---P.S. <---Pubblica Sicurezza Giuseppe <---R.D. <---S.I.M. <---Scriverà Luigi Salvatorelli <---antifascismo <---antifascista <---comunista <---fanatismo <---fascismo <---fascista <---fasciste <---italiana